INDAGINE DI FACILE.IT NELL’ANNO DEL COVID
Inquilini e proprietari in difficoltà: 4,9 milioni di italiani non hanno pagato una o più rate condominiali nel periodo compreso tra marzo 2020 e marzo 2021. È quanto emerge dall’indagine realizzata per Facile.it da mUp Research Norstat, attraverso la somministrazione di 1.012 interviste ad un campione di individui di età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione italiana adulta residente sull’intero territorio nazionale.
L’indagine ha rilevato che la percentuale di italiani che ha saltato una o più rate condominiali è pari al 20,1%, percentuale che aumenta al 21,9% e al 24,8% se si considerano, rispettivamente, il Centro Italia e il Sud e le Isole.
Con riferimento all’importo non corrisposto, dall’indagine è emerso che i condòmini morosi hanno saltato rate di importo medio pari a 482 euro. Tuttavia, per più di un condòmino su quattro il debito è superiore ai 500 euro. Più della metà dei morosi, il 65%, non ha pagato una o due rate, il 15% tre rate, mentre il 20% ne ha saltato quattro o più.
La maggioranza dei condòmini morosi oggetto dell’indagine (il 52,2%) ha dichiarato che la ragione del mancato pagamento è la difficoltà economica, con il 19,5% che lo ha fatto perché aveva perso il lavoro o era in cassa integrazione. Il 20% ha invece ammesso di aver saltato il pagamento perché in disaccordo con alcune scelte fatte dal condominio.
Dall’indagine emerge che ben tre rispondenti su quattro tra coloro che non hanno pagato le spese condominiali hanno dichiarato che non era mai successo prima.
Dopo il mancato pagamento delle rate condominiali, dall’indagine è emerso che la metà dei morosi è riuscita a mettersi in pari con i pagamenti utilizzando i propri risparmi e risorse, mentre il 23%, circa 1,1 milioni, ha dovuto chiedere un prestito per far fronte alle spese. Più di 1 su 5, al momento dell’intervista, era ancora indietro con le rate, ma aveva ricevuto dal condominio più tempo per pagare il dovuto, mentre è emerso che sono circa 130mila gli italiani in causa con i condòmini.
Alessia Lorenzini
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