di Giorgio Nicastri
Ubi Banca si è accordata con Aviva Italia Holding e Aviva Italia per acquistare l’80% posseduto da queste ultime nella joint venture Aviva Vita, per circa 400 milioni di euro, anticipando così un’operazione che il mercato aveva intuito ma programmato per metà 2021. In particolare, l’acquisto delle quote di Aviva Vita da parte di Ubi precorre di 6 mesi la scadenza naturale dell’esclusiva prevista dagli accordi di distribuzione esistenti tra la banca e il gruppo assicurativo inglese e permetterà la distribuzione anticipata, nella rete di filiali Ubi Banca, di prodotti Intesa Sanpaolo Vita, rafforzandone il ruolo di leader di settore in Italia. In alcune recenti indiscrezioni, in cui si era ipotizzata la cessione per metà anno prossimo, si era anche sottolineata l’intenzione di Intesa Sanpaolo di trasferire le attività oggetto della compravendita nella propria divisione assicurativa. Accanto a questo però si ipotizzava anche una possibile cessione a fondi di private equity dei portafogli back books della joint venture Ubi-Aviva consistenti in polizze attive. Ubi Banca distribuisce polizze vita (ramo I, III e V) attraverso 3 differenti compagnie: Aviva Vita (joint venture con il gruppo Aviva, che ne detiene l’80%), Lombarda Vita (joint venture con il gruppo Cattolica, che ne controlla il 60%) e Bap Vita, compagnia captive interamente controllata. Questi accordi commerciali prevedono in via esclusiva la distribuzione dei prodotti, con scadenza al 30 giugno 2021 ed è evidente come l’operazione costituisca un significativo passaggio nel processo d’integrazione di Ubi Banca in Intesa Sanpaolo.
La cessione rientra nel più ampio piano di dismissioni delle attività italiane, francesi e polacche (ma potrebbero seguire anche quelle in Cina e India) di Aviva programmato dal nuovo ceo Amanda Blanc, intenzionata a spostare il focus del gruppo esclusivamente sulle attività core in Gran Bretagna, Irlanda e Canada. Le attività in terra francese, tra l’altro, sembrano aver suscitato un forte interesse di Generali che, dopo aver abbandonato l’asse con Cvc, sarebbe disposto anche a correre da solo per di approfittare per tempo della conclusione delle discussioni privilegiate con il tandem Allianz-Athora. La gara in terra francese però sembra essere affollata, con la presenza non solo di gruppi assicurativi ma anche di grandi fondi come Cinven.
Aviva Vita, al 30 settembre 2020, ha registrato un valore di asset under management pari a 17,845 miliardi di euro (17,031 miliardi al 31 dicembre 2019), un totale premi lordi per 1,313 miliardi (2,21 miliardi al 31 dicembre 2019) e un utile netto di 37,1 milioni (60,4 milioni al 31 dicembre 2019). (riporduzione riservata)
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