Gli assicuratori inglesi vivono un momento di grande incertezza legata ai sinistri di business interruption. Secondo la Bank of England è questo il vero rischio che aleggia sul futuro delle compagnie. L’industria assicurativa continua ad attendere la decisione della Corte: le polizze di business interruption attualmente in commercio coprono le perdite causate dal coronavirus o no?
Dalla risposta a questa domanda dipenderà probabilmente il futuro di tantissime piccole e medie imprese, ma anche delle stesse compagnie. Tra il pagare o meno quei sinistri c’è tutta la differenza del mondo.
Secondo un report di Reuters Anna Sweeney, executive director della Bank of England, avrebbe detto che il settore assicurativo ha dimostrato grande solidità durante la crisi. Resta aperta però la grande questione delle polizze business interruption. Nel corso di un intervento pubblico a Londra, ha spiegato che “diversi assicuratori stanno prendendo provvedimenti per non farsi trovare spiazzati dalle eventuali decisioni della Corte e fare in modo che non vi sia alcuna ambiguità tra chi ha la copertura e chi no”.
Huw Evans, direttore generale dell’ Association of British Insurers sostiene che a seguito delle controversie emerse l’industria assicurativa britannica avrebbe avviato “una revisione globale del wording delle polizze” in virtù di una maggiore trasparenza dei prodotti.