Nel 2020, il 19% delle compagnie assicurative italiane ha investito in startup Insurtech, con un investimento medio per startup pari a 0,4 milioni di euro. Al contempo, il 63% di esse ha avviato almeno un progetto Insurtech interno, con un controvalore medio per progetto di 0,3 milioni di euro e ben il 75% ha infine avviato almeno una partnership su progettualità Insurtech.
E’ quanto emerge dall’Insurtech Investment Index, indicatore italiano ideato da Italian Insurtech Association (IIA) ed elaborato dall’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, che ha come obiettivo quello di misurare gli investimenti nelle imprese innovative e nelle tecnologie per capire come evolve l’insurtech italiano e se il mercato nazionale sta allineandosi o meno a quello delle altre economie avanzate.
L’indice misura il grado di innovazione del settore assicurativo italiano. In particolare:
- gli investimenti di capitale nelle società del settore InsurTech e nelle startup e PMI innovative del settore assicurativo;
- gli investimenti nello sviluppo digitale compiuti da compagnie e intermediari professionali.
- gli investimenti nella collaborazione fra attori della filiera finalizzati a sviluppare soluzioni innovative e ad alto contenuto tecnologico.
“L’indagine dimostra il crescente interesse del settore economico e finanziario verso l’Insurtech, sulla spinta della digitalizzazione, accelerata dall’emergenza Covid che ha portato importanti innovazioni nella domanda dei consumatori e nell’offerta di servizi – afferma Marco Giorgino, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano-. Anche in Italia è ormai presente un vero e proprio ecosistema Insurtech tra assicurazioni, startup e nuovi attori innovativi capace di generare importanti sinergie e nel contempo generare innovazione tra gli attori tradizionali”.
Guardando alle previsioni per il 2021, le compagnie assicurative punteranno maggiormente sullo sviluppo di progetti Insurtech interni (61% delle compagnie assicurative), ma gli investimenti in startup Insurtech vedranno comunque un moderato aumento. Le aree di business in cui sono pianificati investimenti in tecnologia per l’automazione dei processi nel 2021 sono principalmente gestione dei sinistri e vendita (per il 78% delle compagnie in entrambi i casi).
I progetti, tuttavia, hanno ancora un taglio principalmente tattico guidato dall’attenzione al time to market (per il 55% delle compagnie assicurative), anche se alcuni attori iniziano a guardare con attenzione all’impatto strategico.
Simone Ranucci Brandimarte, presidente di IIA, ha così commentato: “La misurazione di un fenomeno è l’unico modo per influenzarlo o migliorarlo; per questo siamo estremamente soddisfatti di aver misurato, per la prima volta e in modo scientifico, lo sviluppo degli investimenti Insurtech in Italia. L’approccio di Italian Insurtech Association è quantitativo e concreto, perciò non avremmo potuto avere un partner migliore del Politecnico di Milano. Nel 2020, con investimenti Globali in Insurtech superiori ai 7 miliardi di dollari, l’Italia si è attestata a meno dello 0,5%, un ordine di grandezza in meno rispetto a Francia, Germania e UK. La realtà è che l’Italia, negli ultimi cinque anni, ha assorbito meno del 5% del totale investito in Europa: è urgente colmare questo ritardo, che se confermato negli anni futuri, creerà anche nel settore assicurativo un Technology Gap che avrà come conseguenza un danno nel posizionamento competitivo dei nostri champions sia a livello Europeo che a livello nazionale. L’Insurtech Investment Index è un primo passo concreto per poter indirizzare gli sforzi necessari per colmare questo gap, e fa parte di un piano di monitoraggio pluriennale attraverso il quale potremo verificare gli effettivi incrementi.”