Tra i criteri da valutare: opzione familiare e scatola nera
Pagina a cura di Irene Greguoli Venini
Se il costo delle assicurazioni Rc auto nell’ultimo periodo è diminuito, non sono pochi quelli per i quali quest’anno scatterà un aumento del costo della polizza a causa di un sinistro per colpa. Anche per questo, nell’ottica di contenere la spesa, è importante saper scegliere la polizza più adatta alle proprie esigenze, valutando diversi aspetti come l’opportunità di stipulare una Rc familiare, la formula di guida, le franchigie e l’installazione di una scatola nera.
Aumenti per 700 mila automobilisti. Secondo l’Osservatorio Rc auto di Facile.it, sono circa 700 mila gli assicurati che, a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2020, vedranno un peggioramento della propria classe di merito e, di conseguenza, avranno un aumento del costo dell’Rc auto. L’analisi del portale di comparazione evidenzia, inoltre, un calo della quota di assicurati che hanno denunciato un sinistro con colpa (-40,5% rispetto all’anno precedente), come conseguenza delle limitazioni alla mobilità imposte durante i lockdown che hanno significativamente inciso sul numero di mezzi in circolazione.
Diminuisce invece la spesa per assicurare un veicolo: a dicembre 2020 l’importo era in media 471,65 euro, vale a dire il 12,03% in meno rispetto allo stesso mese del 2019.
Analizzando il profilo degli automobilisti che vedranno scattare gli aumenti, emerge che fra gli uomini la percentuale di chi ha dichiarato un sinistro con colpa è pari al 2,06%, più bassa rispetto a quella rilevata tra le donne, dove il valore sale al 2,47%. Un altro elemento caratteristico è legato all’età: in media, chi ha dichiarato un sinistro con colpa ha poco più di 48 anni, ma guardando alle fasce anagrafiche si nota come tra le persone con meno di 21 anni la quota (1,84%) sia inferiore rispetto agli automobilisti con più di 65 anni (2,99%).
Dall’esame del campione in base all’occupazione professionale risulta che i pensionati sono la categoria che, in percentuale, ha dichiarato con più frequenza un sinistro con colpa (2,87%) che farà scattare un aumento dell’Rc auto, cui seguono gli artigiani (2,34%), gli agenti di commercio (2,32%) e i liberi professionisti (2,25%).
Di contro, sono gli appartenenti alle forze armate coloro che hanno dichiarato nel corso dell’anno scorso meno sinistri con colpa (1,43%), oltre agli studenti (1,66%) e agli imprenditori (1,98%).
Prevedibilmente c’è un legame tra i sinistri e i chilometri percorsi: il chilometraggio medio di chi ha dichiarato un sinistro con colpa è superiore del 4,5% rispetto a quello di chi non ha causato incidenti; l’unica eccezione è costituita dai pensionati che, nonostante una percorrenza media piuttosto bassa, sono risultati essere coloro che hanno dichiarato più sinistri con colpa.
Se a livello nazionale la quota di chi vedrà peggiorare la propria classe di merito è pari al 2,21%, guardando al campione su base regionale emergono alcune differenze: considerando le regioni in cui si è registrato percentualmente il maggior numero di denunce di sinistri con colpa, al primo posto c’è la Liguria (3,17%), al secondo si posiziona l’Umbria, con un 2,82%, seguita dalla Toscana (2,66%) e dalle Marche (2,53%). Le regioni dove, invece, sono stati denunciati meno incidenti sono la Basilicata (1,33%), la Calabria (1,38%) e il Trentino-Alto Adige (1,74%).
Come scegliere la polizza auto. In tutto ciò, per risparmiare, è importante saper scegliere l’assicurazione più adatta alle proprie esigenze, considerando diversi aspetti. Tra i consigli di Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) c’è per esempio di confrontare le offerte delle diverse compagnie, tenendo conto che oltre al preventivo che è possibile ottenere dal sito di ciascuna impresa ci sono diversi strumenti di comparazione online.
