di Giacomo Berbenni
Chiusura positiva per l’azionario europeo, che ha accelerato dopo le parole del segretario al Tesoro Usa, Steven Mnuchin, e del presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren. Il primo si è detto favorevole a un taglio delle tasse sui capital gain: è una delle misure che l’amministrazione Trump sta valutando per rilanciare l’economia. Rosengren ritiene che il supporto fiscale giocherà un ruolo importante nella gestione della crisi innescata dalla pandemia. Intanto sono arrivate notizie positive sul fronte del vaccino, mentre rallentano i contagi negli Stati Uniti.
A Milano il Ftse Mib ha guadagnato l’1,13% a 20.437 punti. Maglia rosa a Londra (+2,04%), seguita da Parigi (+0,90%) e Francoforte (+0,86%). A New York il Dow Jones e il Nasdaq avanzavano rispettivamente dello 0,95 e del 2,14%. A livello macroeconomico la produzione industriale nell’Eurozona è cresciuta in giugno del 9,1% su base mensile, ma rimane in calo del 12,3% a livello annuale . Il dato congiunturale è peggiore del consenso degli economisti, che si aspettavano un rimbalzo del 10% rispetto al mese precedente. Il pil del Regno Unito è crollato del 20,4% a livello trimestrale e del 21,7% su base annuale nella lettura preliminare del secondo trimestre, con il paese in recessione, anche se il dato è migliore delle stime del consenso.
Lo spread Btp-Bund è sceso di un punto a 141 dopo l’asta dei Bot. Il Tesoro ha collocato 7 miliardi di euro di titoli a un anno a fronte di 12,186 mld di richieste. I Bot hanno un rendimento negativo dello 0,192%, in calo di sette punti rispetto all’asta del 10 luglio. Oggi sarà la volta dei Btp.
A piazza Affari in luce S. Ferragamo (+4,17%), Moncler (+3,64%) e Campari (+2,06%). Ben comprate le utility Terna (+2,69%), Hera (+2,29%), Snam (+2,22%), Enel (+1,83%), Italgas (+1,24%) e A2A (+1,16%). Fra gli industriali vivace Ferrari (+2,67% a 163,25 euro): Morgan Stanley ha confermato il giudizio overweight, con il prezzo obiettivo che sale da 180 a 265 dollari, mentre Jefferies ha portato il target price da 108 a 118 dollari (underperform).
Sono proseguiti gli acquisti sul comparto bancario dopo il balzo di martedì: Unicredit +1,32%, Bper +1,28%, Intesa Sanpaolo +1,16%, Ubi +0,58%, Mediobanca +0,28%. Contrastati i titoli oil: vendite su Saipem (-1,90%) e Tenaris (-0,49%), mentre ha chiuso in territorio positivo Eni (+1,56%). Nel report mensile l’Opec stima un impatto più grave del Covid-19 sulla domanda globale di petrolio nel 2020. Tra le mid cap positive Mediaset (+3,48%), Cir (+2,97%) e Dea Capital (+2,59%). In rialzo frazionale Iren (+0,44%).
Nei cambi, l’euro è salito sul dollaro a 1,1790 avvicinandosi nuovamente a quota 1,18.
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