Altroconsumo ha realizzato un’inchiesta statistica sull’Intelligenza Artificiale, che mette in evidenza come gli italiani ne percepiscano le opportunità, ma ancora poco i benefici concreti e soprattutto come rimangano tante le preoccupazioni su privacy e libertà individuali.
Solo l’11% delle oltre 1.700 persone intervistate si dice ben informato sui sistemi di decisione automatica basati su dati e algoritmi, ma il tema inizia a interessare; gli italiani ne riconoscono le potenzialità, ma percepiscono ancora pochi benefici concreti nei servizi che utilizzano l’A.I. già presenti nella nostra vita quotidiana. Emergono, inoltre, tanti timori per la privacy, la propria libertà e le responsabilità in caso di eventuali danni, nonché una forte necessità di trasparenza: secondo l’82% dovremmo essere ben informati sull’intelligenza artificiale e le sue conseguenze.
L’inchiesta conferma che serve lavorare per un solido quadro normativo e per avere servizi di intelligenza artificiale ad alto valore aggiunto: solo così si potranno garantire gli interessi dei cittadini e costruire la loro fondamentale fiducia in questa tecnologia.
Secondo il 58% degli intervistati non c’è chiarezza sulla responsabilità in caso di danni e per il 49% la legislazione vigente non è adeguata. E ben il 57% degli intervistati crede che le aziende usino l’AI per “manipolare”. Inoltre, per il 45% dei soggetti sussiste il problema della discriminazione, legato alla categorizzazione degli utenti in base alle loro scelte e caratteristiche. “Il rischio – evidenzia l’associazione – consiste nella possibilità di incorrere in classificazioni sbagliate ma anche in ingiuste limitazioni all’accesso ad alcuni servizi, a causa dell’impostazione dell’algoritmo”.
Quasi tutti gli intervistati (93%) considerano molto utile almeno una delle applicazioni più avanzate di intelligenza artificiale. Per il 70% dei soggetti sarà utile per prevenire gli incidenti stradali, per il 66% per prevedere i problemi di salute e per il 65% per prevenire la criminalità. E il 45% del campione sostiene che l’intelligenza artificiale aiuterà a rendere il mondo più sostenibile, per il 41% ad aumentare l’aspettativa di vita mentre per il 27% sarà utile per favorire pari opportunità agli individui.
Secondo l’82% dei consumatori dovremmo essere ben informati su questo tema e le sue conseguenze, per il 79% bisogna essere messi al corrente quando si ha a che fare con sistemi decisionali autonomi e per il 72% è importante che si abbia il diritto di rifiutare un processo decisionale automatico. Allo stesso tempo è fondamentale che le aziende e gli sviluppatori diano vita a dei sistemi AI in grado di offrire alle persone un reale valore aggiunto, attraverso un’approfondita conoscenza del consumatore e un dialogo costruttivo.