Sono in arrivo due novità di rilievo per le assicurazioni: la Tabella unica nazionale per i risarcimenti dei danni non patrimoniali da macro-lesioni e l’arbitro assicurativo. Lo ha anticipato il presidente Ivass, Luigi Federico Signorini intervenendo in occasione dell’Assemblea ANIA, tenutasi ieri a Roma.
La Tabella unica nazionale per i risarcimenti dei danni non patrimoniali da macro-lesioni sarà valida per la RC auto come per la RC sanitaria.
Ivass ha collaborato con il Ministero dello Sviluppo Economico per la sua definizione, in armonia con i criteri fissati dal legislatore. La bozza di decreto posta in consultazione dal MISE ha ricevuto alcune osservazioni, sulle quali Ivass fornirà le valutazioni nei prossimi giorni. Il provvedimento è atteso da oltre 15 anni, e l’Istituto si attende che la sua adozione abbia effetti positivi di rilievo sulla certezza del diritto, sull’uniformità di trattamento e sulla durata del contenzioso, a vantaggio sia delle persone danneggiate, sia delle imprese di assicurazione.
L’altra novità importante è l’istituzione dell’Arbitro assicurativo, sul cui regolamento si sarebbe raggiunto secondo Signorini un giusto punto di equilibrio grazie, anche in questo caso, alla collaborazione tra il MISE e l’Ivass.
L’esperienza dell’Arbitro bancario e finanziario è stata ed è positiva, e ha contribuito a dirottare molte controversie dai tribunali al sistema stragiudiziale, con enormi risparmi di costo e di tempo.
Sempre in tema di RC auto, il recente dibattito sul disegno di legge sulla concorrenza ha messo in evidenza l’inefficienza di due istituti che svolgono un ruolo centrale nel settore: i meccanismi di compensazione tra imprese nel risarcimento diretto e il sistema bonus-malus.
“Crediamo sia giunto il momento di mettere mano a una loro riforma. Fatti tutti gli approfondimenti tecnici necessari, essa potrebbe trovare consenso sia dal lato dei consumatori, sia da quello di intermediari e imprese”, ha detto Signorini. “L’attuale convenzione per il risarcimento diretto, basata sul sistema dei forfait, ha svolto in complesso una funzione positiva nei 15 anni in cui è stata in vigore, contribuendo a contenere i costi dei sinistri; ma è caratterizzata da una granularità insufficiente e da una struttura di incentivi subottimale. È possibile disegnare un metodo diverso, più efficace. È un obiettivo che ci pare importante perseguire, in collaborazione con l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, le imprese e i rappresentanti dei consumatori”.
Il sistema bonus-malus, dopo quasi trent’anni di funzionamento, presenta evidenti segni di usura. Da un lato le classi di conversione universale hanno perso quasi ogni valore segnaletico (poco meno del 90 per cento dei veicoli è in classe 1); dall’altro, si è diffusa tra le imprese l’abitudine di definire classi “interne”, né trasparenti né universali. Una riforma è ormai urgente.