Le perdite del settore assicurativo e riassicurativo dovute ai principali eventi catastrofici naturali nel 2020 ammontano a circa 78 miliardi di dollari, circa il 17% in più rispetto alla media decennale di 66,5 miliardi di dollari, secondo l’analisi di Willis Re.
Anche se la stima delle perdite assicurate è superiore alla media, Willis Re nota che non riflette ancora il livello record di attività delle tempeste a cui si è assistito per tutto il 2020.
I dati di Willis Re mostrano che i danni assicurati causati da nat cat fanno del 2020 il quarto anno più costoso dal 2011, anche se significativamente al di sotto del picco di 143 miliardi di dollari testimoniato nel 2017.
La stima del totale delle perdite assicurate segue la cifra di 97 miliardi di dollari annunciata la scorsa settimana dal broker Aon e anche il totale di 82 miliardi di dollari riportato all’inizio di gennaio dal riassicuratore Munich Re. Tuttavia, è importante notare che la cifra di Willis Re non include le perdite per il settore da COVID-19 o le perdite assicurate causate dall’uomo, che nel 2020 hanno incluso le rivolte negli Stati Uniti e l’esplosione del porto di Beirut in agosto.
Nel complesso, Willis Re stima che le perdite assicurate causate dall’uomo ammontino a 5,5 miliardi di dollari per il 2020, portando il totale delle perdite assicurate combinate nat cat e man-made a circa 83,5 miliardi di dollari.
Durante l’anno, la fetta più grande delle perdite assicurate è stata causata dall’impatto dell’uragano Laura, che ha provocato sinistri per un valore compreso tra 8 e 9 miliardi di dollari.
Al di fuori degli Stati Uniti, Willis Re evidenzia gli impatti della tempesta di vento europea Ciara (Sabine) in più di dieci paesi, che ha causato perdite assicurate per quasi 2 miliardi di dollari.
In Asia, il ciclone tropicale Haishen ha portato a meno di 1 miliardo di dollari di perdite assicurate, che è in qualche modo inferiore a quelle causate da tempeste simili durante la stagione dei cicloni del 2019, nota Willis Re.
Inoltre, il più grande evento dell’anno a colpire l’America Latina e i Caraibi è stato l’uragano Iota a novembre, con una perdita economica stimata di circa 1,3 miliardi di dollari, di cui solo una piccola percentuale dovrebbe essere coperta dalla ri/assicurazione.