Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Il factoring supera l’effetto pandemia. Nei primi sei mesi dell’anno il volume d’affari è stato di 119 miliardi (turnover cumulato), in una crescita dell’11,68% rispetto allo stesso periodo 2020. In particolare, il peso della parte di turnover riconducibile alla supply chain finance (dunque il fintech) è dell’11% circa, in aumento del 28%.
Si è chiusa per 160 milioni la business combination di Revo, la spac lanciata da Alberto Minali e Claudio Costamagna, che comporta l’acquisizione del 100% di Elba Assicurazioni, come anticipato nei giorni scorsi da MF-Milano Finanza.
Poste Italiane ha pubblicato il consenso sui conti del secondo trimestre dei 13 analisti che seguono il titolo in vista della pubblicazione dei dati il prossimo 4 agosto. I ricavi totali sono visti a 2,693 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 2,328 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso, di cui 900 milioni relativi al business dei servizi di corrispondenza, pacchi e distribuzione a fronte dei 701 milioni nel primo trimestre 2020, 200 milioni per l’area Pagamento e Mobile (172 milioni), 1,072 miliardi per i servizi finanziari (stabili dagli 1,071 miliardi precedenti) e 521 milioni per i servizi assicurativi (384 milioni).
La Procura regionale della Corte dei conti per la Lombardia ha notificato un invito a dedurre a due intermediari finanziari e 64 tra ex amministratori e dirigenti della Città metropolitana di Milano in merito alla conclusione e gestione di alcuni contratti derivati swap manifestamente diseconomici per l’ente. Le risultanze dell’attività istruttoria, coordinata avvalendosi della collaborazione del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano ed avvalorate dagli esiti di una consulenza di parte richiesta dalla Procura ai funzionari del Nucleo di Supporto all’Autorità Giudiziaria della Banca d’Italia, hanno consentito di individuare nei confronti dei destinatari dell’atto i presupposti per la contestazione preliminare di responsabilità risarcitoria amministrativo-contabile in ragione del danno a carico della Città Metropolitana di Milano (già Provincia di Milano).
Forte impegno dell’Ivass per far emergere le polizze dormienti. Dal 2017 l’Autorità di vigilanza delle assicurazioni ha avviato un’indagine da cui sono emerse 4 milioni di polizze vita per le quali le imprese non erano in grado di dire se l’assicurato era vivo o deceduto, con situazioni estreme, come le 2.000 polizze di ultracentenari. Sono state risvegliate complessivamente 271.000 polizze per un valore di 4,8 miliardi di euro, mentre il totale stimato da devolvere al Fondo indennizzo risparmiatori (Fir) ammonta a 72,8 milioni. E’ quanto spiegato dal segretario generale dell’Ivass, Stefano De Polis, durante un’audizione davanti alla Commissione banche sui profili di interesse del Fondo indennizzo risparmiatori (Fir).
Francesco Gaetano Caltagirone prenota il 5,055% di Mediobanca. Il costruttore romano ha dato un nuovo scossone agli assetti di controllo di piazzetta Cuccia, costruendo una posizione composta per il 2,88% da azioni e per il 2,18% da opzioni put con scadenze 16 luglio, 20 agosto e 17 settembre. Un modus operandi simile a quello usato da Caltagirone in Generali. I pacchetti, secondo quanto riferito ieri da Consob, risultano parcheggiati presso i veicoli Istituto Finanziario 2012, Capitolium, Mantegna 87 e Calt 2004. Circa le finalità dell’investimento, fonti vicine al compratore fanno riferimento all’opportunità di investire l’abbondante liquidità disponibile in una buona banca e di ricostituire la storica presenza del gruppo nel settore creditizio. Non si tratta comunque dell’unica novità recente per Mediobanca. Proprio nelle scorse settimane anche Leonardo Del Vecchio aveva incrementato la propria quota, portandola al 19%, a un soffio dal 19,99% autorizzato l’anno scorso dalla Bce.
Durante la pandemia e il lockdown i reati informatici sono lievitati di quasi il 50% con il furto di dati o il blocco delle attività. Il pericolo riguarda anche i fondi pensione, che in più di qualche caso nei mesi scorsi sarebbero stati oggetto di tentativo di furti di dati, fortunatamente senza gravi conseguenze. Ma la questione resta di stretta attualità e Assoprevidenza ha organizzato per questa mattina un webinar per approfondire la tematica.
Il legittimo interesse non c’entra niente con i cookie di profilazione. Ci vuole il consenso dell’interessato per mettere sui dispositivi di chi si collega a un sito web i cookie che tracciano il profilo delle persone; e non basta invocare il diverso presupposto del legittimo interesse. Finalmente è arrivata la parola definitiva del Garante della privacy, che, nelle Linee guida cookie e altri strumenti di tracciamento (provvedimento 10 giugno 2021 n. 231), ha chiarito che i banner sui cookie di profilazione non possono contenere un riferimento alla base giuridica del legittimo interesse, tralasciando il consenso. Ora gli editori dei siti internet hanno tempo fino al 10 gennaio 2022 per mettersi in regola (e cioè fino al termine accordato dallo stesso provvedimento del Garante: sei mesi di tempo decorrenti dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale delle citate Linee guida, avvenuta sul numero 163 del 9 luglio 2021).
