A cura Avv. Chiara Cimarelli
IVASS (l’Autorità di Vigilanza del settore assicurativo) ha pubblicato ieri sul proprio sito alcuni suggerimenti per le pubbliche amministrazioni e i soggetti beneficiari di una garanzia finanziaria.
Come noto, le garanzie finanziarie -requisito imprescindibile per la partecipazione a gare ad evidenza pubblica – possono assumere la forma della cauzione reale, della fideiussione bancaria o della polizza fideiussoria.
Il documento, che è stato redatto dall’IVASS unitamente alla Banca d’Italia, all’ANAC (l’Autorità Nazionale Anticorruzione) e all’AGCM (l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), si propone di fornire un supporto di natura pratica ai soggetti beneficiari delle predette garanzie, anche in ragione delle criticità emerse più di recente dall’uso di tali strumenti. In particolare, le Autorità redattrici del documento segnalano che l’emissione di tali garanzie da parte, ad esempio, di soggetti non legittimati, così come l’insolvenza degli emittenti e l’impiego di clausole di difficile interpretazione rendono spesso difficile l’escussione delle predette garanzie.
Con la finalità di fornire pertanto delle indicazioni utili, le Autorità segnalano poche, ma significative, attività di controllo che i beneficiari delle garanzie finanziarie possono effettuare con la finalità di evitare di sostenere costi inutili o incorrere in contenziosi.
Con riferimento, in particolare, alle polizze fideiussorie, IVASS raccomanda di:
- Verificare sempre che la polizza sia stata rilasciata da un soggetto autorizzato e pertanto di verificarne l’autorizzazione sul sito IVASS, nella pagina relativa all’albo delle imprese di assicurazione o negli elenchi annessi a tale albo, qualora si tratti di un’impresa straniera operante in Italia in regime di stabilimento o di libera prestazione di servizi. L’Autorità raccomanda altresì di verificare che la garanzia non sia stata rilasciata da un soggetto presente nell’elenco delle imprese non autorizzate, anch’esso consultabile sul sito internet dell’IVASS;
- Prestare attenzione a che la garanzia offerta non sia frutto di contraffazione, verificando la denominazione sociale dell’impresa, il marchio e il logo che possono prestarsi, tra l’altro, a distorsioni grafiche. In questo caso, IVASS suggerisce di verificare la veridicità dei documenti con l’intermediario proponente la polizza o se del caso, contattando direttamente la compagnia di assicurazioni che avrebbe emesso la presunta polizza assicurativa. L’Autorità raccomanda altresì di consultare gli elenchi pubblicati periodicamente sul sito dell’Autorità che danno avviso delle contraffazioni riscontrate sul mercato;
- Accertarsi sempre della solvibilità dell’emittente andando a verificare sul sito della compagnia la Relazione sulla Solvibilità e Condizione Finanziaria, che deve essere pubblicata con cadenza annuale;
- Verificare la congruità tra il contenuto delle condizioni generali di contratto della polizza fideiussoria offerta e il bando di gara, in particolare allorquando sia offerta una garanzia a prima richiesta. In quest’ultimo caso, infatti, la presenza di clausole che consentono all’assicuratore di opporre eccezioni, o che limitano o mitigano l’intervento del garante possono vanificare le possibilità di escussione, vanificandone l’escutibilità a prima richiesta. In proposito, si rimanda al decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2018 n. 31 che ha approvato gli schemi-tipo per le garanzie fideiussorie previste dal d.lgs. n. 50/2016.
Da ultimo, si suggerisce di diversificare, quanto più possibile, il novero delle controparti garanti, allo scopo di evitare possibili fenomeni di concentrazione, dal momento che non esistono forme di protezione specifica in caso di inadempienza dell’emittente delle garanzie finanziarie.
Avv. Chiara Cimarelli –
Legal Director Solicitor England and Wales – DLA PIPER