SOTTO LA LENTE C’È IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE E IL FUTURO DELLE ALLEANZE COMMERCIALI DEGLI ISTITUTI
di Claudia Cervini e Luca Gualtieri
Sottoscritto l’accordo con il Fitd, per Bper si apre il delicato capitolo dell’integrazione di Carige che sarà al centro del nuovo piano industriale atteso per marzo. Gli advisor (tra cui Accenture) sono al lavoro e ci sono già alcuni punti saldi. A partire dalla forte spinta sulla digitalizzazione fino al focus sulla sostenibilità e sui temi Esg. Ma al netto di questi driver – comuni alle principali banche italiane in questa fase di grande transizione – quale sarà l’approccio agli asset di Carige? Il marchio, innanzitutto, dovrebbe rimanere in questa prima fase. A breve-medio termine non ci si attendono grandi stravolgimenti.

Sul personale (3.250 i lavoratori dell’istituto ligure) non pesano particolari preoccupazioni. Quali le sovrapposizioni nelle aree di business? Un tema caldo è rappresentato dalle partnership commerciali e in particolare da quelle assicurative e del credito. Non va dimenticato che l’istituto ligure ha in essere rapporti con Chenavari (credito al consumo) e Amissima (assicurazioni) per la distribuzione dei prodotti. Non è difficile intuire che la banca emiliana, avendo accordi commerciali con Unipol (che è anche primo azionista al 18,9%), potrebbe fare scelte dirompenti in questo senso. L’intenzione sarebbe risolvere i due contratti, così da sfruttare la rete dell’istituto ligure per collocare prodotti Unipol. Il contratto con Amissima era stato stretto in un momento delicato per Carige e benché recedere i contratti anzitempo comporterebbe un onere la prospettiva assicurativa alternativa potrebbe portare nel lungo termine a benefici e risparmi. Sarà poi interessante capire come Bper si muover à nell’area – profittevole – del risparmio gestito e del wealth management. Nel segmento l’istituto della Lanterna annovera Banca Ceare Ponti (la sede di Genova nel 2019 si è trasferita nella prestigiosa Villa nel quartiere residenziale di Albaro). Una prima indicazione è già arrivata dall’a.d. Piero Montani: « Sarà valorizzato il ruolo della Banca Cesare Ponti come specifico veicolo di sviluppo nel settore del private bankin g» , ha commentato ieri in una nota. Bper starebbe ragionando anche sulla riorganizzazione dell’area commerciale toscana e ligure, dove il marchio Carige è forte. Altri ragionamenti sono in corso sulle sovrapposizioni di sportelli e ruoli in tale zona. « Per quanto riguarda il modello distributivo manterremo una presenza forte e radicata, anche se in prospettiva meno concentrata e capillare, in coerenza con una situazione di mercato contraddistinta da un forte sviluppo della tecnologia e delle modalitá digitali. Con queste positive premesse prosegue il nostro impegno quotidiano per portare a compimento un’importante operazione, di cui confermiamo appieno la valenza strategica e industriale», ha aggiunto Montani . (riproduzione riservata)
Fonte: logo_mf