Aleggia ancora una grande incertezza sul reale impatto del Covid-19 sul settore assicurativo e il fatto di non avere ancora oggi ben chiaro quale sarà l’impatto degli indennizzi sui conti degli assicuratori, alimenta “l’indurimento” dei tassi riassicurativi mentre si avvicina la stagione dei rinnovi del 1 ° gennaio 2021.
Le perdite legate alla pandemia segnalate finora dall’industria assicurativa sono molto inferiori ai valori segnalati dalle stime di vari esperti del mercato.
Secondo quanto riporta il sito web specializzato “Artemis.bn” il settore assicurativo “si aspetta di contabilizzare ulteriori perdite alla fine del terzo trimestre, ma rimane ancora una grande incertezza sulle dimensioni reali dell’impatto economico della pandemia sull’industria assicurativa. A oggi l’ammontare delle perdite da Covid-19 segnalate sfiorano i 22,5 miliardi di dollari, ma le stime si concentrano in un intervallo tra 50 e 75 miliardi di dollari. Siamo quindi ancora lontani da una stabilizzazione delle perdite”.
Secondo un’analisi di Berenberg ci sarebbero alcune aree di business dove i sinistri Covid possono ancora accumularsi e questo aumenta l’incertezza sull’impatto finale della crisi sanitaria globale.
Pensiamo solamente alla battaglia legale in corso nel Regno Unito, alle accese discussioni in Francia circa il pagamento dei sinistri di business interruption in assenza di danni e alla probabile seconda ondata della pandemia e il quadro sull’impatto finale della pandemia si fa ancora più incerto, andando a favorire l’indurimento del mercato: “Se la pandemia è un evento gestibile secondo i coefficienti di solvibilità degli assicuratori, il Covid-19 ha accelerato la fase di rialzo dei tassi”.
Jerome Haegeli, Chief Economist del gruppo Swiss Re ritiene probabile che “in un certo numero di linee di business – credito, fideiussione e liability – si registri un aumento dei sinistri a fine 2020 e anche per tutto il prossimo anni e l’aumento dei sinistri si riflette in un incremento dei tassi. Ci aspettiamo quindi un forte aumento dei tassi per le linee credito, fideiussione e un moderato incremento in altri segmenti di business, tra cui D&O e medical malpractice”.