Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Le assicurazioni del credito tornano alla carica sulla garanzia pubblica a copertura dei sinistri. L’avvicinarsi di un nuovo possibile lockdown, anche se limitato alle aree più colpite dalla pandemia, ha riportato il tema alla ribalta anche perché quei 2 miliardi di garanzie, previsti dal decreto Rilancio dello scorso maggio che sarebbero dovuti transitare tramite Sace, ad oggi risultano ancora congelati. Il tema è quello delle coperture assicurative che proteggono le imprese fornitrici di merci e servizi dal rischio di mancato pagamento da parte dei clienti. Vista la crisi economica provocata dalla pandemia, il rischio più che concreto era che gli assicuratori non avrebbero più stipulato tali polizze, con effetti a catena sulla fiducia e la stabilità del sistema. Così, come già fatto dai governi di altri Paesi europei, Francia e Germania in testa, con il decreto Rilancio l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte ha attivato un paracadute pubblico con garanzia Sace in favore delle assicurazioni del credito, pari al 90% degli indennizzi generati dalle esposizioni (i sinistri) che sarebbe dovuto partire entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto stesso, fino al 31 dicembre 2020.
- Il virus pesa per 1,5 miliardi su conti Axa
Axa ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un calo del fatturato e ha confermato le stime relative all’impatto della pandemia di coronavirus sugli utili 2020, con sinistri e misure di solidarietà che hanno pesato per 1,5 miliardi. Il colosso francese delle assicurazioni ha dichiarato un fatturato di 73,39 miliardi di euro, a fronte dei 79,68 miliardi contabilizzati nei primi nove mesi del 2019. Il premio annuo Ape è aumentato dell’1% a 3,92 miliardi di euro, mentre il coefficiente di solvency II, che misura la solidità finanziaria per le compagnie di assicurazione si è attestato al 180%, pari a 1,8 volte il minimo richiesto. Il gruppo ha registrato un rimbalzo dei ricavi nel terzo trimestre, con le linee commerciali Danni, Salute e Protezione in crescita del 3%», ha dichiarato Thomas Buberl, ceo di Axa.
L’eredità della pandemia potrebbe esser desolante per gli avvocati, che hanno subito il blocco (quasi totale) dell’attività giudiziaria: nel 2021 se ne ipotizza «una diminuzione di reddito e di fatturato di circa il 20%, rispetto all’anno precedente». Ma la loro «fragilità strutturale» si è già palesata distintamente in primavera, all’atto dell’erogazione del «bonus» da 600/1.000 euro, introdotto dal decreto «Cura Italia» (18/2020), con la presentazione di «oltre 144.000 domande», di cui «quasi 138.000 di professionisti con redditi sotto i 35.000 euro». È quel che si apprende dalla lettura della relazione al Bilancio di previsione per il prossimo anno approvato dalla Cassa di previdenza forense, documento che annuncia l’escalation delle risorse investite nell’assistenza (dai circa 55,5 milioni del 2020 ai quasi 67,9 del 2021) ed evidenzia come la platea degli associati sconti «una eccessiva numerosità», al confronto con «le necessità del mercato, soprattutto in alcune aree geografiche», poiché ogni mille abitanti vi sono 6,9 legali in Calabria, 6,1 in Campania, 5,8 in Toscana e, a scendere, 3,4 in Lombardia e, in ultimo, 1,3 in Valle d’Aosta.
- Milano, rapina in banca stile soliti ignoti i banditi entrano e fuggono dalle fogne
Un colpo studiato, preparato da tempo e messo a segno da un gruppo di italiani. Ma disturbato dalla fuga di una dipendente che dà l’allarme prima del previsto. È passata dalla fitta rete fognaria milanese la banda che ieri mattina ha messo a segno una rapina nella filiale Crédit Agricole di via Stoppani, a due passi da corso Buenos Aires. I rapinatori- talpa puntavano alla cassaforte, ma non c’è stato il tempo. I banditi sono passati da un tunnel di due metri e mezzo, scavato nei giorni scorsi per collegare i cunicoli delle fogne al pavimento, nel quale hanno aperto un buco. Sono già dentro la banca, i rapinatori, all’apertura. Il direttore prova a reagire, con un malvivente c’è una veloce colluttazione. Il 48enne viene ferito alla testa, lievemente, con il calcio di una pistola. Il trambusto però mette in allarme una collega, ancora vicina alla porta, che esce e chiama le forze dell’ordine. In pochi minuti quello spicchio di città è blindato, la polizia accerchia la filiale e si prepara armata a intervenire. Dentro, intanto, i rapinatori tengono ostaggio una dipendente, non c’è tempo per aspettare che la cassaforte temporizzata si apra. E allora costringono il direttore ad aprire la stanza blindata con le cassette di sicurezza e ne scassinano una ventina. Poi svuotano un estintore per confondere la visibilità dall’esterno e scappano. Tutto dura non più di dieci minuti.
