IL NUOVO FONDO PER IL SENIOR HOUSING VARRÀ 250 MLN E GLI IMMOBILI SONO GIÀ STATI SCELTI
di Anna Messia
Dal Fondo Beatrice che innoverà nel settore del senior housing (dedicate agli over-65), al supporto agli enti locali per accedere ai fondi del Pnrr, passando per nuove forme di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, come le concessioni a lungo termine. Fresca di confermata al comando di Invimit, insieme al presidente Nuccio Altieri, la ceo della sgr immobiliare controllata dal ministero dell’Economia, Giovanna Della Posta, si prepara ad aprire i cantieri del nuovo piano industriale. Il primo mandato, con la sgr che amministra complessivamente 1,7 miliardi e gestisce 12 fondi, si è chiuso con il successo del collocamento del fondo Dante, da 250 milioni, interamente sottoscritto da Poste Vita e la vendita di immobili per circa 100 milioni. «Vogliamo consolidare i processi che hanno funzionato e avviarne di nuovi. Per quanto riguarda le dismissioni per esempio, operando senza intermediari, abbiamo raggiunto l’obiettivo dei 100 milioni. Non abbiamo venduto neppure un immobile a un prezzo inferiore alle valutazioni degli esperti indipendenti», spiega a MF-MilanoFinanza, Della Posta, «anche nel caso di Beatrice opereremo senza gestori, acquistando coperture assicurative di assistenza dalle compagnie che hanno già una rete articolata e di qualità sul territorio». Il nuovo fondo avrà una dimensione target di 250 milioni, come Dante, e ad essere interessate, seppur inizialmente, come partner operativi, sarebbero le principali assicurazioni attive nel campo dell’assistenza sanitaria evoluta quindi tele-assistenza, telerefertazione e anche telemonitoraggio, da Generali a Unipol, senza escludere altre come Allianz Partners, Poste Assicura e Reale Mutua.
Gli immobili destinati a confluire in Beatrice fanno già parte di fondi gestiti da Invimit e sono stati selezionati con un algoritmo di intelligenza artificiale messo a punto da Jakala. Sei sono già utilizzati come prototipo e altri 15 si aggiungeranno, con un obiettivo di rendimento che, come ha dimostrato l’esperienza di Dante, non potrà scendere sotto il 5%. Il broker Marsh è stato selezionato per individuare la compagnia che non si occuperà solo dei servizi di assistenza (persona, casa o animali domestici) per Beatrice ma anche delle coperture assicurative del patrimonio immobiliare della sgr (oggi in mano a Generali). Guardando ai nuovi obiettivi la sgr del Tesoro è pronta a candidarsi per affiancare gli enti locali per accedere ai fondi europei del Pnrr. Un primo test sarà la Manifattura Tabacchi di Bari, prossima sede del Cnr, un immobile del fondo i3 Università gestito da Invimit, dove l’ente di ricerca ha richiesto l’accesso ai fondi aderendo ad un bando dell’Agenzia per la coesione territoriale, indicando la sgr come partner. «Il Pnrr, per avere successo, richiede affidabilità del partner e velocità nella realizzazione dei progetti e, come operatori pubblici che operano sul mercato, siamo pronti ad affiancarli», continua Della Posta. Per quanto riguarda il capitolo dismissioni, ribadisce, «bisognerà selezionare quelli da cedere senza fretta e quelli da valorizzare, gestendoli con il criterio del buon padre, o madre, di famiglia e dando attuazione agli obiettivi del Pnrr che mettono al centro le nuove generazioni», aggiunge. Finora gli immobili da dismettere sono stati messi all’asta (un ultimo pacchetto è di 477 immobili per 155 milioni) per offrirli al retail con processi gestiti da Invimit. Ora la sgr potrebbe rivolgersi ad operatori specializzati per entrare, per esempio, nella logistica o nel commerciale. E potrebbe utilizzare strumenti come le concessioni. «In questo modo il bene viene valorizzato ma resta di proprietà, lasciando patrimonio di qualità, e non debito, alle generazioni che verranno», conclude. (riproduzione riservata)
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