di Alessia Lorenzini
Il Mef conferma l’impegno del governo a inserire nel disegno di bilancio per il 2022 la proroga dell’ecobonus per il 2023, ma non si esprime su un’eventuale estensione al 2024. È quanto emerge dalla risposta del sottosegretario al Mef Claudio Durigon, nel corso del question time in Commissione finanze alla Camera di ieri, a un’interrogazione in cui veniva chiesto se il governo intendesse adottare iniziative per estendere il superbonus 110% al 2023 per tutte le tipologie di interventi e se ritenesse di valutare l’opportunità di adottare iniziative per semplificare la procedura ed estendere ulteriormente la misura anche al 2024. Durigon ha ricordato che il Superbonus rappresenta una delle principali proposte progettuali nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza e che “l’ammontare complessivo delle risorse previste, tra Pnrr e Fondo complementare, è di oltre 18 miliardi di euro”. Dopo aver ricordato l’impegno del governo ad estendere la misura per il 2023 “tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e di sicurezza degli edifici”, ha evidenziato che nel Pnrr è definito l’obiettivo di ristrutturare gli edifici pubblici e privati, anche alla luce dell’obiettivo fissato dall’Ue di raddoppiare il tasso di efficientamento degli edifici entro il 2025. In relazione alla richiesta di adottare iniziative per semplificare l’accesso alla procedura del superbonus, il sottosegretario richiama le novità introdotte dall’articolo 33 del dl semplificazioni (dl n.77/2021), che ha apportato modifiche all’art. 119 del dl 19 maggio 2020 n.34, con cui è stata introdotta la misura del superbonus, estendendo agli interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche realizzati congiuntamente a quelli antisismici le agevolazioni previste in materia di efficientamento energetico. Durigon ha inoltre ricordato che il menzionato articolo 33, sostituendo il comma 13-ter dell’art.119 del dl n.34/2020, ha previsto che gli interventi da esso previsti, con esclusione di quelli che comportano demolizione e ricostruzione, costituiscono manutenzione straordinaria e sono realizzabili mediante Comunicazione d’inizio lavori asseverata (Cila)

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