L’Unione Europea ha fatto un importante passo avanti per quanto riguarda le procedure di risoluzione per gestire i fallimenti nel settore assicurativo.
I rappresentanti degli Stati membri hanno concordato un mandato negoziale sulla direttiva sul risanamento e la risoluzione delle assicurazioni (Irrd), che andrà a rafforzare la direttiva Solvency II con l’obiettivo di rendere il settore ri/assicurativo più resiliente e di migliorare la protezione degli assicurati, dei contribuenti, dell’economia e della stabilità finanziaria all’interno dell’UE.
La posizione del Consiglio apre la strada all’avvio dei negoziati con il Parlamento europeo in vista di un accordo sul testo definitivo. La nuova direttiva fornirà un quadro per i casi in cui il regime Solvency II non impedisce il fallimento di un’impresa di assicurazione.
Il quadro Solvency II generalmente funziona bene, ma ogni anno circa dieci assicuratori dell’Ue falliscono, con conseguenze significative per gli assicurati.
Per molte attività sociali ed economiche è necessario stipulare una polizza assicurativa per proteggersi da potenziali rischi. Il fallimento disordinato degli assicuratori può avere un impatto significativo su assicurati, beneficiari, parti lese o imprese interessate. Può inoltre portare o amplificare l’instabilità finanziaria e avere un impatto sull’economia reale nel suo insieme o richiedere un ricorso eccezionale a fondi pubblici. Attualmente non esistono procedure armonizzate a livello europeo per la risoluzione degli assicuratori, con differenze sostanziali tra gli Stati membri che portano a livelli disomogenei di protezione per assicurati e beneficiari.
La direttiva sul risanamento e la risoluzione delle assicurazioni fornirà procedure di risoluzione armonizzate, facilitando la gestione dei fallimenti delle compagnie di assicurazione, soprattutto in un contesto transfrontaliero.
La nuova direttiva introdurrebbe un regime a livello europeo per la risoluzione degli assicuratori, per fornire alle autorità nazionali strumenti e procedure di risoluzione simili per affrontare i fallimenti.
La proposta richiederebbe agli stati membri di istituire autorità di risoluzione delle assicurazioni, garantire un’efficace cooperazione transfrontaliera e concedere a Eiopa (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) un ruolo di coordinamento.
Inoltre, garantirebbe parità di condizioni tra gli stati membri e salvaguarderebbe gli interessi dei titolari di polizze.
Il Consiglio è favorevole a introdurre un quadro europeo minimo armonizzato per il risanamento e la risoluzione delle imprese di assicurazione, a condizione che tale quadro sia “proporzionato, adeguato al settore assicurativo e contribuisca adeguatamente alla tutela dei contraenti e al mantenimento della stabilità finanziaria nel mercato unico dell’Unione europea”.
Per i governi è importante stabilire norme comuni e allo stesso tempo lasciare sufficiente flessibilità alle autorità nazionali per tener conto delle specificità dei loro mercati assicurativi e affrontare le caratteristiche del singolo caso.
Sebbene le autorità nazionali debbano disporre di poteri sufficienti per affrontare in modo efficiente i fallimenti assicurativi, “è necessario mettere in atto salvaguardie per garantire un trattamento equo di tutte le parti interessate, come il principio secondo cui nessun creditore dovrebbe trovarsi in condizioni peggiori nella risoluzione rispetto a un’insolvenza normale procedura”.