L’estensione a tutto il 2023 entro la legge di bilancio
di Cristina Bartelli e Michele Damiani

La proroga del Superbonus per tutti fino a dicembre 2023 all’interno della prossima legge di bilancio, anche se il governo non esclude di anticipare la norma con il rinvio in un veicolo precedente. È questo l’impegno preso ieri al Videoforum ItaliaOggi-Class/Cnbc dal titolo«Superbonus 110% per l’efficientamento energetico» da Stefano Patuanelli, ministro dell’agricoltura, che nel governo Conte, come ministro dello sviluppo economico ha battezzato il Superbonus. Oltre a Patuanelli, al Forum hanno preso parte il ministro per i rapporti con il parlamento Federico D’Inca, la presidente della commissione attività produttive della camera Martina Nardi, il vicepresidente dei periti industriali Sergio Commisso e il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Bari Elbano De Nuccio. Gli interventi tecnici sono stati realizzati da Andrea Bongi, Fabrizio Poggiani e Giulia Mentasti. Francesco Veroi (Confedilizia) ha spiegato quali siano gli interventi agevolati dal110%, Simone Gualandi (Ecoprogetti) ha invece approfondito il concetto di asseverazioni. Anna Rita Giagheddu ha portato l’esperienza di Poste italiane nella gestione dell’agevolazione, mentre Nicolò La Barbera ha illustrato le caratteristiche della check list dedicata al Superbonus elaborata dal Consiglio nazionale dei commercialisti. Pietro Soleti (dg Iconto), infine, ha illustrato alcuni numeri sulla misura e presentato le caratteristiche della piattaforma Sibonus, elaborata da Infocamere per creare un punto di incontro tra domanda e offerta di crediti fiscali. Il videoforum è andato in odna sul sito di ItaliaOggi e su quello di Milano finanza, oltre che su Class cnbc (canale 507 di Sky). La registrazione dell’intero evento è presente sul sito di ItaliaOggi nella sezione videocenter.
Ad aprire i lavori il ministro Patuanelli, che ha parlato della proroga del 110%: «Il governo e il presidente del consiglio hanno stabilito che eventuali risparmi sulla dotazione finanziaria saranon utilizzati per prorogare la misura. Questo significa che la direzione è quella e che, al di là del momento in cui verrà fatto il provvedimento, la proroga ci sarà. La destinazione naturale della proroga», ha aggiunto Patuanelli, «dovrebbe essere la legge di bilancio, ma noi chiediamo che venga fatta prima; non sarà semplice perché è una norma che ha un impatto su più annualità ma noi crediamo che ci siano spazi per farlo prima». Sulle semplificazioni in preparazione, Patuanelli si è detto concorde «anche l’allargamento alla platea delle imprese turistico-ricettive».

Il ministro dei rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ha aggiornato i dati sul monitoraggio dei lavori 110%: «A ieri gli ammontari dei lavori notificati sono arrivati a 1,8 mld di euro, di cui 1,2 mld in detrazione. Se si considera» ha stimato D’inca, «che a disposizione ci sono 18 miliardi, restano da utilizzare ancora i nove decimi delle risorse messe a disposizione».

Per il ministro, dunque, è necessario lavorare in questa direzione, considerando anche i segnali positivi che provengono dai cantieri. «A ieri, il dato Enea riporta 1.384 condomini, 7.634 unità abitative e 5.432 di altri edifici». Sono oltre 14 mila, dunque, gli immobili coinvolti nei lavori della superagevolazione.

Per Monica Nardi, presidente della commissione attività produttive della Camera il dato deve essere visto in maniera positiva: «Questi numeri sono di coloro i quali hanno già uno stato lavori almeno del 30% . In realtà i numeri sono anche più alti perché chi è tra lo zero e il 30% ma ha già presentato la documentazione è, da quello che ci risulta, almeno il doppio rispetto ai dati Enea. La crescita di avanzamento lavori del 30% è di almeno un più 20% a settimana», ha stimato Nardi. Sull’aumento generalizzato dei prezzi la presidente della commissione della Camera si è detta pronta a ragionare con il governo su interventi da attivare per un fenomeno che però sta coinvolgendo tutta Europa nel campo delle materie prime.

Sulla questione della cessione dei crediti di imposta e con particolare riguardo allo stop per i crediti Transizione 4.0, è tornato Patuanelli che ha voluto precisare: « La vera rivoluzione del pacchetto Transizione 4.0, l’elememto cardine è la cedibilità del credito (aldilà della aliquota) che può essere esportato in tutte quelle norme che prevedono la creazione di un credito d’imposta». Il ministro dell’agricoltura ha quindi affermato che saranno presto realtà sia la proroga che l’estensione della misura: «l’impegno è questo e le risorse ci sono» ha assicurato Patuanelli.

© Riproduzione riservata

Fonte: