Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

L’Italia guarda all’esperienza degli altri Paesi per migliorare la conoscenza assicurativa dei proprio cittadini. Secondo l’analisi di Iama Sales realizzata da Carlo Ruggiero in Portogallo, per esempio, hanno puntato sui campioni del calcio. Nel Regno Unito, invece, si può scaricare un servizio che via whatsapp consente di verificare in tempo reale se il servizio finanziario che si sta sottoscrivendo è adatto al proprio profilo d’investitore, mentre in Francia le società del settore, con la supervisione delle autorità, offrono un servizio consulenziale a tutto tondo, che analizza lo stile di vita di persone e famiglie, anche per chi ha scelto un’unione civile tramite pacs.
Un’Europa a due velocità, in cui la rete di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici è direttamente proporzionale alla ricchezza del Paese. A sottolinearlo è l’Acea, l’associazione europea dei costruttori di automobili, che in un suo ultimo report evidenzia come il 70% di tutte le stazioni di ricarica dell’Ue sia concentrato in soli tre Paesi dell’Europa occidentale: Paesi Bassi (66.665), Francia (45.751) e Germania (44.538). Insieme, queste tre nazioni costituiscono solo il 23% della superficie totale dell’Unione Europea, il che significa che il restante 30% delle infrastrutture è sparso nell’altro 77% del Vecchio Continente. L’asimmetria creatasi lungo tutta l’Europa appare evidente osservando come la Romania, grande circa sei volte i Paesi Bassi, conti solo 493 punti di ricarica, ovvero lo 0,2% del totale dell’Ue. Tra i Paesi con la rete di colonnine più esigua, Acea segnala Cipro, con soli 70 punti di ricarica, Malta (96), Lituania (174), Bulgaria (194) e Grecia (275).
Sono addirittura triplicate nel 2020 le auto elettriche immatricolate in Europa. Lo rende noto l’European Environment Agency che ha sottolineato che a questo fattore è dovuta la riduzione delle emissioni registrate lo scorso anno rispetto al 2019, pari al -12%. «La ragione principale di questa forte diminuzione delle emissioni di Co2 è stata l’aumento della quota di immatricolazioni di veicoli elettrici, che è triplicata dal 3,5% registrato nel 2019 a oltre l’11% riscontrato invece nel 2020. Nonostante la contrazione del mercato complessivo delle nuove auto a causa della pandemia di Covid-19, il numero totale di auto elettriche immatricolate nel 2020 è ancora aumentato, raggiungendo per la prima volta oltre 1 milione all’anno», si legge in una nota.
I dati rilevati da Allianz non lasciano spazio ai dubbi: la maggior parte dei cittadini dei tre i Paesi che hanno partecipato al sondaggio d’opinione non considerano il Next Generation EU o il maxi piano da 100 miliardi Sure sull’occupazione come un punto di svolta. Soltanto il 23% dei tedeschi intervistati, il 27% dei francesi e il 30% degli italiani ritiene che la crisi innescata dalla pandemia rafforzerà la solidarietà nell’Unione Europea. In Italia, il 15% degli intervistati dichiara poi di non aver ancora sentito parlare dei programmi europei, e in Francia e Germania le percentuali dei cittadini non informati raggiungono rispettivamente addirittura il 33% e il 30%.

