di Marco Capponi
Giornata da dimenticare a Piazza Affari per Anima e Fineco, in rosso entrambe del 3,5% (rispettivamente a 3,1 e 12,6 euro per azione) dopo la pubblicazione dei dati di raccolta relativi al mese di settembre. Una flessione che ha interessato in generale tutti i titoli del risparmio gestito di Piazza Affari, anche perché a ben guardare le raccolte delle due società di gestione hanno mostrato trend differenti. Settembre non ha certo sorriso ad Anima: il gruppo guidato dall’amministratore delegato Alessandro Melzi d’Eril ha chiuso il periodo con deflussi pari a 175 milioni di euro, di cui 187 attribuibili a fondi aperti e alternativi. Positive invece, seppur di poco (11 milioni) le gestioni individuali. Il bilancio dei nove mesi è comunque positivo (831 milioni). Numerosi analisti si sono espressi sul titolo, rimanendo in generale abbastanza positivi alla luce di «valutazione a sconto, dividend yield generoso e rumors sull’m&a», come hanno spiegato gli esperti di Banca Akros. Intesa Sanpaolo dal canto suo, pur confermando rating buy e prezzo obiettivo a 4,5 euro, ha ricordato che «la nostra stima attuale di 2 miliardi di afflussi implica un forte recupero nel quarto trimestre, con dati di raccolta mensili medi di circa 390 milioni».
Prendendo appiglio dalla raccolta di Anima Mediobanca Securities ha lanciato un avvertimento a tutto il settore: «ci spettiamo che le stime di raccolta complessive per le società di asset management saranno riviste al ribasso d’ora in avanti». Un pericolo scampato, almeno per ora, da Fineco: la banca guidata dall’amministratore delegato e direttore generale Alessandro Foti ha chiuso il mese di settembre con una raccolta di 515 milioni (572 nel corrispondente periodo del 2021), 223 dei quali confluiti nel risparmio gestito. Da inizio 2022 la società ha registrato afflussi pari a 7,5 miliardi, anche in questo caso in linea con i 7,9 dello scorso anno. A livello di asset mix, la componente di risparmio amministrato è stata quella prioritaria, con 412 milioni. Negativa invece la voce della liquidità, che ha mostrato deflussi per 120 milioni. In generale, considerando anche i 202 milioni di raccolta retail realizzati dalla piattaforma Fineco Asset Management (Fam), la clientela ha preferito rivolgersi a prodotti di protezione del patrimonio piuttosto che ai conti correnti. (riproduzione riservata)
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