Le recenti controversie tra assicuratori e assicurati sulla portata delle polizze di interruzione dell’attività legate al coronavirus (BI) hanno evidenziato i pericoli di un disallineamento tra le aspettative degli assicuratori e quelle dei loro clienti, dice Moody’s.
L’agenzia di rating prevede che gli assicuratori EMEA dovranno concentrarsi sull’innovazione dei prodotti e sulla prevenzione dei rischi sulla scia della pandemia, dopo che questioni controverse come la copertura BI hanno mostrato che molte compagnie sono state al di sotto delle aspettative dei clienti.
Una sfida correlata per il settore è come soddisfare la domanda dei clienti per la protezione contro i rischi che stanno diventando più difficili da assicurare, riducendo al contempo il divario di protezione esistente tra il rischio totale e quello assicurato, hanno notato gli analisti.
Moody’s si aspetta che questa sfida cresca significativamente nei prossimi 30 anni, poiché l’aumento del rischio climatico rende sempre più costoso assicurare le proprietà in certe regioni.
Considerazioni simili si applicano nell’area del rischio informatico, dove i Lloyd’s di Londra stimano che oltre il 90% delle perdite in uno scenario di grave stress informatico non sarebbe coperto dagli assicuratori.
Queste questioni saranno probabilmente al centro della scena per gli assicuratori europei, ora che la maggior parte ha superato relativamente indenne il peggio della crisi pandemica.
Altre aree che attireranno l’attenzione sono il passaggio dei clienti ai canali digitali e un possibile aumento dell’attività di M&A, dato che alcuni assicuratori cercano di adattare i loro modelli di business.
“I lockdown legati alla pandemia hanno incoraggiato i clienti a interagire digitalmente con i loro assicuratori, e ci aspettiamo che molti si attengano a queste nuove abitudini”, ha dichiarato Moody’s. “Gli assicuratori che sono lenti ad adattarsi rischiano di perdere terreno rispetto ai loro pari proattivi o ai nuovi concorrenti tecnologicamente esperti. L’aumento della dipendenza dalla tecnologia aumenterà l’esposizione del settore al rischio informatico”.
Allo stesso tempo, i tagli dei tassi d’interesse legati al coronavirus hanno aumentato il rischio patrimoniale e messo gli assicuratori sotto pressione per migliorare i rendimenti dei loro portafogli investendo in titoli a basso rating e attività illiquide.
E l’esperienza di una pandemia globale ha anche aumentato la preoccupazione per il cambiamento climatico e i rischi sociali, in particolare quelli associati all’amplificazione delle controversie, che probabilmente sosterranno gli aumenti dei prezzi P&C commerciali fino al 2021.
Per quanto riguarda il clima, Moody’s si aspetta che i riassicuratori raddoppino gli sforzi per limitare la loro esposizione al rischio climatico, in seguito all’intensificarsi delle azioni politiche volte a contenere le emissioni di carbonio e alla crescente attenzione normativa sui rischi finanziari del cambiamento climatico.