Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Sul tavolo, almeno per ora, non sembrano esserci offerte concrete di investitori pronti a rilevare Eurovita che soddisfino i venditori. Ecco perché iniziano a prendere corpo le voci che, a questo punto, possa essere l’azionista attuale, il fondo inglese Cinven, a provvedere alla ricapitalizzazione della compagnia Vita chiesta dall’Ivass per risollevare l’indice di solvibilità.
Allianz Lithium arriva negli sportelli Unicredit. Grazie alla partnership tra la banca e la compagnia assicurativa, la polizza che offre garanzie e servizi specifici su misura per le auto elettriche o plug-in hybrid sarà distribuita anche nelle filiali di Unicredit. Una novità che va inquadrata nel rafforzamento della storica alleanza tra i due partner avvenuto in gennaio e che ha coinvolto oltre all’Italia anche Germania, Europa Centrale e Orientale per massimizzare il contributo di entrambi.
La compagnia studia un premio straordinario che possa riconoscere la fiducia che 21mila lavoratori del gruppo, sparsi in 35 Paesi, hanno riposto nel Leone investendo in media 3.000 euro a testa
Il maxi-piano azionario denominato WeShare di Generali Assicurazioni, dedicato ai tanti dipendenti della compagnia sparsi in tutto il mondo, non è scattato.
Operazione da circa 150 milioni che fa diventare il gestore Usa terzo azionista dopo Tesoro e Axa Si riapre la partita legale: la procura generale ricorre in Cassazione contro le assoluzioni in appello. Spunta a sorpresa un socio americano per Montepaschi: è il fondo Allspring Global Investments, che ha rilevato una quota del 6,8% di Mps, con un’operazione effettuata il 10 novembre tramite i fondi del risparmio gestito, secondo le comunicazioni obbligatorie alla Consob. Attualmente Allspring – ex Wells Fargo asset management – è il terzo azionista della banca guidata da Luigi Lovaglio dopo il Tesoro, socio di controllo con il 64%, e all’8% la compagnia francese Axa, partner assicurativo di Siena. È un ingresso che non sarebbe stato concordato con le banche collocatrici
«In maggio abbiamo assistito al collasso della moneta algoritmica Terraluna; pochi giorni fa, a quello della piattaforma Ftx. Molte cosiddette criptovalute, il cui valore era enormemente cresciuto, lo hanno visto precipitare. La grande volatilità delle quotazioni le rende evidentemente inadatte all’uso come mezzo di pagamento; esse hanno svolto finora solo una funzione speculativa».
- Previdenza In pensione con Quota 41 e 62 anni di età
Il pacchetto previdenziale della manovra sembra il più definito e anche contenuto come spesa, rispetto alle previsioni: circa un miliardo. Il governo Meloni non abolirà la legge Fornero, ma introdurrà una nuova misura ponte solo per il 2023: Quota 41 con un vincolo di età a 61 o (più probabile) a 62 anni per una platea di 40-50 mila beneficiari. Saranno confermati, per un altro anno ancora, anche Ape sociale e Opzione Donna. Mentre la riforma delle pensioni, nell’ottica di una maggiore flessibilità in uscita, è di fatto rimandata al prossimo anno, con una possibile entrata in vigore nel 2024. Per tutti coloro che non hanno i requisiti per uscire con la nuova Quota 41, con l’Ape sociale o con Opzione Donna, varranno le regole Fornero: fuori a 67 anni oppure con 42 anni e 10 mesi di contributi (uno in meno per le donne).
- Export al record di 600 miliardi Più veloci di Francia e Germania
È il passo record che tiene oggi l’export nazionale, arrivato con i dati di settembre all’11° mese consecutivo di progresso a doppia cifra. Ritmo che su base annua consente al made in Italy per la prima volta di superare la soglia dei 600 miliardi di euro: tra ottobre 2021 e settembre 2022, ad essere precisi, siamo a quota 601,1. A pesare, va ricordato, è soprattutto l’impennata dei listini legata all’inflazione: dei 21 punti di progresso medio realizzato tra gennaio e settembre, poco più di 20 sono infatti spiegati dall’aumento dei valori medi unitari, meno di un punto da un progresso dei volumi. Spazi di mercato che tuttavia vanno mantenuti e conquistati in un’arena globale, dove nessun rincaro è accettato in modo automatico. Una riprova della competitività del nostro sistema, capace di difendere e conquistare nuovi spazi di mercato, è peraltro evidente nel confronto europeo, dove nel 2022 siamo in grado di crescere un punto oltre Parigi, sei rispetto alla Germania.
- Auto, volumi in crescita del 14,1% L’Europa prova a invertire il trend
L’Europa archivia il terzo mese di fila con le immatricolazioni in crescita, tanto da ipotizzare una inversione di tendenza su un mercato, quello dell’auto, che sconta una crisi dell’offerta, iniziata dopo la fase più acuta della pandemia e indotta dalla mancanza di semiconduttori, e volumi in calo per mesi. Nel mese di ottobre i volumi delle vendite sono cresciuti del 14,1% rispetto ad un anno fa, terzo risultato positivo consecutivo. Si tratta di una spinta che non ha però ancora colmato il gap di volumi, nel periodo gennaio-ottobre, rispetto al 2021 (-7,8%, quasi 800mila autovetture in meno in un anno), mentre il confronto resta ancora più pesante rispetto al 2019, periodo precedente al Covid, con un numero di immatricolazioni inferiore del 30 per cento.
- Rientro dei capitali, focus sull’autoriciclaggio
Rientro dei capitali con un occhio al fattore convenienza e l’altro alla necessità di non concedere alcuna sanatoria di tipo penale. Il Governo lavora a una nuova voluntary disclosure ma dovrà fare i conti con la questione non secondaria dell’«esimente penale». Il problema sta nel trovare una soluzione soprattutto al nodo dell’autoriciclaggio che si genera dall’evasione fiscale. Ma a tenere la barra ferma sulle intenzioni dell’Esecutivo è arrivata una nota del ministero dell’Economia: «Nessun condono di carattere penale troverà posto, in ogni caso, nella manovra». Dunque, non ci sarà alcun liberi tutti, anche perché il rischio di “ripulitura” di capitali illecitamente generati, attraverso ad esempio la criminalità organizzata, è altissimo. Partendo da questa doversosa premessa, si cerca di trovare una difficile (al momento) quadratura.
- Il capo di Allianz vede grandi opportunità nella gestione patrimoniale in Cina