Pagina a cura di Irene Greguoli Venini
Negli ultimi mesi gli italiani hanno risparmiato sulle assicurazioni auto: i costi sono diminuiti, complice anche l’emergenza sanitaria e il conseguente lockdown. Tra le opportunità per un ulteriore taglio della spesa c’è anche l’Rc auto familiare, una formula che consente di applicare la classe di merito più favorevole di uno dei componenti della famiglia a tutti i veicoli dello stesso nucleo, in caso di rinnovo della polizza o di acquisto di una vettura.
L’Rc auto familiare. L’Rc auto familiare è stata introdotta in seguito alla modifica relativa all’articolo 134 del Codice delle assicurazioni private (Cap), con il decreto Fiscale 2020, determinando un ampliamento del decreto Bersani in tema di ereditarietà della classe di merito. Infatti, la norma permette, rinnovando un contratto di polizza o assicurando per la prima volta un veicolo nuovo o usato, di acquisire la classe di merito di un altro veicolo dello stesso proprietario o di un suo familiare stabilmente convivente. È possibile trasferire la classe di merito anche tra veicoli appartenenti a tipologie diverse (auto, moto o furgoni) ed è possibile ereditare la classe di merito sia in caso di acquisto di un nuovo veicolo, sia in fase di rinnovo di una polizza esistente, in assenza di sinistri con colpa nei precedenti cinque anni.
A circa sei mesi dall’approvazione della nuova rc auto familiare da parte del governo, solo due italiani su dieci hanno usufruito della possibilità per i componenti di una famiglia di ottenere la classe di merito migliore per un altro veicolo di proprietà. È quanto emerge da un’indagine di Nielsen realizzata per Prima Assicurazioni, che ha intervistato un campione di possibili beneficiari e ha rilevato che, dal 16 febbraio, quando la norma è entrata in vigore, a oggi, a ottenere i vantaggi dell’Rc familiare è stato il 21,3% degli intervistati, rispetto al restante 78,7% che non ha utilizzato l’opzione.
A influire sullo scarso ricorso alla norma è stato anche il lockdown, che ha portato oltre 6 italiani su 10 (il 60,7%) a rinviare l’acquisto di una nuova auto o di una moto rispetto a quanto pianificato in precedenza. Di questi 6 italiani in 4 hanno posticipato gli acquisti per le conseguenze economiche della pandemia del Covid, includendo sia chi ha rinviato l’acquisto di una seconda auto o moto, sia chi ha rinunciato momentaneamente a sostituire il suo attuale mezzo.
Tra i motivi indicati per il mancato utilizzo di questa formula, il primo è la scarsa informazione e comprensione della norma, secondo il 31,7% degli intervistati, mentre il 16% non ha stipulato nuove polizze negli ultimi sei mesi. Inoltre, il 25,9% non ha beneficiato dell’opzione perché ha un solo veicolo nel proprio nucleo familiare e nel 22,7% dei casi tutti i componenti della famiglia rientrano nella prima classe di merito. Solo il 2,4% non ha potuto accedere ai benefici della norma perché al momento della stipula della polizza aveva alle spalle un sinistro con colpa negli ultimi cinque anni.
Stando a un’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat, fra chi ha rinnovato o sottoscritto polizze auto o moto nel periodo marzo-giugno 2020, sono stati soprattutto i residenti del Sud e delle isole ad aver fatto ricorso all’Rc familiare (31,6%), seguiti dagli abitanti del Nordest (29,3%). Meno propensi a usufruire dell’agevolazione sono stati, invece, i rispondenti del Nordovest: tra questi solo il 22% ha dichiarato di averla utilizzata.
Il vantaggio offerto dalla norma è evidente soprattutto per i neopatentati e infatti, guardando alle fasce anagrafiche di chi ha sottoscritto una polizza tra marzo e giugno, il 46,9% degli assicurati con un’età compresa tra 18 e 24 anni ha dichiarato di aver utilizzato l’Rc familiare; d’altro canto, sono i più anziani ad aver usufruito meno di questa opportunità (l’11,5% degli adulti con età compresa tra i 65 e i 74 anni). Chi ha dichiarato di aver approfittato dell’Rc familiare nella maggior parte dei casi lo ha fatto per veicoli già presenti nel nucleo familiare, trasferendo la classe di merito da auto ad auto (46,3%) e da auto a moto o viceversa (45,3%); solo nell’8,4% dei casi la norma è stata usata per assicurare un mezzo a due o quattro ruote acquistato per la prima volta.
Sempre secondo un’analisi di Facile.it, condotta su un campione di oltre 87 mila preventivi, il risparmio massimo conseguito da chi ha usato l’Rc familiare per assicurare un’auto è stato pari al 58%, mentre per le due ruote è arrivato al 54%. L’analisi è stata realizzata a livello nazionale e su tre province campione (Milano, Roma e Palermo) tenendo in considerazione la media delle migliori tariffe disponibili sul portale di comparazione tra febbraio e maggio: dai dati elaborati emerge che in Italia per assicurare un’auto in classe 14 occorrono, in media, 857 euro; usufruendo dell’Rc familiare ed ereditando la classe 1 maturata su un altro veicolo presente nel nucleo familiare, il costo scende a 356 euro, con un risparmio di 501 euro, pari al 58%.
Anche guardando i dati relativi alle tre province esaminate, il risparmio rimane. A Milano, per esempio, assicurare un’auto in classe 14 costa, in media, 648 euro; per chi può approfittare dell’Rc familiare, ereditando una classe 1, il costo scende a 233 euro, con un risparmio del 64%. A Palermo il risparmio massimo rilevato da Facile.it si attesa al 57%: il premio medio Rc auto per un veicolo in classe 14 nel capoluogo siciliano è pari a 916 euro, valore che passa a 397 euro se si eredita una classe 1, con un risparmio di 519 euro. A Roma, invece, il risparmio massimo rilevato arriva, in media, al 55%: per assicurare un veicolo a quattro ruote in classe 14 occorrono 766 euro, mentre grazie all’Rc familiare il prezzo scende a 347 euro, con un taglio della spesa di 419 euro.
L’assicurazione auto costa meno. In ogni caso c’è da considerare che l’assicurazione per la vettura è diventata più conveniente con l’emergenza sanitaria. In base ai dati diffusi di recente da Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), il prezzo effettivo medio della garanzia Rc auto per il secondo trimestre del 2020 è di 383 euro, in diminuzione del 5,4% su base annua (circa 22 euro). Il report evidenzia una significativa variabilità della riduzione a livello mensile che probabilmente riflette le restrizioni alla circolazione disposte in conseguenza della pandemia: nel mese di aprile il premio si è ridotto del 5,9% mentre a maggio e giugno la riduzione è stata rispettivamente del 5,4 e del 4,9%.
La diminuzione dei prezzi durante il trimestre riflette anche un calo del 3,4% del numero di contratti, un maggior utilizzo della scatola nera e un aumento della percentuale di sconto di tariffa. Il 50% degli assicurati paga meno di 343 euro e il 10% meno di 212 euro. La riduzione dei prezzi è più accentuata nel Sud Italia (per esempio a Catanzaro si è segnato un -8,5%) rispetto alle province del Nord e Centro Italia. In tutto ciò il 22% delle polizze stipulate nel secondo trimestre del 2020 prevede una clausola di riduzione del premio legata alla presenza di scatola nera, il cui tasso di penetrazione è eterogeneo tra le province e varia dal 65% (Caserta) al 4% (Bolzano). Infine, emerge che il 91,8% dei contratti beneficia di uno sconto, pari in media a 163,6 euro.
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