Rifinanziato l’extra bonus per l’acquisto di veicoli elettrici e ibridi per tutto il 2021 e un nuovo incentivo per l’acquisto di veicoli euro 6 con contestuale rottamazione di veicoli con almeno 10 anni di anzianità. Mentre sulla proroga del Superbonus del 110%, in scadenza al 31 dicembre 2021, di sicuro ci sarà la proroga a tutto il 2022. Più incerto che il governo possa impegnarsi fin da subito per il 2023. Niente risorse in più, invece, sul trasporto pubblico locale che resteranno limitate ai 200 milioni previsti nel disegno di legge di bilancio approvato dal governo.
Continua a essere «a vista» la navigazione della Manovra in commissione bilancio alla Camera. Ieri la commissione ha completato il primo giro del fascicolo degli emendamenti con molti accantonamenti e qualche bocciatura in attesa di ricevere il pacchetto di emendamenti del governo e dei relatori con le riformulazioni frutto della mediazione con le opposizioni. Nel frattempo le sedute della commissione bilancio previste per il pomeriggio e la serata di ieri sono state sconvocate. I lavori potrebbero riprendere direttamente venerdì, secondo quanto è emerso dall’ufficio di presidenza della stessa commissione. L’allungamento dei lavori in commissione (e quindi dell’approdo in aula della Manovra) consentirebbe di dare la precedenza al varo definitivo del decreto legge Ristori che arriva dal Senato.
Come detto, il risultato più importante portato a casa ieri dalla maggioranza riguarda l’accordo su auto elettriche, ibride e Euro 6. La maggioranza parlamentare in commissione Attività Produttive alla Camera ha chiuso l’accordo sul settore automotive, che verrà recepito in un emendamento alla Manovra. L’accordo prevede il rifinanziamento dell’extra-bonus per gli acquisti di veicoli elettrici ed ibridi per tutto il 2021 e un nuovo incentivo all’acquisto di veicoli a motorizzazione termica tipo Euro 6 con contestuale rottamazione di veicoli con almeno 10 anni di anzianità, per il primo semestre 2021. Il tutto, si legge in una nota della commissione, «per fronteggiare la gravissima crisi del settore in conseguenza della pandemia». Sempre per portare aiuto ai settori produttivi più in difficoltà è introdotta una misura per il sostegno all’acquisto, anche mediante rottamazione, di veicoli commerciali. Sono quindi previsti fondi per 250 milioni di euro per il termico, 120 milioni di euro per l’elettrico (che si sommano ai 370 milioni di euro già stanziati portando i fondi 2021 a 490 mln) e 50 milioni al commerciale (prevedendo 10 milioni destinati interamente all’elettrico), che potrà accedere all’incentivo di rottamazione. «L’accordo di maggioranza per il sostegno ai veicoli basso emissivi ci soddisfa perché siamo riusciti a far prevalere la logica per la quale vanno incentivati di più i veicoli che inquinano di meno», hanno spiegato i deputati M5S in commissione ambiente Giuseppe Chiazzese e Luca Sut.
Sulla proroga del Superbonus al 110 per cento, la proroga almeno al 2022 può considerarsi certa. «Nel lavoro parlamentare per ora siamo riusciti ad ottenere una proroga per tutto il 2022 grazie a un lavoro serio e approfondito. Tutti vorremmo la proroga al 2023», ha osservato il capogruppo dem in commissione bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano. «Non prorogare il Superbonus sarebbe incomprensibile», ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Il Superbonus 110% non è un misura per il MoVimento 5 Stelle ma per l`Italia e per la ricostruzione del Paese. Con il Superbonus diamo la possibilità ai cittadini di ristrutturare casa facendo tanti lavori per isolare e mettere in sicurezza antisismica le abitazioni, a costo zero. Il Superbonus porterà benefici enormi ai cittadini in termini di risparmio energetico: le bollette si ridurranno del 60-70%. Grazie al Superbonus sono nate quasi 5000 nuove imprese edili tra luglio e settembre, che tradotto significa far girare l’economia del Paese e creare nuovi posti di lavoro».
Per il trasporto locale, come detto, le risorse resteranno limitate ai 200 milioni già stanziati dal ddl del governo. La conferma è arrivata dal viceministro dell’economia, Antonio Misiani il quale ha assicurato la «grande attenzione» dell’esecutivo verso il tema che potrà essere affrontato in uno dei prossimi provvedimenti e in particolare in quello che utilizzerà lo scostamento di bilancio che l’esecutivo chiederà a inizio 2021.Tra gli emendamenti che hanno avuto il parere contrario di governo e relatori, c’è anche invece proposta di Nicola Fratoianni (Leu) e Matteo Orfini (Pd) che chiedeva, con un articolo aggiuntivo, di istituire una patrimoniale a partire da gennaio.
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