IL FONDO DI PRIVATE EQUITY DELLA SGR DI CANZONIERI SUPERA DI 200 MILIONI L’OBIETTIVO
di Marco Capponi
Si è chiusa a 800 milioni di euro, quota massima prevista (o hard cap), la raccolta del fondo Nextalia Private Equity di Nextalia sgr, società di gestione lanciata lo scorso anno dal banker ex Mediobanca Francesco Canzonieri e promossa insieme a investitori istituzionali che vanno da Intesa Sanpaolo a UnipolSai, passando per Confindustria, Coldiretti e Micheli Associati. Un risultato raggiunto a sei mesi dal primo closing di 563 milioni e che ha superato l’obiettivo iniziale di raccolta, fissato a quota 600 milioni.
Il comparto, un fondo alternativo di tipo chiuso riservato, ha ottenuto il 38% degli afflussi da oltre 20 tra gruppi bancari e assicurativi, il 33% da family office e imprenditori e il 29% da più di 20 casse di previdenza e fondazioni bancarie. Quanto alla strategia, Nextalia Private Equity si propone di realizzare partecipazioni, principalmente di maggioranza, in imprese ad alto potenziale di sviluppo. «L’obiettivo», ha commentato Canzonieri, «è realizzare una duplice missione: creare valore per gli investitori contribuendo al contempo a sostenere l’economia reale del Paese». Ha poi aggiunto: «Credo che il nostro supporto alle imprese in termini di accesso al network proprietario, a investimenti di capitale e supporto manageriale possa portare un sostegno concreto per la loro crescita».
Non a caso ieri Nextalia ha annunciato anche la finalizzazione dell’acquisto di Intesa Sanpaolo Formazione, società di Ca’ de Sass (con cui la società di Canzonieri ha siglato una partnership strategica) focalizzata su iniziative di formazione per la crescita professionale dei dipendenti dell’istituto bancario milanese, delle imprese e dei territori. La successiva acquisizione del gruppo di digital learning Altaformazione porterà ora alla combinazione delle due società per dare vita a Digit’Ed, di cui Intesa Sanpaolo sarà azionista con una quota del 20%. Nell’ambito di tale operazione sono stati inoltre siglati accordi pluriennali per l’erogazione in esclusiva di servizi e prodotti di formazione verso dipendenti e clienti del gruppo bancario.
Nei sei mesi successivi al primo closing il fondo di Nextalia ha portato a termine altre due operazioni rilevanti. Primo, l’acquisizione di First Advisory, piattaforma tecnologica attiva nella distribuzione di soluzioni assicurative per il mercato del wealth management in Europa. Secondo, l’acquisto (insieme a Bain Capital) di Deltatre, uno dei principali provider di tecnologie per il mondo dello sport e dell’intrattenimento a livello globale, precedentemente in mano a Bruin Sports Capital. Nextalia è stata anche in corsa per una quinta possibile acquisizione, quella della società di logistica ospedaliera e gestione dei dati medici Plurima, acquistata infine da Poste Italiane. (riproduzione riservata)
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