- «Generali, le aziende sostenibili sono premiate dal mercato»
«Dall’analisi 2020 del nostro Welfare Index PMI è emerso come le aziende con strutture di welfare più solide abbiano saputo meglio resistere alla crisi». Marco Sesana, country manager & ceo di Generali Italia spiega quanto sia strategico per un’azienda lavorare sulla sostenibilità sociale. «Sostenibilità — racconta — per noi significa fare bene impresa con un impatto positivo sull’economia reale, intrecciando azione di business e l’impegno nelle comunità». Il che significa saper fare sistema. «Quello che ci è chiaro è che l’impatto delle nostre scelte diventa ancora più ampio se siamo in grado di coinvolgere le nostre persone: 10 milioni di clienti, più di 12 mila dipendenti, oltre 40 mila distributori sul territorio nazionale», conclude.
- Banche, allerta sulla sicurezza
Una banda formata da 6 persone, secondo la prima ricostruzione degli inquirenti, ieri ha assaltato la filiale del Credit Agricole, all’angolo tra piazza Ascoli e via Stoppani, a Milano. Sembra che per entrare nell’agenzia i rapinatori si siano serviti della rete fognaria sotterranea. Contuso il direttore colpito con il calcio di una pistola e illesi, anche se sotto shock, gli altri dipendenti, uno dei quali è riuscito a dare l’allarme. Secondo il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, questo episodio ci dice che «occorre aumentare significativemente il controllo e la vigilanza delle oltre 25.000 agenzie bancarie sull’intero territorio nazionale. Chiedo al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sempre attenta e sensibile alle nostre segnalazioni, che, assieme ai prefetti e ai questori di tutta Italia, studi un piano volto a rafforzare la sicurezza delle filiali per proteggere le lavoratrici e i lavoratori delle banche oltre che la clientela».
- La frenata dell’industria italiana: con il Covid fatturato 2020 verso -11%
Fino a poco più di un mese fa le aziende italiane speravano di essersi lasciate il peggio alle spalle. Un sondaggio svolto nella seconda metà di settembre dall’area studi Mediobanca ha rivelato che le 2800 imprese manifatturiere familiari contattate prevedevano di chiudere il 2020 con un calo delle vendite dell’11,1%, ma questo grazie al rimbalzo del 5,4% atteso nella seconda metà dell’anno che avrebbe dovuto mitigare la contrazione del 15,7% registrata nel primo semestre investito dall’esplodere della pandemia. È da vedere se la seconda ondata non sconvolgerà un’altra volta il quadro. Le tendenze settoriali dovrebbero comunque essere confermate. A soffrire di più, con attese di cali a due cifre, sono i comparti del tessile (-26,7%), abbigliamento (-25,2%), pelli e cuoio (-23,2%), mezzi di trasporto (-21,7%), trattamento dei metalli (-17,7%), metallurgico (-16%), legno e mobili (-14,4%), altri beni per la persona e la casa (-14,2%), elettro-meccanico (-13,6%) e macchine e attrezzature (-11,7%). Via di mezzo per il settore chimico (-9,7%), prodotti per l’edilizia (-9,4%), editoria (-6,1%), industria molitoria e pastifici (-4,4%), bevande (-2,9%), farmaceutica e cosmesi (-2,6%). In pochi campi le aziende prevedono di chiudere l’anno ancora in crescita. È il caso dei comparti conserviero (+1,3%), dolciario (+2,5%), caseario (+4,9%) e di altre industrie alimentari (+5,3%). Al di fuori della manifattura i settori più colpiti sono edilizia (-20%), immobiliare (-22%), trasporti (-19%), petrolifero (-13%), fornitura di energia e gas (-12%) e commercio non di generi alimentari che paventa un ridimensionamento delle vendite compreso tra il 20% e il 30%.
- AXA inietta un miliardo di euro nella controllata XL
AXA dovrà sostenere la sua controllata specializzata nei grandi rischi XL, ma dice di essere pronto a per assorbire la “seconda ondata”. Il nuovo lockdown istituito in molti paesi per per contrastare la rinascita del Covid-19 dovrebbe avere un “impatto limitato in termini di sinistri”, ha detto martedì l’assicuratore in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre. Per il gruppo, che accoglie con favore un “rimbalzo” nella sua attività, il conto della crisi per questo anno rimane quindi stimato a 1,5 miliardi di euro.
- Gli assicuratori auto traggono vantaggi dal Coronavirus – prospettive peggiori per gli assicuratori vita