Agéa, la federazione nazionale francese dei gruppi aziendali degli agenti generali, ha realizzato lo scorso novembre uno studio intitolato “Occupazione e formazione professionale nelle agenzie di assicurazione generale nel 2020“.
Secondo i risultati di questo sondaggio, il numero di agenzie è diminuito dal 2015. Sono scese da 10.750 a 10.150 nel 2020. Il numero di dipendenti delle agenzie è aumentato del 10,5% in 8 anni per raggiungere 25.961 dipendenti.
Delle 10.150 agenzie, 7.560 hanno almeno un impiegato. Ci sono 3,4 dipendenti per agenzia in media rispetto ai 3,2 del 2015. “Prova che la dimensione delle agenzie sta aumentando”, commenta Carine Humbert, agente generale di MMA e vice presidente di Agéa, interpellato da L’Argus. Il 24% degli agenti intervistati sta anche pensando di assumere un dipendente nei prossimi mesi.
Un punto significativo è che il 94% dei dipendenti ha un contratto a tempo indeterminato e il 56% di loro è nell’azienda da più di cinque anni. Di questi, il 49% sono consulenti alla clientela e il 29% sono manager di assicurazioni. Il salario medio annuo lordo, esclusa la retribuzione variabile, è di 27.720 euro. Non c’è nessun cambiamento in termini di parità, dato che l’85% dei dipendenti sono donne.
Inoltre, il 71% dei dipendenti ha avuto accesso alla formazione, cioè 18.500 dipendenti nel 2020. Il 78% degli intervistati ha detto che questa formazione è stata fornita in relazione agli obblighi della direttiva sulla distribuzione (IDD), il 76% per un bisogno di competenze identificato dal datore di lavoro e il 55% delle richieste di formazione proveniva dal dipendente.
In termini di tipi di agenzie, per l’83% dei casi si tratta di agenti individuali, per il 9% di uffici associati, per l’8% di società a responsabilità limitata. Il 59% di loro ha un fatturato di almeno 220.000 euro.
La quota di clienti professionali si è evoluta, con il 44% delle agenzie che generano almeno il 25% del loro fatturato da questo segmento. Per il 17% delle agenzie, i clienti professionali rappresentano almeno il 50% del loro fatturato.
Lo studio mostra anche che gli agenti generali continuano a concentrarsi sull’assicurazione property e casualty – il business tradizionale dell’agente – che rappresenta il 70% del loro business. Per quanto riguarda il vita, il risparmio e la finanza, queste attività rappresentano una quota del 12%.