Sbaglia il computer e i dati sono mandati in giro per errore? Paga chi lo usa. Come è successo a due aziende sanitarie sanzionate dal Garante della privacy rispettivamente 120 mila e 150 mila euro (ordinanze 211 e 212 del 27 maggio 2021).
La Commissione europea ha presentato un ambizioso pacchetto di proposte legislative volto a consolidare le norme Ue per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (Aml/Cft, anti-money laundering e countering terrorism financing). Il pacchetto comprende anche la proposta di creare una nuova autorità Ue per la lotta al riciclaggio di denaro e fa parte dell’impegno della Commissione a proteggere i cittadini e il sistema finanziario dal riciclaggio di denaro e dal finanziamento del terrorismo. Obiettivo del pacchetto è migliorare l’individuazione delle operazioni e delle attività sospette e colmare le lacune sfruttate dai criminali per riciclare proventi illeciti o finanziare attività terroristiche attraverso il sistema finanziario.
Presentarsi non solo come gruppo assicurativo ma come coach di vita mettendo la salute al centro delle strategie e della comunicazione, tra app di assistenza medica H24 dove le prestazioni vengono scelte come in una playlist di musica, servizi di prevenzione che includono uno sguardo alle partnership, alla famiglia e alle generazioni gold con annesse cure a domicilio, ma anche un focus sulla forma fisica con allentamenti monitorati sul proprio smartphone. Generali punta sul tema cardine per i consumatori e le aziende, la tutela della persona e delle famiglie, mettendo in campo le migliori competenze per la prevenzione e l’educazione allo star bene grazie a un network cui far riferimento. Le parole d’ordine ripetute a più riprese dall’a.d. Marco Sesana, country manager & ceo Generali Italia e Global Business Lines, alla presentazione milanese del programma «Immagina Adesso Salute&Benessere», sono «prevenzione» e «accessibilità» (esiste un pacchetto assistenza da 15 euro al mese), oltre all’approccio personalizzato. «Il nostro futuro è nella salute e questa è una delle lezioni del Covid», ha spigato Sesana, «prevenzione, stili di vita sani e attivi e le migliori cure devono essere alla portata di tutti e i 20 miliardi di euro del Pnrr segnano un punto di discontinuità: come Generali Italia abbiamo deciso di catalizzare e supportare gli sforzi del Paese ed essere vicini alle persone con un investimento di oltre 500 milioni di euro nei prossimi tre anni, sviluppando un modello unico, completo e tecnologico per un impatto sociale positivo».
Revo acquista l’intero capitale di Elba assicurazioni, compagnia attiva nel segmento delle cauzioni. Elba ha registrato nel 2020 premi lordi pari a 68,3 milioni di euro, con un utile netto di 13 milioni e un Solvency 2 al 243,3%. Già attiva in una delle linee di business che saranno oggetto di sviluppo da parte di Revo, rappresenta la società target ideale per il lancio e lo sviluppo futuro del progetto. Nella selezione dell’obiettivo, la spac promossa da Alberto Minali, Claudio Costamagna, Stefano Semolini, Jacopo Tanaglia e Simone Lazzaro ha apprezzato la profittabilità e la solidità finanziaria della compagnia, che ha presentato risultati economici e patrimoniali in crescita negli ultimi anni. L’architettura It di Elba agevolerà Revo nello sviluppo delle innovazioni tecnologiche alla base della semplificazione e della digitalizzazione di alcuni processi chiave del business. Nell’ambito dell’operazione Elba rileverà la proprietà, attualmente detenuta da una società terza, dei codici sorgente dei sistemi informatici utilizzati per la vendita e gestione dei prodotti sulla rete distributiva. Il business delle cauzioni, punto di forza di Elba, risulta particolarmente interessante. Si ritiene che tale segmento di mercato possa beneficiare di tassi di crescita importanti nel corso dei prossimi anni, anche grazie alle misure di stimolo recentemente introdotte a livello comunitario e nazionale per il rilancio dell’economia.
- Assicurazioni, inchiesta a Milano Una black list per riciclaggio
- Il capo della HUK-Coburg: “Saremmo un buon partner per Tesla”.
Nessun altro fornitore assicura così tante auto in Germania come HUK-Coburg. Più di 13 milioni di polizze sono in portafoglio. Con l’avanzare della mobilità elettrica, tuttavia, il prodotto sta ora affrontando un cambiamento radicale, perché le auto elettriche sono richieste e promosse dai politici e devono diventare adatte all’uso di massa. Tuttavia, se sono coinvolti in un incidente, tende ad essere più costoso per tutte le persone coinvolte. “Se la batteria è danneggiata in un incidente, è spesso una perdita totale”, spiega Klaus-Jürgen Heitmann, CEO di HUK dal 2017, in un’intervista con Handelsblatt.
- Munich Re guadagna molto più del previsto nel secondo trimestre
Munich Re ha raggiunto un profitto sorprendentemente alto nel secondo trimestre. A causa delle basse perdite importanti, soprattutto da catastrofi naturali, il più grande riassicuratore del mondo ha guadagnato circa 1,1 miliardi di euro nei mesi da aprile a giugno. Questo è stato annunciato dal gruppo martedì pomeriggio. Gli analisti si aspettavano una media di soli 808 milioni di euro.
- L’industria assicurativa rifiuta l’assicurazione obbligatoria contro i rischi naturali