Munich Re ha reso noto i risultati finanziari del primo trimestre 2020, stimando perdite potenziali fino a circa 800 milioni di euro a causa della pandemia di coronavirus.
Un impatto in gran parte legato alle coperture per l’annullamento di eventi.
Malgrado la crisi sanitaria, Munich Re ha spiegato che i rinnovi dei contratti di aprile hanno registrato un incremento dei premi del 25% e un aumento dei prezzi del 3%. L’utile trimestrale del riassicuratore tedesco è stato pari a 221 milioni di euro (rispetto ai 633 milioni del I trim 2019).
“L’impatto della pandemia di coronavirus sulla vita delle persone e sull’economia è costantemente al centro dei nostri pensieri. Munich Re sta facendo tutto il possibile per proteggere la salute dei suoi clienti, dei membri dello staff e delle loro famiglie”, ha affermato Christoph Jurecka, CFO di Munich Re. “Le elevate perdite dovute al Covid-19 sono finanziariamente gestibili per Munich Re. Anche in questi tempi di grande difficoltà restiamo partner affidabili per i nostri clienti”.
Il business riassicurativo “life” e “health” ha generato un utile di 8 milioni di euro nel primo trimestre dell’anno, mentre sono stati sottoscritti premi per oltre 3 miliardi di euro.
Lo scarso risultato di questo segmento di attività è spiegabile con gli sviluppi negativi in Nord America, non correlati alla pandemia di coronavirus, ma con un tasso di mortalità più alta della media negli Stati Uniti e con un ammontare dei rimborsi per alcune vecchi contratti superiori alle previsioni.
Munich Re ha generato un risultato operativo di 397 milioni di euro, un vero e proprio crollo rispetto ai 771 milioni del primo trimestre 2019.
In calo il solvency ratio passato dal 237% del 31 dicembre 2019 al 212% di fine marzo 2020.