Nella settimana dal 23 al 29 marzo sono stati fatturati all’ente francese “l’Assurance maladie” 486.369 teleconsulti.
Un dato che riflette una “crescita esponenziale” dall’inizio delle misure di contenimento per far fronte alla crisi sanitaria del coronavirus: l’Assurance Maladie ha contato meno di 10.000 consultazioni a settimana fino all’inizio di marzo, poi 80.000 durante la settimana del 16 marzo, la prima settimana di contenimento. Ora, secondo l’assicurazione sanitaria, i teleconsulti costituiscono più dell’11% di tutte le consultazioni rispetto a meno dell’1% prima della crisi.
Questo sviluppo del teleconsulto si riflette in un aumento molto forte del numero di medici che lo praticano: la settimana scorsa, quasi 29.000 medici privati hanno fatturato almeno un teleconsulto, cioè circa 1 medico su 3 rispetto a meno di 1 su 10 (7,6%) della settimana precedente. Per la settimana del 23 marzo, il 44% dei medici di medicina generale ha effettuato un teleconsulto contro l’11% della settimana precedente. Inoltre, l’81% dei teleconsulti sono stati effettuati da medici in qualità di medici generici dei loro pazienti.
Boom del terzo pagatore
Boom del terzo pagatore
Al fine di facilitare l’utilizzo dei teleconsulti, in deroga ai principi definiti nell’accordo medico, tutti i teleconsulti saranno coperti al 100% dall’assicurazione sanitaria obbligatoria, in via transitoria ed eccezionale fino al 30 aprile 2020.
Un altro fenomeno degno di nota è che questi teleconsulti vengono sempre più spesso effettuati con pagamento da parte di terzi per facilitare l’accesso alle cure e semplificare le procedure di fatturazione: nella settimana del 23 marzo, il 75% delle fatture è stato effettuato con pagamento da parte di terzi, contro il 40% delle settimane precedenti.
Infine, il sito del Ministero della Solidarietà e della Salute fa riferimento alle soluzioni disponibili in telesalute, sotto la voce “covid-19 informazioni per gli operatori sanitari”. A questo proposito, va notato che la stragrande maggioranza delle soluzioni non prevede la fatturazione all’assicurazione sanitaria.