Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
I tedeschi di Allianz e i francesi di Cnp sarebbero i due pretendenti in pole position per aggiudicarsi gli asset italiani messi in vendita dagli inglesi di Aviva. Dismissioni che, come noto, rientrano nell’ambito del piano di ristrutturazione definito dalla numero uno del gruppo assicurativo Amanda Blanc, che ha preso il timone a luglio scorso, che punta a focalizzarsi sulle attività della compagnia in Gran Bretagna, Irlanda e Canada.
In ballo, per la Penisola, ci sono in particolare gli asset che fanno capo agli accordi distributivi con Unicredit, di cui tra l’altro sia Cnp sia Allianz sono già partner. Le due compagnie si spartirebbero a questo punto i premi oggi in mano ad Aviva (pari solo per Unicredit ad oltre 3 miliardi) rafforzando la presa sull’istituto bancario e in particolare i tedeschi di Allianz sarebbero interessati al ramo Danni, mentre Cnp guarderebbe al portafoglio Vita.
Andamento dei mercati nel secondo semestre e raccolta solida permettono una chiusura del 2020 robusta per Eurizon, società di asset management del gruppo Intesa Sanpaolo, che ha raggiunto un patrimonio gestito di 349 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto alla chiusura dell’esercizio del 2019. Determinante è stata la raccolta netta, pari a 5,2 miliardi, con un contributo dei fondi aperti di 5 miliardi. Aumentano le componenti obbligazionaria, azionaria, bilanciata e monetaria, mentre i flussi sui fondi flessibili sono negativi per 5,5 miliardi. Solo nell’ultimo trimestre dell’anno da poco concluso la raccolta è stata positiva per 4,5 miliardi.
Se dal punto di vista sanitario nessuno può dirsi al sicuro, è ormai un dato assodato che economicamente il coronavirus ha colpito soprattutto le fasce di reddito più basse. Senza il sostegno pubblico ai lavoratori, stima uno studio realizzato per Banca d’Italia da Francesca Carta e Marta De Philippis, la crisi pandemica avrebbe causato in Italia un aumento dell’indice di Gini senza precedenti per entità e rapidità. Il coefficiente che misura la diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza sarebbe salito di quattro punti percentuali alla fine del primo semestre del 2020, con un incremento superiore a quello registrato fra 2009 e 2014 durante la doppia recessione italiana seguita alla crisi finanziaria. Un’impennata dovuta all’impatto iniquo dei lockdown sulla forza-lavoro. Le restrizioni adottate all’apice dell’emergenza sanitaria «hanno ridotto o sospeso l’attività in settori che assorbono il 44% dei lavoratori autonomi e il 33% dei dipendenti (circa il 34% dell’occupazione totale)», si legge nello studio
In base agli accordi presi nel 2017 con la Commissione Europea nell’ambito del salvataggio il ministero dell’Economia dovrà uscire dal capitale di Mps entro la fine di quest’anno. Malgrado la determinazione dell’ex titolare del Tesoro Roberto Gualtieri però finora l’obiettivo è parso in salita. Tra gli ostacoli c’è soprattutto la mole delle cause legali, che oggi sfiora un importo potenziale di 10 miliardi di euro e che finora ha raffreddato l’animo di molti potenziali compratori. Il problema però potrebbe essere vicino a una soluzione. Gli advisor al lavoro sul dossier (Mediobanca, Credit Suisse, Bank of America Merrill Lynch e lo studio legale Orrick) avrebbero infatti definito uno schema per ridimensionare, se non proprio neutralizzare, il rischio legale. Per farlo sarebbe previsto il coinvolgimento di un pool di compagnie che fornirebbe una copertura assicurativa su larga parte dello stock e forse perfino sulla sua totalità.
L’ex a.d. di Unicredit, Jean Pierre Mustier, insieme al patron di Lvmh, Bernard Arnault, a Tikehau Capital e al banchiere Diego De Giorgi, attuale consigliere di Unicredit, ha lanciato una Spac focalizzata sul settore dei servizi finanziari in Europa. Le società target saranno identificate nelle quattro aree del settore dei servizi finanziari che stanno attraversando una fase di rapida trasformazione: piattaforme di asset management tradizionali e alternative; società innovative del settore fintech; compagnie di assicurazione e società di servizi assicurativi; società di servizi finanziari diversificati con solide customer proposition nei segmenti più interessanti.
