Per aumentare le competenze assicurative degli italiani Ivass è pronto a chiamare in campo tutti i soggetti interessati, fino agli enti locali per organizzare eventi sul territorio. La questione è emersa durante il webinar organizzato da Iama Sales Professional al quale ha preso parte Maria Luisa Cavina, capo del servizio tutela consumatori Ivass e membro del comitato Edufin per l’educazione finanziaria. Il gap da colmare è ampio. Dalla prima indagine su conoscenze e comportamenti assicurativi degli italiani, commissionata da Ivass e realizzata dall’Università Milano Bicocca e da Doxa, è emerso uno scarso livello di conoscenza sui concetti base e sulle polizze (solo 1 persona sulle 2053 intervistate risponde esattamente a tutte le domande). «Il veicolo maestro per aumentare le competenze è la scuola ma tutti i soggetti interessati devono essere chiamati in campo e l’Ivass sta ragionando su piani d’azione concreti che potrebbero coinvolgere anche gli enti locali», ha dichiarato Cavina aggiungendo che per una campagna efficace di educazione assicurativa sarà importante il ruolo delle compagnie, immaginando «linee guida da seguire per un’azione indipendente e imparziale». Dal canto loro le imprese sono convinte che «l’educazione finanziaria sia un valore per l’industria», ha sottolineato l’ad di Alleanza Assicurazioni, Davide Passero, «a vantaggio delle compagnie migliori». Fondamentali saranno le reti degli intermediari, ha aggiunto Valerio Bernyak, partner di Iama ricordando che la nuova direttiva europea, Idd, potenzia la «necessità di conoscere i bisogni dei clienti aumentando la consapevolezza sulle coperture sottoscritte». Ecole Politechnique d’assurance è pronta a collaborare con le organizzazioni italiane, ha detto poi il direttore generale della scuola francese, Benoit Dos. Mentre per Stefano Storti, capo della divisione finanziaria della Martech company Jakala, una migliore conoscenza assicurative potrà finalmente «far crescere il mercato Danni italiano». (riproduzione riservata)
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