Nel mondo l’utilizzo dell’online banking è aumentato del 26% e quello del mobile banking del 34%. Il 24% dei clienti delle banche italiane ha utilizzato quotidianamente l’internet banking durante la pandemia, il 23% app di servizi finanziari. Il 10% dei consumatori si è iscritto ai servizi online e il 13% a quelli via mobile durante la pandemia. Sono alcuni dei trend che emergono dal Global Retail Banking 2021, report curato da Boston Consulting Group che ha analizzato l’impatto della pandemia sul settore del retail banking.
«Le banche tradizionali hanno ormai compreso l’importanza della transizione digitale e hanno avviato percorsi di trasformazione ma devono semplificare diversi processi interni, adottare nuove tecnologie e modi di lavorare che miglioreranno l’esperienza del cliente e porteranno rilevanti benefici di costo», sottolinea Ugo Cotroneo, managing director and partner di BCG.
In media, il 29% dei clienti italiani si sente a proprio agio nell’affidarsi a una digital bank, senza filiali. Ciò accade, principalmente, tra le persone con un reddito più alto e nella fascia tra i 18 e i 24 anni. Nonostante il maggiore utilizzo dei canali digitali, il 36% dei clienti dichiara che utilizzerà meno la filiale in futuro ma l’85% prevede di visitarne una nei prossimi sei mesi.
Le filiali risultano essere ancora il canale più importante per la ricerca di prodotti finanziari, anche durante l’emergenza: vi si è recato il 18% dei clienti italiani, mentre solo l’11% ha utilizzato l’app della banca e il 10% ha contattato l’advisor. Per le sottoscrizioni, si è recato in filiale il 17% degli intervistati, il 13% ha utilizzato l’app, il 10% l’online banking.
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