Secondo i risultati emersi dal sondaggio “Barometro sui comportamenti di pagamento in Asia – giugno 2021” condotto da Atradius, il 50% delle fatture B2B in Asia viene pagato in ritardo. Molte delle aziende intervistate hanno riferito di aver sofferto gli effetti della recessione economica provocata dalla pandemia Covid-19. Circa il 40% degli intervistati è pessimista sulle previsioni riguardanti i giorni medi di incasso (Days Sales Outstanding – DSO) e il 25% è preoccupato per la tenuta dei livelli di liquidità mentre la pandemia continua farsi strada nel continente.
Complessivamente, il 40% delle aziende in Asia ha registrato un aumento dei ritardi di pagamento dai clienti B2B nell’ultimo anno, seppur con delle diversità dovute alle peculiarità dei numerosi mercati presenti in un continente così vasto. Il 48% in media degli intervistati (in Indonesia il tasso più alto, al 60%) ha riferito la necessità di adottare alcune misure correttive per contenere gli impatti delle insolvenze sul proprio business, in particolare viene menzionato il ritardo a loro volta nei pagamenti ai propri fornitori (riferito in media dal 40% degli intervistati, con gli Emirati Arabi Uniti al 47%, il livello più alto). Il 31% degli intervistati (Hong Kong al 37%) è stato costretto a ricorrere ad ulteriori finanziamenti esterni per poter pagare i propri creditori. Questo potrebbe spiegare quel 25% di aziende asiatiche (Singapore al 32%) che ha espresso preoccupazione sul mantenimento di flussi di cassa adeguati per i prossimi mesi.
Nonostante il clima di incertezza, i risultati del sondaggio evidenziano però un sentiment di fiducia da parte delle imprese, motivato dall’anticipazione del trend di ripresa delle economie locali, che dipende a sua volta dallo sviluppo della campagna vaccinale portata avanti dai singoli Paesi per contrastare la pandemia.
Andreas Tesch, Chief Market Officer di Atradius, ha commentato: “Il sondaggio annuale di Atradius analizza lo stato dei mercati di tutto il mondo. Tendenze quali l’aumento anno su anno del DSO possono rappresentare la campanella di allarme che anticipa le condizioni sotto pressione di un determinato settore. Sebbene l’economia mondiale sembri destinata a riprendersi nel 2021, permangono alcuni rischi strutturali. La recente risalita dei casi di Covid-19 in molte zone dell’Asia potrebbe rivelarsi una concreta minaccia per la ripresa economica a breve termine nella regione. Pertanto, è ancora piuttosto azzardato offrire una previsione certa sui futuri sviluppi economici e commerciali dei principali paesi asiatici. Ci sono comunque dei segnali positivi di attese ottimistiche per i prossimi mesi”.
Eric den Boogert, Managing Director di Atradius per l’Asia, ha aggiunto: “Il sentiment generalmente ottimista delle imprese e l’anticipazione sul maggiore utilizzo del credito commerciale, sono segnali di fiducia delle imprese verso la capacità dei governi di ridurre al minimo l’impatto della crisi pandemica sull’economia. Ciò detto, non ci aspettiamo che il trend di ritardo nei pagamenti migliori rapidamente e restano valide le preoccupazioni delle aziende su un ulteriore deterioramento del DSO. I processi aziendali di gestione del credito saranno messi alla prova e solo le aziende che adotteranno un approccio olistico e flessibile alla gestione del credito avranno gli strumenti necessari per affrontare al meglio il periodo di incertezza”.