Contributo per l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi corrisposto all’acquirente dal venditore e a questo rimborsato dalle imprese costruttrici o importatrici, che lo recuperano solo in compensazione. Con il provvedimento del 28 giugno 2021, siglato dal direttore dell’Agenzia delle entrate, , viene stabilito che il credito d’imposta dell’incentivo eco-bonus, corrispondente all’importo del contributo rimborsato al venditore e recuperato dalle imprese costruttrici o importatrici di veicoli elettrici o ibridi, nuovi di fabbrica, può essere utilizzato esclusivamente in compensazione per il versamento dei tributi e contributi pagabili tramite modello F24, presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia, ad esempio imposte dirette, Irap, Iva, ritenute e trattenute, anche relative alle addizionali regionali e comunali all’Irpef, contributi Inps, premi Inail.
Antiriciclaggio in ordine sparso in Europa. A oggi, l’Unione non ha ancora adottato un proprio elenco dei paesi terzi ad alto rischio che costituiscono una minaccia di riciclaggio per il mercato interno. E l’Autorità bancaria europea (Abe), che pure ha poteri di indagine sulle possibili violazioni del diritto, quasi mai se ne è avvalsa e dal 2010 ha riscontrato solo una violazione connessa al riciclaggio di denaro e al finanziamento al terrorismo. Mentre la Commissione non dispone di orientamenti interni per trasmettere le richieste d’indagine all’Abe. L’esito finale è che ogni Stato membro decide autonomamente cosa fare e come combattere il riciclaggio.
In un anno colpito dalla pandemia la popolazione globale dei Paperoni, i cosiddetti High net worth individual (Hnwi), è cresciuta del 6,3% superando la soglia dei 20 milioni. Nel 2020 il loro patrimonio è aumentato del 7,6% raggiungendo quasi 80 mila miliardi di dollari (67.263 mld euro). In Italia gli Hnwi sono più di 300 mila, in crescita del 9,2% rispetto al 2019, con un patrimonio che ha raggiunto 593 miliardi, pari a 498 mld euro (+2,3%). I dati sono contenuti nella 25esima edizione del World Wealth Report di Capgemini.
Il 65% dei dirigenti bancari globali ritiene che le filiali degli istituti di credito saranno «morte» entro cinque anni: è quanto emerge da un report pubblicato da Temenos, società di software bancari, che ha intervistato 305 manager globali senior. La chiusura delle filiali per il Covid, le nuove tecnologie e l’aumento della concorrenza del mondo fintech, delle piattaforme di super-app e dei giganti della tecnologia hanno accelerato la trasformazione digitale e innescato un cambiamento nelle priorità e nei modelli di business. La maggior parte dei dirigenti ritiene che tecnologie come il cloud, l’intelligenza artificiale e l’Api rappresentino il trend che avrà il maggiore impatto sul settore nei prossimi quattro anni.
  • Shopping su Unipol
Koru intende acquistare 24 milioni di azioni ordinarie di Unipol, pari a circa il 3,35% del capitale. La società ha dato mandato a Equita sim di acquistare la partecipazione attraverso una procedura di reverse accelerated bookbuilding, da avviare immediatamente, a un premio sul prezzo di chiusura dell’azione ordinaria Unipol fino a un massimo del 6,6% circa, e che la società si riserva di chiudere in qualsiasi momento. Equita si rivolgerà ai soli investitori qualificati in Italia e istituzionali esteri che siano intenzionati a vendere azioni Unipol. Il raggiungimento di 24 milioni di azioni Unipol acquistate è condizione vincolante ai fini del buon esito dell’operazione; tuttavia la società si riserva di accettare offerte per un numero di azioni inferiore. Si tratta di un investimento finanziario di medio-lungo periodo nel gruppo Unipol.
  • Accordo fra Cattolica e Roche Italia
Cattolica assicurazioni e Roche Italia hanno siglato un accordo di collaborazione che consente l’accesso rapido ai servizi di diagnostica di precisione di Foundation Medicine (gruppo Roche) in ambito oncologico per gli assicurati Active Benessere. In caso di malattia oncologica avanzata o metastatica gli assicurati Cattolica potranno accedere ai servizi di diagnostica innovativa di Foundation Medicine e sottoporsi a uno specifico test di profilazione genomica. «L’accordo con Roche Italia offre l’opportunità di fornire ai clienti di Cattolica l’accesso a servizi di diagnostica all’avanguardia, identificando nuovi parametri per avere un’ampia panoramica delle opportunità terapeutiche disponibili», spiega Carlalberto Crippa, direttore business Development & marketing del gruppo Cattolica. «Nella costruzione della nostra offerta Salute abbiamo scelto di affiancare prevenzione e protezione facendo leva su un ecosistema di partnership che mette al centro la salute del singolo e che su larga scala contribuisce a generare benessere per la comunità».

  • Unipol, il mondo delle Coop rafforza la presa sul gruppo

  • Gli azionisti di Scor chiamati ad appoggiare il passaggio di testimone alla testa del gruppo
Alla guida di Scor da circa 20 anni, Denis Kessler passerà il testimone oggi a Laurent Rousseau. Gli azionisti devono approvare la sua nomina come amministratore e membro del consiglio, dopo un anno segnato da diversi colpi di scena sulla governance

Handelsblatt

 

  • I clienti chiedono più sostenibilità agli assicuratori vita
Per i tedeschi, la questione della sostenibilità sta diventando sempre più importante quando si stipula un’assicurazione sulla vita. Reiner Will, amministratore delegato dell’agenzia di rating Assekurata, parla quindi già di una quarta dimensione che si aggiunge alla triade precedente nell’assicurazione vita di rendimento, sicurezza e disponibilità. Soprattutto i clienti giovani questo aspetto è molto importante. Per più della metà dei clienti intervistati da Assekurata, gli aspetti della sostenibilità sono essenziali. Secondo una direttiva che entrerà presto in vigore, i consulenti d’investimento dovranno chiedere ai loro clienti se gli aspetti ESG devono essere presi in considerazione quando investono. È probabile che la percentuale di coloro che sono a favore di ciò aumenti ancora una volta.