Il gap di protezione assicurativa contro il rischio di alluvioni, ossia il livello di rischio non assicurato, è un problema la cui rilevanza si prevede aumenterà a causa del cambiamento climatico.
In alcuni Paesi europei, una causa della bassa domanda di coperture contro le alluvioni è il “crowding out” dell’assicurazione privata a seguito delle aspettative di un risarcimento da parte dello Stato per i danni non assicurati, un fenomeno noto come “charity hazard”.
Lo studio “Charity hazard and the flood insurance protection gap: An EU scale assessment under climate change” (Ecological Economics, 2022, vol. 193, issue C), di Max TESSELAAR, W.J. WOUTER BOTZEN, Peter J. ROBINSON, Jeroen C.J.H. AERTS, Fujin ZHOU, applica un modello di equilibrio parziale dei mercati assicurativi contro le alluvioni per esplorare l’entità del “charity hazard” e il gap di protezione assicurativa per i Paesi dell’UE fino al 2050. Per l’analisi, è applicato un quadro di utilità attesa con funzioni di decisione di acquisto che esprimono la probabilità, l’ambiguità e la portata della compensazione statale.
Tenendo conto dei sistemi assicurativi a livello nazionale e dei tipi di indennizzo governativo, nonché del rischio di alluvione su base regionale, si cerca di valutare come si sviluppa il “charity hazard” in condizioni differenziate.
L’entità del fenomeno dell’”hazard” diminuisce con l’incertezza del risarcimento da parte dello Stato, nonché in presenza di un rischio di alluvione più elevato. Considerando le condizioni attuali e future, l’impatto più elevato del “charity hazard” si osserva in alcune regioni della Germania e dell’Italia. Il gap di protezione assicurativa previsto è più alto in Germania, seguita da Spagna, Polonia e Italia, e dovrebbe crescere entro il 2050.
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Fonte: ANIA