Willis Towers Watson ha in cassa circa 5 miliardi di dollari che potrebbero essere utilizzati per nuove acquisizioni.
Nuove acquisizioni in vista per Willis Towers Watson? Secondo quanto ha riferito il nuovo ceo parrebbe proprio di sì.
La settimana scorsa, infatti, il nuovo Ceo Carl Hess (che entrerà ufficialmente in carica nel gennaio 2022, dopo l’uscita di John Haley) ha detto che è a disposizione un capitale di 5 miliardi di dollari dopo il pagamento dei dividendi e il buyback di azioni agli azionisti. Questo mentre il colosso del brokeraggio si prepara a ridisegnare il proprio futuro come società autonoma, dopo il fallimento della fusione da 30 miliardi di dollari con Aon che avrebbe dato vita al principale player globale del settore
“Siamo in grado di indicare una direzione stimolante per il futuro dell’azienda”, ha dichiarato Hess a Reuters, aggiungendo che “abbiamo oltre 5 miliardi di dollari da investire nel business. Non faremo operazioni di M&A per il gusto di farle, ma solo finalizzate a un processo di crescita ben delineato”.
Willis sta portando avanti il processo di vendita delle sue attività di riassicurazione all’americana Arthur J. Gallagher per un corrispettivo di circa 3,2 miliardi di dollari, rispettando gli accordi sottoscritti ai tempi della progettata fusione con Aon.
I rumors di mercato
Secondo alcune indiscrezioni della stampa il fondo attivista Tci, fondato dal miliardario britannico Chris Hohn, starebbe cercando di acquisire una partecipazione in Willis Towers Watson. Sull’argomento, Hess si è limitato a dire che “Riceviamo sempre interesse da parte degli investitori che vogliono parlare con noi, cercando di capire un po’ di più sul business. Abbiamo conversazioni praticamente con chiunque voglia parlare con noi…ma non lo riveliamo”.
Negli ultimi 18 mesi gli assicuratori britannici Prudential e Aviva hanno subito pressioni da parte di investitori attivisti per semplificare l’attività e ridurre i costi.