Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Tanti volti noti, tra i quali alcuni legati al mondo assicurativo, nella Revo Advisory lanciata da Alberto Minali, veicolo per la spac Revo presieduta da Claudio Costamagna che ha appena raccolto 220 milioni di euro dal collocamento di azioni (oltre quindi l’obiettivo dei 200 milioni che era stato indicato al mercato) grazie soprattutto a tre investitori (Vittoria Assicurazioni, Fondazione Cariverona e Scor) e che domani debutterà sull’Aim Italia, il listino di Piazza Affari dedicato alle piccole e medie imprese.
Il gruppo assicurativo Crédit Agricole Assurances Italia, composto da Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni e Stelvio Agenzia Assicurativa – realtà guidate dall’ad Marco di Guida – ha acquistato un immobile cielo-terra a uso direzionale in corso di Porta Vigentina 9, in centro a Milano. L’edificio – circa 5.000 metri quadrati in tutto – ospiterà nel cuore del capoluogo lombardo il nuovo quartier generale della compagnia in Italia, spazi nei quali saranno radunati gli oltre 250 dipendenti delle tre strutture controllate.
Facile.it ha acquistato MiaCar. Il gruppo ha rilevato il 100% della società MiaCar, primo marketplace italiano di automobili nuove e a km zero in pronta consegna presso i concessionari ufficiali. Con questa acquisizione Facile.it entra in un nuovo settore strategico che gli consentirà di offrire agli utenti un servizio più ricco.
Patteggiamento della pena a due anni e dieci mesi di carcere: l’ex presidente di Banca Carige, Giovanni Berneschi, è uscito così dal procedimento milanese relativo alla presunta maxi truffa da 22 milioni di euro commessa ai danni del ramo assicurativo Carige Vita Nuova.
- Adesso è boom per le polizze digitali
Secondo la ricerca realizzata da Italian Insurtech Association (Iia) e Yolo Group sono state circa 400.000 le persone che hanno acquistato polizze digitali negli ultimi sei mesi e ci si aspetta di arrivare entro fine anno a un raddoppio rispetto all’anno precedente (750.000), con una crescita del 114% rispetto al 2020. Nonostante un incremento rispetto agli anni precedenti l’Italia risulta essere ancora il fanalino di coda rispetto ad altri Paese europei nell’acquisto di polizze on demand. Negli ultimi 12 mesi la maggior parte degli acquirenti di questo tipo di servizi assicurativi è rappresentato dai consumatori inglesi (il 47%), seguito dai francesi (39%), tedeschi (38%). L’Italia rappresenta il 32% del mercato di polizze on demand, peggio di noi la Spagna (19%).
Responsabilità per danno erariale limitata ai soli casi di dolo fino al 2026, ossia fino alla conclusione dell’orizzonte temporale del Recovery plan. È quanto prevede la bozza del decreto semplificazioni su cui il governo Draghi sta tentando di trovare una faticosa quadra soprattutto in materia di subappalti e di aggiudicazioni con il criterio del massimo ribasso.
- Facile.it cresce con lo shopping
Facile.it ha rilevato MiaCar, marketplace italiano di automobili nuove e a chilometri zero in pronta consegna presso i concessionari ufficiali. In questo modo la società entra in un nuovo settore strategico che le consentirà di offrire ai propri utenti un servizio sempre più completo. MiaCar.it, fondata nel 2017 da Lorenzo Sistino che è stato confermato nel ruolo di a.d., è uno dei casi di maggiore successo fra le startup italiane del settore. «L’automotive è sempre stato uno dei pilastri dell’economia italiana e lo sarà ancora di più dopo l’esperienza della pandemia visto che, come certificato da diverse analisi, sono molti i nostri connazionali che a seguito di quell’evento hanno intenzione di acquistare un veicolo o viaggiare molto di più in auto», ha sottolineato Diego Palano, general manager di Facile.it.
- Carige, Berneschi patteggia. Con la confisca di 21 milioni
Cinque patteggiamenti con pene fino a 2 anni e 10 mesi e la confisca di 21,9 milioni di euro. È questo il bilancio dell’udienza preliminare del processo milanese bis sulla maxi truffa ai danni della compagnia assicurativa Carige Vita Nuova controllata da Banca Carige, per fatti che risalgono al 2006. L’ex presidente dell’istituto di credito genovese Giovanni Berneschi ha patteggiato 2 anni e 10 mesi per le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla truffa nell’indagine del pm Paolo Filippini che era passata da Genova a Milano. Oltre a quello di Berneschi ci sono stati altri quattro patteggiamenti e altre posizioni «minori» sono state mandate a processo. La Cassazione nell’ottobre del 2019 aveva infatti annullato la sentenza di condanna in appello decretando l’incompetenza territoriale di Genova, gli atti erano finiti a Milano ed erano stati assegnati al pm Filippini. E si era dovuto ripartire da zero.
