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Autore: Sante Agostinelli
ASSINEWS 318 – aprile  2020

“Stiamo scrivendo una pagina di storia”. È così che il presidente Conte ha definito l’azione degli italiani in questo periodo di battaglia sanitaria ed economica. Il mese di marzo ha costituito una nuova fase storica, un momento di distanza e incertezza che ha avviato un cambiamento nel modo di vivere le cose che ci porteremo avanti per più di qualche mese.

È in atto una vera e propria rivoluzione della società e del nostro modo di comportarci in essa, andando a intaccare sia i nostri rapporti personali che quelli professionali. E cosa ci insegna la storia? Che quando c’è un cambiamento comportamentale e di mentalità, per forza ci deve essere anche un cambiamento di linguaggio. E di mezzi.

È questa la vera sfida di oggi, per tutti ma a maggior ragione per i professionisti: districarsi nel mare della tecnologia nel quale ci siamo trovati sommersi e cavalcarne l’onda, per riemergere sulle sponde di una nuova epoca.

Il nuovo linguaggio
Il primo aspetto che ci dovrebbe evocare il termine «linguaggio » è la comunicazione. Quello che dobbiamo cambiare quindi è il nostro modo di comunicare? Sì, essendo che proprio quello costituisce il nostro punto di contatto con gli altri. Cambiare non significa stravolgere. Dobbiamo riscriverne le regole, partendo da quello che ha sempre caratterizzato i nostri rapporti “di persona” per integrarlo con tutto ciò che può colmare il distacco. Perché è vero che noi ora operiamo a distanza, ma il grande segreto è quello di ridurla il più possibile.

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