Dal World Property and Casualty Insurance Report, pubblicato da Capgemini ed Efma, emerge che il cambiamento climatico sta avendo un impatto anche sul settore assicurativo.
Secondo il report di Capgemini le compagnie assicurative che investono sulla creazione di modelli di business resilienti al cambiamento climatico beneficeranno di una maggiore fiducia da parte della clientela, incrementando al contempo rilevanza e redditività. La prima edizione del report, dal titolo “Walking the Talk: How insurers can lead climate change resiliency”, analizza l’impatto della questione sul settore assicurativo.
Una quantità crescente di eventi meteorologici avversi sta influenzando negativamente il settore assicurativo e ci si aspetta che le compagnie incrementino la protezione e la prevenzione contro i danni futuri. Il report evidenzia che:
- A livello globale, le perdite economiche causate dal cambiamento climatico sono aumentate del 250% negli ultimi trent’anni;[1]
- Il 73% degli assicurati considera il cambiamento climatico una delle principali fonti di preoccupazione;
- Il 40% delle compagnie assicurative condivide tale preoccupazione con la clientela, ritenendo che il cambiamento climatico costituisca una priorità assoluta e che copertura assicurativa e redditività rappresentino le principali problematiche legate al clima.
Il report evidenzia inoltre che negli ultimi 30 anni le catastrofi naturali hanno provocato un aumento delle perdite assicurate di 3,6 volte, mentre l’aumento di quelle non assicurate è di 2 volte.[2] Se da un lato questo resta un dato preoccupante, dall’altro presenta un’opportunità per le compagnie assicurative di intervenire e adattarsi per servire al meglio i clienti in un panorama dinamico.
Le compagnie assicurative attente al futuro integreranno le strategie di mitigazione del rischio climatico nei loro modelli operativi e di business
Per creare modelli di business resilienti e focalizzati sul cliente sono necessari cambiamenti radicali. Dal report emerge che oltre l’80% dei clienti individuali e small commercial del settore assicurativo è estremamente consapevole degli effetti climatici e ha intrapreso almeno un’azione importante in tema di sostenibilità negli ultimi 12 mesi. Si deve in ogni caso fare di più per combattere gli effetti dannosi del cambiamento climatico, dato che solo l’8% delle compagnie assicurative intervistate può essere considerata “front runner” o “resilience champion”, ovvero in possesso di una governance solida, avanzate capacità di analisi dei dati, una forte attenzione alla prevenzione dei rischi e in grado di promuovere la resilienza attraverso strategie di underwriting e investimento.
La necessità di trovare un equilibrio tra prevenzione e gestione del rischio
Per passare dalle parole ai fatti in materia di resilienza climatica, le compagnie assicurative devono rivedere i propri modelli di business e trovare un equilibrio tra prevenzione e gestione del rischio. I risultati del report suggeriscono la necessità di sviluppare un “framework di resilienza climatica” per costruire le competenze richieste da uno scenario di rischio in continuo cambiamento. Il report consiglia inoltre alle compagnie assicurative di riconsiderare gli attuali modelli di valutazione del rischio, di implementare la prevenzione del rischio su larga scala e di promuovere strategie di investimento e di underwriting sostenibili, andando oltre le semplici attività di esclusione e disinvestimento, per poter così creare un ecosistema di resilienza. Alcuni elementi caratterizzano le compagnie assicurative indicate come “resilience champion”:
- L’82% ha nominato un Chief Sustainability Officer o figura equivalente;
- Quasi il 77% ha integrato dati sul rischio climatico nei propri prodotti e servizi;
- Circa il 60% è in una fase avanzata di implementazione di modelli di pricing basati sul machine learning;
- Circa il 53% sta utilizzando nuove fonti di dati sui rischi, tra cui dati satellitari, sensori remoti, stazioni meteorologiche, geo-dati, dati provenienti dai social media, modelli ESG e livelli delle acque per offrire informazioni più accurate, granulari e in tempo reale.
“L’impatto del cambiamento climatico sta costringendo le compagnie assicurative a intervenire e a svolgere un ruolo di primo piano nella mitigazione dei rischi. Le compagnie che danno la priorità alla sostenibilità saranno in grado di prendere decisioni di business intelligenti e di lungo periodo, con un impatto positivo sulla loro rilevanza e crescita futura. È fondamentale abbinare il trasferimento innovativo dei rischi con la prevenzione degli stessi, oltre a individuare l’accountability all’interno di un executive team al fine di garantire che gli obiettivi da raggiungere siano prioritari”, ha dichiarato Matteo Bonati, Insurance Director di Capgemini in Italia.
La resilienza climatica deve essere parte integrante della strategia di sostenibilità aziendale
Il report si conclude con l’indicazione di tre azioni chiave necessarie per alimentare i percorsi di resilienza climatica delle compagnie assicurative, aumentando al contempo rilevanza e redditività. In primo luogo, le compagnie devono incorporare la resilienza climatica nella propria strategia di sostenibilità aziendale, assegnando ai dirigenti senior azioni strategiche per assicurarne ownership e accountability. In secondo luogo, devono ridefinire il loro approccio di innovazione per colmare il divario tra gli obiettivi a lungo termine e la pianificazione a breve termine, integrando la resilienza nella loro intera catena del valore. Infine, le compagnie assicurative devono ridisegnare la strategia tecnologica, focalizzandosi su innovazione di prodotto, customer experience e corporate citizenship, attraverso l’integrazione di tecnologie come IoT, cloud, AI, machine learning e quantum computing.
“Nonostante la maggior parte delle compagnie assicurative riconosca l’impatto del cambiamento climatico, c’è ancora molto da fare in termini di azioni concrete per sviluppare strategie di resilienza climatica. Dal momento che i clienti prestano un’attenzione sempre maggiore all’impatto del cambiamento climatico sulle loro vite, le compagnie assicurative devono impegnarsi nel combatterlo, facendo evolvere la propria offerta per promuovere il ruolo cruciale della sostenibilità e rimanere competitive in un mercato in continua trasformazione”, ha affermato John Berry, CEO di Efma.