Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Dal titolo di possesso alla certificazione catastale: documenti sotto la lente del professionista per ottenere il visto di conformità richiesto dalle norme sul superbonus. Solo dopo un attento controllo, infatti, si evita il rischio di incorrere in responsabilità amministrative e penali.
Questa l’indicazione che si rileva dall’aggiornamento della check list per il rilascio del visto di conformità, operato dal Cndcec anche alla luce delle modifiche apportate dalla legge di Bilancio 2021.
Riviste online di categoria, presenza sui vari social, siti internet e web tv aggiornate ogni giorno. Internet ha implementato e di molto gli strumenti di comunicazione utilizzati da federazioni e consigli nazionali, che puntano sempre di più a un’informazione digitale più che scritta.
I consulenti del lavoro, ad esempio, oltre a sito e rivista curano la redazione di una web tv in cui vengono trasmessi approfondimenti sulle principali novità normative. I commercialisti, invece, oltre al sito istituzionale gestiscono un indirizzo web in cui vengono pubblicate le principali novità per la categoria. Per quanto riguarda i periti industriali, è in corso un processo di implementazione della propria attività di comunicazione; oltre a sito, canali social e una rivista già sfogliabile in pdf, a breve sarà lanciato dal Consiglio nazionale un giornale online interamente dedicato a novità e studi di interesse per gli iscritti.
Per la liquidazione del risarcimento del danno patito da un concorrente che sia stato illegittimamente escluso deve farsi riferimento alla c.d. condanna sui criteri prevista dall’art. 34, comma 4, cod. proc. amm., che stabilisce che in caso di condanna pecuniaria, il giudice può, in mancanza di opposizione delle parti, stabilire i criteri in base ai quali il debitore deve proporre a favore del creditore il pagamento di una somma entro un congruo termine. Calcolo che, stabilisce il Consiglio di stato, deve avvenire sulla base del principio che è risarcibile la voce di pregiudizio relativa alla perdita dell’utile, ovvero della lesione connessa, in via immediata e diretta, ai sensi dell’art. 1223 cc, alla mancata esecuzione dei lavori per cui è causa, la cui entità si presume correlata all’offerta presentata in gara, ovvero al margine positivo in essa incorporato, quale differenza tra costi e ribasso sulla base d’asta.
- Microsoft il sito più falsificato da chi ruba dati col phishing
Cybercrime. Nella classifica di Cpr seguono Dhl e Google. E ci sono due banche perché il settore del credito ha ormai superato il retail per numero di attacchi. Il numero dei casi è esploso nel 2020, sulle ali dello smartworking e dell’utilizzo sempre più esteso dei servizi on line: in un anno si sono registrate più di 24 mila vittime di phishing, oltre il doppio del 2019, per un danno totale superiore ai 54 mln di euro
- Cybersecurity e ufficio in salotto. Il Covid ha cambiato le polizze
La pandemia iniziata nel 2020 ha accelerato il processo di trasformazione delle coperture, dalla mobilità alla protezione dei dati. In particolare prodotti on demand e su misura. La raccolta premi è scesa dell’8% e il 2020 ha portato profondi cambiamenti nelle esigenze degli italiani. Anche le compagnie si sono adattate al nuovo contesto, cambiando modalità operativa, portando sul mercato nuovi prodotti e accelerando di strategie già avviate. E’ quanto emerge dall’analisi IVASS
- Davide Passero (Alleanza): “L’assicurazione tutela di più dell’accumulo di liquidità”
“In Italia c’è deficit di cultura finanziaria. Stiamo lavorando su questo e su prodotti innovativi che tutelano dalla salute alla casa, anche con le tecnologie”. Secondo Passera, il modo corretto per affrontare i rischi è quello di tutelarsi facendo ricorso alle assicurazioni
- Welfare: il bonus spesa ora scavalca la previdenza. Le aziende puntano sui premi ai lavoratori
L’Osservatorio curato da Edenred ha analizzato i fringe benefit e la loro diffusione. Oggi sempre più contratti collettivi nazionali contengono accordi affinché i lavoratori ricevano benefit vincolati al premio di risultato. Nel 2020 il welfare aziendale per singolo dipendente è stato in media di 850 auro. Tra le voci più richieste i bonus spesa e quelli carburante. Scende la spesa in istruzione, previdenza e sanità
- Il Welfare a prova di Covid
Ormai si moltiplicano le applicazioni di assistenza aziendale ai dipendenti: dalla sanità al benessere personale aumentano le richieste. E Zurich lancia una soluzione assicurativa su misura per le imprese
- Allianz e Intesa coppia senza rivali
La prima svetta nella graduatoria assicurazioni dell’analisi sulla sostenibilità del settore finanziario condotta dall’Istituto tedesco qualità e finanza. La seconda tra le banche. Verti, Iw Bank e Widiba spiccano tra gli operatori diretti
- Amissima ha trovato il senso del Vita
Sei anni dopo la cessione delle compagnie targate Carige, l’ex polo assicurativo genovese, che affonda le proprie radici fino a più di un secolo fa con il marchio Levante, inizia una nuova avventura. Da un lato il polo Danni, che Hdi del gruppo Talanx ha recentemente acquisito, dall’altro il polo Vita che per ora rimane con il marchio Amissima sotto il diretto controllo del fondo Apollo. Ad Hdi è andato un portafoglio di circa 272 milioni di euro di polizze Danni, frutto di un processo di ristrutturazione molto profondo. Nel 2015 il medesimo portafoglio valeva infatti 330 milioni di euro, ma vi erano comprese notevoli criticità emerse soprattutto nelle riserve sinistri, che nel corso della gestione di Apollo hanno portato, prima della riassicurazione, a perdite per circa 300 milioni di euro. In Amissima resta invece il comparto Vita, la cui responsabilità è affidata a Jozef Bala, 42 anni, albanese di origine, in Italia dal 1990, nuovo direttore generale di Amissima Vita, che ha chiuso il 2020 con premi per 809 milioni di euro, una raccolta netta pari a 230 milioni, riserve tecniche per 6,7 miliardi, in crescita del 4,6 per cento, un Solvency ratio al 187 per cento e un utile netto di 27,9 milioni di euro. «Nel corso di questi anni – spiega Bala – abbiamo diversificato molto. Inizialmente la compagnia era quasi esclusivamente distribuita da Carige, nel 2015 la produzione era per il 95 per cento dipendente da quella banca. Oggi, alla fine del primo trimestre del 2021, la quota collocata attraverso gli sportelli Carige, con i quali abbiamo un soddisfacente accordo di distribuzione esclusiva, è di circa il 35 per cento del totale. Ma sul fronte della distribuzione abbiamo diversificato in maniera significativa, portando i nostri prodotti anche alla clientela di Azimut, Banca Patrimoni Sella, Finnat, la svizzera Efg, Cassa centrale banca, credendo molto nella bancassurance. Il tutto in un contesto di crescita, soprattutto dei nuovi distributori, anche se Carige continuerà ad essere il nostro distributore àncora».