- Eurizon sale a 349 mld
Eurizon ha visto nel 2020 il valore del patrimonio gestito raggiungere i 349 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto all’anno precedente grazie all’effetto combinato di mercati e raccolta. L’utile netto consolidato è ammontato a 512,9 milioni e il margine da commissioni a 835,4 mln. La società di asset management del gruppo Intesa Sanpaolo ha visto il cost-income posizionarsi al 18,1%. La raccolta netta si è attestata a 5,2 miliardi. Determinante il contributo dei fondi aperti con 5 miliardi. Negativi, invece, i flussi dei fondi flessibili per 5,5 miliardi. Il trend ha registrato un’accelerazione nell’ultimo trimestre con 4,5 miliardi di raccolta tra ottobre e dicembre.
- Expert
Expert.ai ha siglato un accordo con Le Conservateur, gruppo di mutua assicurazione francese con 9,2 miliardi di euro di patrimonio gestito. La società ha scelto l’intelligenza artificiale di expert.ai per ottimizzare l’analisi e il confronto delle polizze assicurative
- Decreto ristori, dallo sci richieste per 4,5 miliardi
L’allargamento della coalizione di governo e le nuove misure restrittive verso alcuni settori, impianti sciistici in testa, rischiano di rendere insufficienti i 32 miliardi a disposizione per il decreto legge Ristori 5. Il provvedimento era già stato predisposto dal governo Conte, ma è rimasto nel cassetto per via della crisi. Ora si riparte da quella bozza dove, ricorda un protagonista della precedente squadra, «già si sforava di un miliardo e mezzo». Adesso, solo per il settore sciistico, la Lega, che ha preso i ministeri dello Sviluppo con Giancarlo Giorgetti e del Turismo con Massimo Garavaglia, dà voce alle richieste degli operatori di ristori per 4,5 miliardi. Che andrebbero coordinati con i ristori perequativi (a favore di chi non ha ricevuto precedenti indennizzi e ha subito perdite di fatturato di almeno il 33% nel 2020 sul 2019) già predisposti nella bozza Conte e che assorbivano circa 8 miliardi.
- Auto «green» +143% nel 2020
In Europa un’auto nuova su quattro è green. Le auto ad alimentazione alternativa nel 2020 hanno segnato un balzo al 25,4% dall’11% dell’anno prima. Secondo i dati Anfia sono state 3.021.762 le nuove immatricolazioni di auto più ecologiche in un contesto generale negativo con le vetture diesel in calo del 35,2% e quelle a benzina del 37,6%. Il segno più, accompagna invece in particolare le ricaricabile le cui vendite rispetto al 2019 sono cresciute del 143% (+51% le ibride).
- Mustier lancia ad Amsterdam la Spac con Arnault
L’ex ceo di Unicredit, Jean-Pierre Mustier, e l’ex Bank of America Diego De Giorgi, con Financière Agache, controllata dal gruppo Arnault, e Tikehau Capital lanceranno la Special Purpose Acquisition Company (Spac) Pegasus, per investire in società finanziarie europee. Sarà quotata alla Borsa di Amsterdam.
- Per il dopo Quota 100 mix di flessibilità e contributivo esteso
Il cantiere delle pensioni non potrà rimanere per troppo tempo inattivo. A farlo notare sono stati subito i sindacati nella prima presa di contatto con il nuovo ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Ma lo stesso governo ne è consapevole. Del resto, il “count down” che porta all’esaurimento della sperimentazione triennale di Quota 100 è già cominciato. E lo scalone che si profila tra le fine del 2021 e l’inizio del 2022 è un ostacolo su cui Mario Draghi sicuramente non correrà il rischio di inciampare. Anche perché a sollecitare un sistema previdenziale solido e sostenibile è la stessa Europa, alla quale guarderà come una stella polare per tutto il mandato il premier. Che dovrà però anche fare i conti con le diverse scuole di pensiero che si annidano sulla materia all’interno della sua vasta maggioranza. A cominciare da quella della Lega, che ha fortemente voluto le nuove pensioni anticipate con 62 anni d’età e 38 di contribuzione.