- Berneschi patteggia ma l’era Carige era finita da tempo
L’ ex presidente Carige, Giovanni Berneschi (e altri quattro imputati) ha preferito patteggiare. Così, con una pena a due anni e dieci mesi e la confisca complessiva – insieme agli altri imputati – di 21,9 milioni, il Gup del tribunale di Milano ha chiuso il procedimento relativo alla presunta truffa da 22 milioni ai danni di Carige vita, la compagnia assicurativa del gruppo. Per la stessa vicenda Berneschi era già stato condannato in appello a otto anni e sette mesi a Genova, però la Cassazione aveva annullato la sentenza, rinviando il processo a Milano. Ma “l’era Berneschi” per la banca della Lanterna si era già chiusa nel 2013, sotto i colpi dell’ ispezione della Banca d’Italia, che aveva messo a nudo tra l’altro forti criticità nei prestiti. Negli anni a seguire per Berneschi erano arrivate le accuse della magistratura, che lo hanno condotto anche all’arresto. Difficile pure la vita di Carige, tra aumenti di capitale, tentativi di uscire dalle secche dei crediti deteriorati, la stagione dell’azionista Malacalza, l’amministrazione straordinaria e, infine, l’ingresso del Fondo di tutela dei depositi. Ora si aspetta il nuovo azionista.
- Facile.it compra MiaCar ed entra nel mercato delle quattro ruote
Con l’acquisto del 100% di MiaCar, il primo marketplace italiano di automobili nuove e a chilometri zero in pronta consegna presso i concessionari ufficiali, Facile.it si espande nel settore dell’automotive. «L’automotive è sempre stato uno dei pilastri dell’economia italiana e lo sarà ancora di più dopo l’esperienza della pandemia visto che, come certificato da diverse analisi, sono molti i nostri connazionali che a seguito di quell’evento hanno intenzione di acquistare un veicolo o viaggiare molto di più in auto» — ha spiegato Diego Palano, general manager di Facile.it —. Come Facile.it, anche MiaCar rappresenta nel suo settore un esempio eccellente di integrazione fra i canali. Entrambi abbiamo costruito il nostro successo sull’eccellenza tecnologica e l’attenzione per l’utente finale, ecco perché siamo certi che questa acquisizione sarà un ulteriore passo in avanti per il Gruppo». MiaCar fu fondata nel 2017 da Lorenzo Sistino, che è stato riconfermato amministratore delegato della società e che vede con Facile.it «moltissime» possibili sinergie considerando il rapido cambiamento del modo di vendere e acquistare auto. «I clienti — ha affermato Sistino — apprezzano la velocità , la trasparenza e la comodità che le nuove tecnologie possono offrire nel processo di scelta e acquisto dell’auto». Le due realtà uniranno così le loro competenze per offrire un portale sempre più efficiente sia ai clienti privati sia ai propri concessionari e partner.
- Fascicolo sanitario elettronico, solo nove regioni lo alimentano
La pandemia ha dimostrato come i sistemi sanitari possano implementare rapidamente le nuove tecnologie e i modelli di assistenza attraverso servizi digitali. Un’occasione da non perdere per progettare sin da subito la sanità post-emergenza. In Italia, la digitalizzazione dell’ecosistema salute, benché sia in crescita, procede però a diverse velocità ed è spesso frammentata e disomogenea. Il fatto che la spesa complessiva nel 2020 sia cresciuta del 5% (pari a 1,5 miliardi di euro) rispetto al dato del 2019 (era stata stimata pari a 1,43 miliardi di euro) significa che la direzione è giusta, ma restano ancora una serie di ostacoli. La seconda barriera, dopo quella delle limitate risorse economiche, è di natura tecnologica.
- FORMAZIONE PROGETTO AMINA. Il broker consulente per una gestione integrata delle flotte
Oggi la mobilità aziendale sta cambiando, con l’affermazione del noleggio a lungo termine, l’avvento delle auto elettriche e in generale la sempre maggiore importanza delle soluzioni di mobilità sostenibile e la richiesta crescente di flessibilità. Nasce da questa riflessione la decisione di Amina (Associazione mediatori italiani noleggio auto) di dar vita ad un corso, riservato ai broker che fanno parte dell’associazione, per formare una nuova figura professionale, un consulente che possa operare nel settore della mobilità con cognizione di tutti gli elementi che hanno un ruolo in questo settore e sulla base di questi consigliare quale soluzione adottare ai propri clienti, in virtù delle loro caratteristiche peculiari e sulla base dell’offerta al momento disponibile. A questa nuova figura si è deciso di dare il titolo di Mobility consultant. I primi corsi di formazione sono già partiti e prima dell’estate saranno ufficialmente certificati i primi operatori.
- La pandemia non incrina la fiducia dei fleet manager
L’impatto della pandemia sulle scelte dei fleet manager delle aziende italiane ed europee ha portato ad una maggiore ricerca di flessibilità, sostenibilità e sicurezza nel panorama delle flotte aziendali. È questo uno dei risultati più significativi che emerge dall’edizione 2021 del Barometro delle Flotte Aziendali, l’indagine annuale che monitora le tendenze del mondo della mobilità professionale in Italia e in Europa, realizzata da Arval Mobility Observatory. Dall’indagine emerge che, nonostante il Covid, i fleet manager mantengono la fiducia nei confronti del futuro: non a caso, il 35% del campione italiano prevede una crescita della flotta nei prossimi tre anni (percentuale che sale al 43% in Europa). I fleet manager hanno poi ben chiare le priorità aziendali, che vedono al primo posto il welfare e la sicurezza dei driver: il 27% prevede di fornire ai propri dipendenti un mezzo sicuro di spostamento a causa del Covid, il 20% intende disporre di veicoli in sharing destinati agli impiegati e il 18% prevede di proporre veicoli anche ai dipendenti non assegnatari di auto aziendale.
- Denis Kessler in pista per restare in SCOR fino al 2024