L’ANIA ha elaborato i dati relativi al monitoraggio degli investimenti effettuati dal settore assicurativo al fine di osservare e valutare gli eventuali effetti delle plusvalenze e minusvalenze latenti sul portafoglio complessivo.
L’indagine rileva essenzialmente le varie forme di investimento per le sole polizze di Classe C (si escludono quindi gli investimenti relativi alle polizze linked e ai fondi pensione, cosiddette di classe D). I dati sono valutati secondo i principi contabili nazionali.
Alla fine del mese di dicembre 2020, il valore corrente dello stock di investimenti per la Classe C, sfiorava gli 800 miliardi. Di questi, oltre l’87% (696 miliardi) era relativo al settore Vita mentre solo il restante 13% al settore Danni (102 miliardi). Considerando entrambi i settori, circa il 56% è stato impiegato in investimenti di natura durevole mentre il restante 44% in investimenti non durevoli.
Nel complesso il saldo tra plusvalenze e minusvalenze latenti a fine dicembre 2020 è stato positivo e pari a quasi 104 miliardi: 87 miliardi erano riferibili al comparto Vita e 17 miliardi a quello Danni; circa il 70% dell’entità del saldo (per 69,4 miliardi) derivava dai titoli di Stato (per la quasi totalità allocabile nel comparto Vita), il 17% (circa 17,8 miliardi) derivava da investimenti in azioni e il 10% (con un saldo di circa 11 miliardi) dalle obbligazioni.
Il saldo tra le plusvalenze e le minusvalenze latenti, dopo essere passato da quasi 86 miliardi a fine settembre 2019 a poco più di 43 miliardi a fine marzo 2020, è cresciuto progressivamente raggiungendo i 76 miliardi a fine settembre 2020 e superando i 100 miliardi alla fine dello stesso anno.
In particolare, il saldo tra plus e minusvalenze degli investimenti diversi dai titoli di Stato è aumentato nell’ultimo trimestre di circa 16 miliardi, risultando essere pari a 34,5 miliardi alla fine di dicembre 2020. A determinare l’aumento è stata principalmente la ripresa dei valori azionari.
Per quanto riguarda i soli titoli di Stato, le plusvalenze nette hanno sfiorato i 70 miliardi a fine dicembre con un incremento di circa 12 miliardi negli ultimi tre mesi.
L’aumento delle plusvalenze nette rilevato nell’ultimo trimestre è coerente con il ribasso di circa 0,35 b.p. del rendimento del BTP decennale (da 0,87% a 0,54%) e con la diminuzione dello spread BTP-Bund che è passato da 140 punti base di fine
settembre 2020 a circa 110 punti base a fine dello scorso anno.
Fonte: ANIA