Il Coradia Continental autonomo di Alstom entrerà in servizio nel 2023
di Simonetta Scarane
Il treno a guida autonoma, senza conducente, sarà presto sui binari. Alstom, Siemens e Thales stanno testando dei prototipi per metterli in servizio fra tre anni. Tutti i costruttori di materiali rotabili e gli specialisti di sistemi integrati sono ai blocchi di partenza per prendere posto su questo mercato promettente che, secondo le stime, genererà tra 30 e 40 miliardi di euro di fatturato tra il 2025 e il 2050 per i produttori di componenti e quattro volte di più nel settore dei nuovi servizi per lo sfruttamento dei dati raccolti.
I primi a testare il treno autonomo in un servizio commerciale sarà Siemens a ottobre 2021, sulla linea 21 della S-Bahn Hambourg, sviluppata in cooperazione con le ferrovie tedesche Deustche Bahn. Nel 2023, in prima mondiale, i regionali Coradia Continental di Alstom entreranno in servizio sulle linee ferroviarie della Germania per conto di Enno, l’operatore della Bassa Sassonia. Non solo, ma anche i primi Rer, treni reginali express del Grand Paris e treni merci in Europa.
Il treno autonomo appartiene ad una nuova generazione di treni, intelligenti, a guida autonoma capaci di ottimizzzare la velocità adeguandosi alle condizioni reali, di dialogare con gli altri treni che circolano davanti e dietro di lui e di prendere decisioni in caso di imprevisti. Questo treno del futuro, seguito da dei satelliti di navigazione come il Gps o Galileo, dotato di sensori di visione, di radar, di apparecchiature lidar e di intelligenza artificiale, diventerà realtà entro il 2025. I benefici saranno numerosi. Intanto, secondo gli esperti, sarà migliorata del 30% la capacità di trasporto aumentando il numero dei treni passeggeri e merci su una medesima linea. Il treno autonomo apporta flessibilità nel prendere decisioni dal momento che i suoi sensori trasmettono tutti i parametri (ostacoli, condizioni climatiche) al computer di bordo dotato di intelligenza artificiale che calcola le azioni da fare per mentenere la programmazione, arrivare in orario e recuperare il ritardo. Anche il consumo di energia è ottimizzato, con un risparmio stimato fra il 20% e il 30% dal momento che il treno autonomo è condotto in maniera costante. Saranno ridotti anche i costi di gestione e migliorati l’affidabilità e il comfort per i viaggiatori.
Il primo mercato per i treni autonomi sarà il trasporto merci che rappresenta il 73% del mercato ferroviario e quello dei collegamento regionali (23%).
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