Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Le assicurazioni schivano il rischio cyber. «Negli ultimi tempi gli attacchi informatici alle imprese sono aumentati per numero e per gravità, creando squilibri nei portafogli di molte compagnie», spiega a MF-Milano Finanza Camilla Brena, head of cyber risks di Willis Towers Watson in Italia. «Oggi le assicurazioni sono perciò diventate molto selettive nel garantire la copertura e a partire dall’ultimo trimestre del 2020 hanno aumentato i premi in maniera significativa». Se fino a pochi mesi fa un’impresa poteva scegliere fra più offerte di polizza concorrenti, oggi sono le compagnie a dettare le condizioni e prima di concedere una copertura esaminano la preparazione dell’azienda contro eventuali attacchi.
«Ci aspettiamo un 2021 buono e puntiamo a migliorare la raccolta netta gestita dello scorso anno che si è attestata sui 4,1 miliardi. Quest’anno vogliamo fare di più e puntiamo a 5 miliardi». A lanciare il messaggio di ottimismo è Massimo Doris, ad di Banca Mediolanum, durante la conference call riportata da MF Dow Jones per la presentazione dei risultati del 2020, che si è chiuso con un utile netto pari a 434,5 milioni, in calo rispetto ai 565,4 milioni del 2019, principalmente per minori performance fees, particolarmente elevate nell’esercizio precedente.
  • Zurich
Zurich Insurance chiude il 2020 con un utile netto sceso dell’8% a 3,83 miliardi di dollari. Il cda del gruppo assicurativo svizzero guidato dall’amministratore delegato Mario Greco proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 20 franchi per azione.

Le richieste di ammissione all’intervento del Fondo di garanzia pmi per i finanziamenti fino a 30 mila euro (e fino a 15 anni d’ammortamento) presentate dal 13 gennaio 2021 – ai sensi dell’art. 13, comma 1, lett. m) del decreto legge n. 23/2020 (Dl liquidità) convertito dalla legge 40/2020 – ora possono essere inoltrate anche da società di agenti, promotori e mediatori finanziari, periti e liquidatori delle assicurazioni. Ad ampliare la platea dei beneficiari dei finanziamenti garantiti al 100% dal Fondo pmi è stata la legge di bilancio 2021 (n. 178/2020). La novità è stata ripresa dal MedioCredito centrale con la circolare n. 1/2021 del 13 gennaio 2021. È previsto inoltre l’adeguamento di finanziamenti già accordati, alle condizioni più favorevoli previste dalla Manovra 2021 per quanto riguarda in particolare il periodo di ammortamento dei finanziamenti agevolati e garantiti (fino a 15 anni). La circolare Mcc segnala inoltre l’innalzamento ad euro 40mila dell’importo massimo del microcredito ex art. 111 (Testo unico bancario).
Il nuovo contratto per la dirigenza delle Funzioni locali, sottoscritto il 17 dicembre 2020, ha dato la possibilità agli enti di destinare parte delle risorse del fondo integrativo al welfare integrativo. Sono, tuttavia, previsti due vincoli economici. Il primo riguarda l’importo massimo, che può essere destinato a misure di natura assistenziale dei dirigenti, il quale non potrà essere superiore al 2,5% del valore complessivo del fondo integrativo. Il secondo vincolo economico prevede che l’importo da destinare non potrà ridurre la retribuzione di risultato dei dirigenti al di sotto del limite del 15% del valore complessivo della retribuzione di posizione e risultato. Facendo, pertanto, applicazione delle destinazioni previste dall’art. 72 del contratto del personale non dirigenziale, i benefici di natura assistenziale e sociale possibili potrebbero essere declinati nei seguenti istituti: a) iniziative di sostegno al reddito della famiglia; b) supporto all’istruzione e promozione del merito dei figli; c) contributi a favore di attività culturali, ricreative e con finalità sociale; d) anticipazioni, sovvenzioni e prestiti a favore di dipendenti in difficoltà ad accedere ai canali ordinari del credito; e) polizze sanitarie integrative.
Fideuram-Intesa Sanpaolo private banking ha chiuso il 2020 con masse amministrate pari a 257,2 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il livello più alto nella storia del gruppo. L’andamento positivo è riconducibile alla performance commerciale, che ha visto le reti di private banker realizzare una raccolta netta di 11,7 miliardi (+7%). Il patrimonio amministrato ha anche beneficiato dei risultati di mercato per 2,8 mld. La componente di risparmio gestito è salita del 6% a 174,6 miliardi, circa il 68% delle masse amministrate. La raccolta di risparmio gestito, pari a 5,8 miliardi, è balzata del 26%, mentre la componente di risparmio amministrato, positiva per 5,8 miliardi, è diminuita dell’8%.
  • Obiettivo 5 mld per Mediolanum
«Ci aspettiamo un 2021 buono e puntiamo a migliorare la raccolta netta gestita dello scorso anno che si è attestata a 4,1 miliardi. Quest’anno vogliamo fare di più e puntiamo a 5 miliardi». A lanciare questo messaggio di ottimismo è stato Massimo Doris, a.d. di Banca Mediolanum, presentando i risultati del 2020, con un utile netto di 434,5 milioni, in calo rispetto ai 565,4 mln dell’anno precedente a causa di minori performance fees, particolarmente elevate nell’esercizio precedente. È stato proposto un dividendo di 0,781 euro per azione. Doris ha annunciato che «lanceremo a breve il nostro fondo Pir alternativo, prodotto illiquido per definizione: c’è molta attenzione su questa asset class, dovuta anche al fatto che è quasi scomparsa una delle asset class tradizionali, quella dell’obbligazionario, che con i tassi attuali non può dare soddisfazioni. L’illiquido avrà sicuramente un importante sviluppo, ma di certo non potrà assorbire i volumi che c’erano nell’obbligazionario tradizionale. Io sono d’accordo sulla sua democratizzazione, cioè permettere di investire cifre piccole, sempre che rappresentino una parte minoritaria del risparmio di un cliente». Per quanto riguarda i Pir tradizionali, «penso che quest’anno potrebbero finalmente ripartire», ha proseguito Doris, sottolineando che la sua convinzione è legata al fatto che i Pir investono in Italia, e «l’anno scorso leggevamo del crollo dell’economia, di aziende che chiudevano e di licenziamenti»

