Le difficili condizioni meteorologiche hanno scatenato in Europa una serie di tempeste e persino un tornado che ha colpito le regioni del Sud Est della Repubblica Ceca il 24 giugno, causando diverse vittime e centinaia di feriti.
Aon ha stimato che i danni causati dalle tempeste abbattutesi nella seconda metà di giugno in Europa potrebbero costare agli assicuratori fino a 4,5 miliardi di dollari, superando il record di 4,3 miliardi di dollari causato dalla tempesta Andreas nel 2013, che a oggi rappresenta l’evento meteorologico più costoso di sempre in Europa.
I paesi più colpiti
Francia, Belgio, Olanda, Svizzera e Germania sono gli altri Paesi più colpiti dal maltempo di fine giugno.
Secondo Aon, la grandine è stata la causa principale dei danni nella Svizzera centrale e in Austria, mentre in molte parti della Germania sono state le inondazioni il fenomeno più grave.
“Mentre gli Stati Uniti monopolizzano le prime pagine dei media, data la frequenza e gli elevati costi finanziari associati a alla serie di gravi fenomeni temporaleschi, anche altre parti del mondo devono fare i conti con le cattive condizioni meteorologiche”, ha affermato Michal Lörinc, analista senior per le catastrofi naturali di Impact Forecasting di Aon. “Il prolungato periodo di maltempo nella seconda metà di giugno che ha attraversato l’Europa occidentale e centrale ha provocato fenomeni grandinosi molto consistenti, inondazioni improvvise e uno dei tornado più intensi mai registrati nel periodo recente in Europa”.
Gli eventi avversi nel resto del mondo
Curioso come negli stessi giorni, dall’altra parte del globo, condizioni di caldo record abbiano attanagliato gli Stati Uniti nell’area del Pacifico nord-occidentale e il Canada, provocando oltre 630 vittime. Un’ondata di caldo che ha fatto schizzare le temperature a livelli mai visti, con lo stato di Washington negli Stati Uniti che ha visto il termometro raggiungere il record di 118° F (47,8° C) .
Sempre a giugno, tempeste hanno scatenato periodi di piogge torrenziali, inondazioni improvvise, uragani, avvolgendo parti dell’Australia orientale e meridionale in un clima invernale, con almeno 20.000 sinistri e il pagamento di indennizzi per circa 137 milioni di dollari, mentre le perdite economiche complessive risultano ben più elevate.
Le piogge torrenziali e i forti temporali hanno causato inondazioni improvvise in alcune parti di territorio attraversate dal fiume Mississippi e nelle pianure meridionali degli Stati Uniti a inizio giugno, con danni economici stimati a 950 milioni di dollari, mentre Mississippi e Arkansas fanno i conti con le inondazioni che hanno lasciato in eredità danni all’agricoltura per oltre 800 milioni di dollari.