Uber Technologies Inc. ha annunciato il lancio della sua piattaforma di ride-hailing in Israele, collegata a una rete nazionale di taxi autorizzati, dando continuità al piano di espansione globale.
Migliaia di tassisti, sia indipendenti sia autisti di società si sono già connessi con il servizio che include anche il ride sharing disponibile principalmente per i passeggeri nelle due città più grandi di Israele, Gerusalemme e Tel Aviv.
Uber, che opera in più di 70 Paesi e 10.000 città in tutto il mondo, entrerà così in competizione con società di servizi locali come Gett e Yango.
Per Uber si tratta del secondo tentativo. Nel 2017 aveva già provato a operare in Israele ma la società era stata stoppata dal Ministero dei Trasporti israeliano che aveva dato ragione alle rimostranze di una società rivale di servizi di trasporto che si lamentava del fatto che Uber utilizzasse conducenti privi delle licenze commerciali adeguate e di assicurazione.
La partnership in Israele segue analoghe iniziative sviluppate in Italia, Spagna, Germania, Austria, Turchia, Corea del Sud, Hong Kong, nonché a New York e San Francisco. La compagnia ha dichiarato di voler avere tutti i taxi disponibili sulla sua app entro il 2025.