Il mancato utilizzo potrebbe indurre molti a richiedere la sospensione senza considerare i possibili rischi e le responsabilità attribuite ai proprietari dalla legge e dalla recente giurisprudenza
Intervista a cura di MR. OLIVIERO
A causa del forzato inutilizzo dei veicoli imposto dalle stringenti normative emergenziali, molti clienti hanno pensato di sospendere le polizze RC AUTO, soprattutto, della seconda e della terza auto, per non parlare di moto e motorini.
Ma è davvero possibile sospendere la polizza RC AUTO? Anche se contrattualmente le condizioni lo prevedono si corre, comunque, qualche rischio? E se dovesse verificarsi un sinistro durante il periodo di sospensione quali potrebbero essere le principali conseguenze?
L’abbiamo chiesto all’Avv. Matteo Morini di Sanremo, esperto civilista, particolarmente attento all’evoluzione giurisprudenziale degli ultimi anni. A capo di un ispettorato sinistri a soli 26 anni, dal 1993 svolge ininterrottamente la libera professione forense con particolare riguardo alla responsabilità civile e al diritto delle assicurazioni, prestando la sua consulenza anche ad imprese del settore assicurativo.
Riportiamo di seguito uno stralcio dell’intervista, che sarà pubblicata integralmente sul numero di aprile di ASSINEWS.
In questo particolare periodo è possibile sospendere la polizza RCA di una auto parcheggiata in strada?
In realtà la legge non prevede questa possibilità. Ai sensi dell’art. 122 del Decreto Legislativo n. 209/2005 Codice delle Assicurazioni Private, infatti, la Polizza RC AUTO è sempre obbligatoria quando un veicolo sia parcheggiato “su aree pubbliche o ad esse equiparate”.
E se, invece, l’auto rimane chiusa in box?
So che non è la risposta che molti si aspettano ma a fronte della più recente giurisprudenza della Suprema Corte e della Corte di Giustizia Europea anche in questo caso non è possibile prevedere una sospensione.
Perché?
Perché nel corso degli anni gli ermellini si sono orientati nel considerare l’operatività della Polizza di RCA obbligatoria, in relazione a tutte quelle ipotesi dannose riferibili eziologicamente non solo alla circolazione dei veicoli su aree pubbliche o ad esse equiparate, ma anche per il mero possesso degli stessi.
E’ quindi sempre utile mantenere inalterata la validità della polizza RC AUTO perché il proprietario può sempre essere chiamato a rispondere?
Assolutamente sì. Alcune sentenze affermano il principio, ormai consolidato, in forza del quale lo scopo dell’assicurazione obbligatoria è quello di tutelare tutti i soggetti che potrebbero subire danni non solo dalla circolazione dei veicoli ma anche dal mero possesso dei medesimi. E infatti quello che si è voluto tutelare, è l’astratta idoneità di un veicolo a causare danni, a prescindere dalla circostanza che lo stesso si trovi in circolazione sulla pubblica via, su una strada ad essa equiparata o, addirittura, in altre circostanze che prescindano totalmente dalla circolazione.
Il testo integrale dell’intervista con gli approfondimenti giurisprudenziali si può leggere sul numero di aprile di ASSINEWS, prossimamente on line. Se non sei abbonato, clicca qui per sottoscrivere l’abbonamento.