- I danni del Covid a Piazza Affari Bruciati 22 miliardi di profitti
Il Covid ha fatto crollare di oltre il 63% il monte utili di Piazza Affari. Se si sommano i dati sul 2020 finora comunicati da una pattuglia di titoli del Ftse Mib alle stime degli analisti per quelle che devono ancora farlo si arriva a 12,8 miliardi di euro di profitti aggregati. Quasi un terzo rispetto ai 35 miliardi messi a segno nel 2019.
- La nuova vita di Mustier: nasce la Spac Pegasus
Jean Pierre Mustier lascia UniCredit ma non il mondo dei servizi finanziari. L’oramai ex ceo della banca di piazza Gae Aulenti è pronto a varare una Spac (acronimo di “special purpose acquisition vehicle”), ovvero una “scatola” che, una volta quotata, acquisisce una società target su cui effettua una fusione inversa (reverse merger) accelerandone così la crescita. Mustier mette nei radar società finanziarie europee, in particolare nel mondo Fintech. L’iniziativa infatti si pone come target realtà attive nei più promettenti segmenti dei servizi finanziari, che sono quelli che stanno attraversando una fase di rapida trasformazione e che Mustier conosce bene per la sua attività di banchiere, prima al vertice di UniCredit e prima ancora come capo del corporate banking di SocGen: si guarda dunque a piattaforme di asset management tradizionali e alternative, società innovative del settore fintech appunto, compagnie di assicurazione e società di servizi assicurativi, società di servizi finanziari diversificati con solide customer proposition nei segmenti più interessanti. Il focus in particolare sarà sulle piattaforme scalabili che offrono un elevato potenziale di crescita dei profitti.
- Mifid 2 e prospetti, ok alla riforma Ue per facilitare le Pmi
Semplificazioni Covid per le imprese dall’Europa, per quanto riguarda Mifid2 e prospetto. Ieri il Consiglio Europeo ha dato il via libera a un pacchetto di interventi per alleggerire alcuni oneri gravanti sulle imprese. Si tratta, come spiega il comunicato del Consiglio, di misure che, insieme agli adeguamenti del quadro della Ue per la cartolarizzazione, «fanno parte del pacchetto per la ripresa dei mercati dei capitali. L’obiettivo è consentire ai mercati dei capitali di sostenere più agevolmente la ripresa economica dalla pandemia». Innanzitutto per quanto riguarda il prospetto è prevista una versione semplificata del documento. Che dovrebbe essere di 30 pagine che possono pubblicare le società già quotate da 18 mesi: riguarda quindi i prossimi aumenti di capitale. C’è anche qualche semplificazione dei contenuti delle informazioni che vanno fornite al mercato. Inoltre viene precisato che il “prospetto della ripresa” sarà disponibile per aumenti di capitale fino al 150% del capitale in essere entro un periodo di 12 mesi e che il nuovo regime si applicherà fino alla fine del 2022.
- Il consulente paga se il danno è provato
Il commercialista non può essere condannato a rimborsare il credito Iva non dichiarato se questo non era stato contabilizzato. La Cassazione con la sentenza 3782, censura la decisione della corte d’Appello che aveva condannato il professionista a rifondere il danno alla società. Per la Suprema corte alla base del verdetto impugnato c’era una confusione tra il concetto di inadempimento, per l’inesatta prestazione professionale, con quello di responsabilità che fa scattare l’obbligo di risarcimento. Quest’ultimo, infatti, c’è solo se viene accertata l’esistenza e l’ammontare del danno. E dunque non può essere affermato nel caso in cui il credito Iva sia fittizio, richiesto in maniera fraudolenta, oppure non risulta contabilizzato nelle scritture o mancano le fatture. In tali circostanze il credito resta indimostrato e non può essere considerato “perdita patrimoniale”. La Corte d’Appello aveva confuso il danno da perdita definitiva del credito Iva con quello relativo all’incertezza che si era creata, perché il rimborso, concesso in prima battuta, era stato poi recuperato con una polizza fideiussoria. La società aveva dunque dovuto ritrasferire, con gli interessi all’assicuratore, con sanzioni ed interessi, l’importo del credito già percepito.
- Servizi di mobilità creati sui bisogni di ogni dipendente
- Il gruppo HDI aumenta gli investimenti in start-up – focus sulla sicurezza informatica