corsera

  • «Controllare le caldaie. Quel gas è insidioso»
«La dichiarazione di conformità dell’impianto di riscaldamento di un’abitazione, così come quella di un impianto elettrico, non è solo un pezzo di carta. Anche se è quello che molti pensano. Chi la compila deve essere consapevole che quel documento dimostra la correttezza con cui è stato effettuato un intervento». Così l’ingegner Donato Fabbricatore, funzionario tecnico del comando provinciale dei Vigili del fuoco di Roma intervenuto ieri a Trastevere per la perdita di monossido di carbonio. Si tratta del terzo incidente di questo tipo in provincia di Roma dopo quelli di Velletri e Lanuvio, a dicembre e gennaio, con sette morti, fra cui un bimbo. «Parlando in generale — dice ancora Fabbricatore — è fondamentale che gli impianti di scarico della caldaia siano fatti a norma, chi li installa deve saperlo fare. Spesso ci troviamo di fronte a lavori effettuati senza cognizione di causa, accompagnati da quel pezzo di carta, appunto, che da solo non serve a niente». Difendersi dal monossido è molto difficile. «È incolore, inodore e insapore — conclude il funzionario dei pompieri —, bisogna fare la manutenzione annuale, obbligatoria per legge, ma anche fare attenzione che i fumi prodotti dalla caldaia (che riscalda l’acqua destinata ai termosifoni, ndr) non si incanalino nelle abitazioni, passando ad esempio da bocchette o canali di scarico con il rischio di perdite».

Repubblica_logo

  • Del Fante (Poste) “Sostenibili e innovatori per spingere il Paese”
«L’impegno che abbiamo assunto sulla sostenibilità e sull’innovazione rappresenta un supporto importante per raggiungere gli obiettivi di ripresa economica sostenibile del Paese e dell’Europa. Oggi siamo in grado di fornire un contributo rilevante alla campagna vaccinale con la nostra piattaforma di prenotazione e somministrazione dei vaccini. E contiamo sul pieno sviluppo della banda, e più in generale sulla digitalizzazione, per portare servizi ad alto valore aggiunto sul territorio». A sintetizzare così il rapporto sempre più stretto tra innovazione e sostenibilità all’interno delle strategie di Poste Italiane è Matteo Del Fante, amministratore delegato del gruppo. L’occasione per mettere in fila le sfide più importanti che attendono l’azienda e il sistema Paese tra emergenza sanitaria, ripresa economica e futuro sostenibile è stata la quarta edizione del Multistakeholder Forum 2021 di Poste Italiane, andato in onda ieri su Repubblica.it. Il laboratorio di idee per l’economia circolare e il futuro sostenibile ha riunito diverse personalità dell’impresa, della finanza e altri ambiti attorno al tema dello sviluppo sostenibile, facendo emergere il binomio sostenibilità-innovazione come faro per orientare le azioni dei prossimi mesi.
  • Doris: “Mediolanum punta a 5 miliardi di raccolta nel 2021”
Banca Mediolanum ha chiuso il 2020 con un utile netto pari a 434,5 milioni, inferiore rispetto al 2019 (pari a 565,4 milioni) principalmente per «minori performance fees, particolarmente elevate nel 2019», come si legge in una nota della banca. La raccolta netta in prodotti gestiti ha contribuito a portare le commissioni ricorrenti a 1,2 miliardi, nuovo record storico per i ricavi da core business. Il margine da interessi è stato pari a 247,7 milioni, in crescita del 4% ed in controtendenza rispetto al mercato. Il margine operativo ha raggiunto i 389,5 milioni. Il totale delle masse gestite e amministrate ha raggiunto 93.347 milioni (+10%). Il cda ha deciso di proporre un dividendo di 573,3 milioni, pari a 0,781 per azione. «Puntiamo a 5 miliardi di raccolta nell’anno in corso», ha dichiarato Massimo Doris, ad della banca.