- La «straordinaria» di Orcel in cammino verso Trieste con il compromesso danese?
Adesso in UniCredit è iniziata la stagione di Andrea Orcel. Quali sono i progetti del nuovo ceo? Rilanciare le attività italiane, ridefinire la presenza nel centro Europa e accelerare la trasformazione digitale dei processi e del modello di servizio. Sembrano essere queste le priorità. Ma è sul fronte nazionale che si prevedono mosse importanti. In Italia ci sono delle opportunità ma non tutte sono affari. Sul mercato circolino ipotesi più ambiziose. Chi parla di Mediobanca, chi di Banco Bpm, ultimamente anche di Generali. Sebbene «complessa» e con «rischi di esecuzione alti», dice un report di Morgan Stanley, una fusione tra UniCredit e Generali «potrebbe essere razionale dal punto di vista industriale» per entrambe, consentendo in particolare a piazza Gae Aulenti di aumentare l’esposizione ai ricavi commissionali, in un contesto in cui il margine di interesse sconta il contesto di tassi bassi. Occorre ricordare che il capitale di Generali, oltre che da Mediobanca, è ben presidiato da Leonardo Del Vecchio (4,8%), socio storico di Unicredit ma anche importante sostenitore, insieme alle fondazioni Crt e Cariverona, della nomina di Orcel. Non solo. Alcuni soci tra cui proprio Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone (5,65%) spingono per un rinnovamento (molto gettonato è il nome del manager Allianz Sergio Balbinot), anche se il capace ceo Philippe Donnet e il presidente Gabriele Galateri continuano ad avere l’appoggio di Mediobanca e di altri investitori istituzionali. Una vera e propria lotta di potere. Il board di Generali arriverà a scadenza nel 2021 e sarà il cda a presentare le candidature per il nuovo vertice.
- La giostra dei banchieri tutti pronti per il nuovo “giro”
Molti i rinnovi dei Consigli di amministrazione, non c’è solo Unicredit che ha cambiato tutto. Si sente il peso dei nuovi azionisti in Bper, che promuove il duo Montani-Mazzarella e in Cattolica, dove Generali mette a garanzia Davide Croff. Momento storico per Bnl: mercoledì lascia Abete, al suo posto Munari, mentre Elena Patrizia Goitini prende la guida
- Bnl finanzia la pensione
Una possibilità per avvicinarsi alla pensione. Di questi tempi, una chimera per molti. Bnl, la banca italiana del gruppo BnpParibas, sta pensando a coloro che vedono allontanarsi il traguardo del «fine lavoro» e finanzia, con Futuro Pensione, da 5 mila euro fino a un massimo di 70 mila euro, con una durata fino a 10 anni, i lavoratori che si trovano ora in difficoltà. I piani, compatibilmente con la sostenibilità dei finanziamenti, sono comprensivi del periodo di preammortamento, che può arrivare a 36 mesi (minimo 12) e sono senza spese di istruttoria, mentre il tasso è al 2%. Obiettivo sono coloro che non sono al momento occupati, ma si trovano a meno di 36 mesi dalla pensione, aiutandoli a versare gli ultimi mesi di contributi volontari Inps necessari al raggiungimento dei requisiti pensionistici, ma anche per quelle persone che, trovandosi a pochi anni o mesi dal raggiungimento della finestra pensionistica, abbiano la possibilità di riscattare anche parzialmente gli anni di laurea e vogliano un aiuto finanziario, dovendo versare all’ente previdenziale la somma dovuta necessariamente in un’unica soluzione.
- Rischi finanziari da pesare, italiani più consapevoli
Italiani più preoccupati e pessimisti, ma più consapevoli dei rischi da cui proteggersi. Dopo un anno di pandemia si fanno i conti con le paure. Cresce il bisogno di protezione della salute, del lavoro e del credito. E’ quanto emerge dalla seconda edizione della ricerca internazionale realizzata da Bnp Paribas Cardif, in collaborazione con Ipsos, su un campione di ventunomila persone rappresentativo di 21 paesi di tre continenti (Europa, America Latina e Asia).
- L’assenza da vaccino tra malattia e «infortunio»