In secondo luogo, conviene verificare se ci si può avvalere dei benefici della Rc familiare, che permette di usufruire della classe di merito maturata da un familiare convivente e dunque di usare una classe di merito più vantaggiosa rispetto a quella di ingresso. Si può beneficiare della classe di merito del familiare se si è membri dello stesso nucleo familiare, con identica residenza, per le polizze di veicoli anche di anche di diversa tipologia rispetto a quello già assicurato o da assicurare, per una polizza esistente e non solo per un veicolo appena acquistato e mai assicurato, e solo fra le persone fisiche e quindi non giuridiche (sono escluse dal beneficio le società).
Occorre anche prestare attenzione alla «formula di guida», che è richiesta dalle compagnie per conoscere chi guiderà il veicolo e per calcolare il premio in base al rischio ipotizzato. Per esempio in presenza di una polizza con «guida libera», l’auto potrà essere guidata da chiunque e, in caso di incidente, l’impresa rimborserà sempre il danneggiato; d’altro canto la clausola di «guida esperta», a fronte di uno sconto, prevede che il mezzo potrà essere guidato solo da persone esperte e quindi che hanno maturato una certa esperienza alla guida o che rientrano in una certa fascia di età: per molte compagnie il conducente deve avere compiuto almeno 26 anni e avere la patente da due; altre abbassano il limite d’età a 23 anni, sempre con possesso di patente da due anni, mentre altre lo alzano a 28 anni. Con la clausola di «guida esclusiva», invece, l’auto potrà essere guidata da un unico conducente e da nessun altro: in questo caso il vantaggio economico sul premio assicurativo può essere rilevante ma bisogna fare attenzione a non scegliere la formula di guida esclusiva se non si è sicuri che l’auto non verrà guidata da altre persone; in caso di incidente, infatti, se la compagnia dovesse pagare per un sinistro causato da un guidatore diverso, potrà avvalersi del diritto di rivalsa e far pagare parte del danno liquidato.
Un altro aspetto da valutare è poi la franchigia, una clausola contrattuale in base alla quale, a fronte di un premio più contenuto, il contraente si obbliga a pagare di tasca propria parte del sinistro liquidato dalla compagnia al danneggiato; tale clausola può essere conveniente nel caso in cui, per esempio, il veicolo è guidato raramente o da persone molto prudenti e se il livello della franchigia non è eccessivo. Tra i modi per ottenere un premio assicurativo più basso c’è anche l’installazione di una scatola nera, un dispositivo che permette di registrare la posizione e la velocità di un mezzo e dunque di ricostruire la dinamica di un incidente.
Il nuovo contratto base. C’è anche da tenere presente che il 2 luglio 2020 è entrato in vigore il decreto n. 54 del 2020 del ministero dello sviluppo economico, che ha attuato le previsioni della legge n. 221 del 2012 per quanto riguarda il contratto base della Rc auto, ovvero un modello standard di contratto, unico per tutte le compagnie operanti in Italia, che deve prevedere e distinguere tutte le clausole e le condizioni che determinano l’ammontare del premio, rendendo quindi più semplice comprendere e confrontare le diverse offerte. All’inizio di gennaio di quest’anno è stato approvato il modello elettronico che costituisce lo standard informativo comune su cui si baserà l’offerta del contratto base fornito mediante i siti internet e che dovrà essere utilizzato a partire dal 30 aprile 2021.
Il contratto base per le Rc auto dovrà necessariamente indicare le clausole minime della copertura di responsabilità civile, le condizioni aggiuntive che il cliente può scegliere per arricchire la polizza, le clausole limitative che incidono sulla diminuzione delle tariffe (come la guida esclusiva o la scatola nera) e le clausole di ampliamento che invece possono determinarne l’aumento (come l’estensione dei massimali minimi di legge), in modo che l’assicurato possa facilmente comporre la sua polizza, in base alle proprie esigenze, applicando le singole voci di costo fino a stabilire il prezzo complessivo.
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