L’AUTHORITY LAVORA CON LA NORMALE DI PISA A UN ALGORITMO SUGLI ABUSI DI MERCATO
di Fabrizio Massaro
Lo scenario ricorda quello di Minority Report, il film di fantascienza tratto da un racconto di Philip Dick in cui la polizia poteva predire i reati: a questo obiettivo punta la Consob con lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale per «individuare possibili abusi grazie all’analisi dei comportamenti tenuti dagli investitori prima della disclosure di eventi price sensitive». Lo scrive l’authority nella relazione 2021 presentata ieri dal presidente Paolo Savona.
Già l’anno scorso – come anticipato da MF-Milano Finanza – era stato avviato un progetto per l’analisi delle società più rischiose. Adesso è stato varato un sistema di intelligenza artificiale per lettura automatizzata dei Kids, i prospetti sintetici preassemblati per gli investitori, oggi possibili in tre secondi rispetto ai 20 minuti impiegati da un analista umano, ha spiegato Savona alla presentazione della relazione in Borsa a Milano. Il passo avanti sarà quest’anno.
Nel 2022 saranno sviluppati in collaborazione con la Normale di Pisa «metodi di supervised machine learning per la classificazione delle segnalazioni di ordini e operazioni sospette di costituire abusi di mercato». La sperimentazione sta dando risultati positivi, evidenzia la relazione. Gli algoritmi che studiano gli acquisti e le vendite consentono di «rilevare un mese prima dell’evento» price sensitive «una discontinuità» nel comportamento dell’investitore «che può sottendere a una strategia di investimento guidata dall’intento abusivo».
Sarà un aiuto importante all’individuazione degli abusi di mercato: nel 2021 sono state segnalate 457 operazioni sospette, in aumento rispetto alle 455 dell’anno prima.
La supervisione tech («suptech») della Consob è uno dei cardini del piano strategico al 2024, con un focus anche sulle criptovalute. Per il presidente della Consob è necessaria una «conferenza internazionale» per regolare questo fenomeno, che si rileva sempre più volatile e quindi rischioso. Sebbene valga appena mille miliardi di dollari, ovvero il 2,5% della capitalizzazione aggregata di S&P500 e Stoxx Europe 600, sta attirando crescente attenzione da parte dei risparmiatori, stimolando però anche la fantasia dei truffatori: con call center e siti-civetta di trading online e di exchange «offrono investimenti finanziari “atipici” che promettono rendimenti fuori mercato» ma «nella grande maggioranza dei casi esaminati celano vere e proprie truffe».
Anche nella vigilanza sugli investimenti in criptoattività per la Consob potrà essere di forte aiuto l’intelligenza artificiale. L’altro fronte caldo dell’innovazione finanziaria sono gli investimenti green. In questo la Consob è chiamata a contrastare i possibili comportamenti di greenwashing, cioè l’abbellimento dei prodotti finanziari in chiave sostenibile, che in Germania ha portato all’apertura di un’inchiesta. La vigilanza della Consob sui temi Esg ha potuto verificare – evidenzia la relazione – che esiste un «approccio non omogeneo alla rappresentazione delle caratteristiche di sostenibilità del prodotto pubblicizzato, sebbene nella maggior parte dei casi vi sia un rimando al sito web del gestore, che riporta il link ai documenti utili ovvero fornisce informazioni concernenti la politica Esg». Insomma, la pubblicità è una cosa, la realtà un’altra. Anche se – precisa la relazione – i gestori più grandi (che valgono per l’80% delle masse gestite) hanno una policy di investimento completa e dettagliata. (riproduzione riservata)
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