LO RIVELA UNA RICERCA DI GODADDY, CHE SUGGERISCE COME TENERE AL SICURO I DATI AZIENDALI
di Matteo Rizzi
Le pmi italiane sono a rischio contro i pericoli di internet: una su cinque ha subito un attacco informatico al proprio sito web. Ma gli imprenditori si stanno attrezzando per difendersi. Secondo la ricerca «Website Security Survey – 2021» di GoDaddy, società che offre servizi di supporto al business online, oltre il 72% delle piccole e medie imprese italiane considera la sicurezza informatica un tema primario perché ha un forte impatto in termini di dispendio di tempo, di risorse finanziarie e in termini di fiducia da parte dei clienti. Circa il 30% delle piccole imprese italiane ha subito una perdita di circa 1.200 euro a causa di una violazione della sicurezza, mentre per il 53% le perdite ammontano tra i 600 e i 1.000 euro. La ricerca mostra come la cybersecurity sia un tema molto sentito: più dell’80% degli intervistati ritiene infatti che gli attacchi informatici ai loro siti web possano compromettere il funzionamento del business. L’indagine ha rilevato che gli attacchi informatici per lo più causano: interruzioni di attività del sito web (76%), perdite finanziarie (22%) e perdita di reputazione (22%).
Da qui ne consegue che le maggiori preoccupazioni associate a una potenziale violazione della sicurezza sono: la perdita di tempo per affrontare il problema (70% degli intervistati), seguita dalla potenziale esposizione dei dati dei clienti (58%), la perdita della fiducia dei clienti stessi (49%) e infine l’interruzione di servizio del sito web per un certo periodo (48%).
In Italia, le minacce che maggiormente colpiscono le piccole aziende sono: phishing (per l’88%), ossia truffe attraverso e-mail che sottraggono in maniera fraudolenta dati sensibili; malware (90%), cioè programmi scaricati attraverso Internet che possono danneggiare il sistema informatico; ransomware (69%), si tratta di malware che bloccano l’accesso al dispositivo infettato e che richiedono un riscatto da pagare per rimuovere la limitazione.
Ma le imprese stanno correndo ai ripari. Nel caso di attacchi informatici, le pmi italiane sono più preparate delle aziende francesi e spagnole ad affrontare il problema: il 25% delle di quelle italiane è in grado di affrontarli autonomamente, mentre il 45% sa a chi chiedere aiuto in caso di emergenza. Inoltre, le aziende italiane hanno più familiarità con tematiche di sicurezza relative al certificato Ssl (certificato che attesta l’associazione univoca tra una chiave pubblica e l’identità di un soggetto), al firewall (protezione agli accessi non autorizzati), alla crittografia https (verifica dell’identità di un sito web) e agli attacchi DDoS (malfunzionamenti dovuti a un attacco) rispetto alle aziende intervistate negli altri paesi europei.
Un effetto legato anche alla pandemia, come spiega Gianluca Stamerra, senior director di GoDaddy in Sud Europa, secondo cui «negli ultimi anni, soprattutto per il fatto che molte aziende e consumatori hanno avviato o spostato il loro business online a causa della pandemia, il numero di attacchi informatici è cresciuto e la sicurezza è diventata una necessità». Per affrontare i rischi e aumentare il livello di protezione sia per i siti web sia per l’e-Commerce, la ricerca indica le tre azioni per tenere al sicuro i dati di aziende e clienti:
Certificato Ssl. Il 74% degli utenti intervistati considera questo certificato una delle soluzioni più importanti per la sicurezza dei siti web. Questa implementazione garantisce che i dati trasmessi dal sito web siano criptati. La tecnologia crittografata del certificato Ssl può creare un collegamento criptato tra il server web e il browser del cliente, mantenendo la privacy dei dati trasmessi e proteggendo i dati personali come nel caso di informazioni legate ai conti correnti o alla carta di credito.
Copie di backup. Avere una copia di backup è basilare e diventa un’ancora di salvezza fondamentale poiché permette il ripristino di tutti i contenuti, compresi eventuali dati dei clienti. In caso di un attacco informatico, infatti, il rischio è la perdita di tutto il lavoro svolto fino a quel momento.
Secondo il sondaggio di GoDaddy, il 74% delle piccole aziende italiane intervistate ritiene che fare un backup del sito web sia una delle misure di sicurezza fondamentali.
Strumenti di monitoraggio della sicurezza. Utilizzare un servizio di sicurezza dei siti web che esegue quotidianamente scansioni sia a livello di client che di server.
Fonte: