di Luca Gualtieri
La crisi sanitaria non rallenterà il calendario di Intesa Sanpaolo, soprattutto in relazione all’offerta pubblica di scambio presentata su Ubi Banca. Come altri istituti italiani, il gruppo guidato da Carlo Messina ha scelto di confermare la data dell’assemblea di bilancio che si terrà il prossimo 27 aprile a porte chiuse. La modalità scelta è quella del rappresentante designato, uno strumento già presente nell’ordinamento italiano ma ulteriormente potenziato dall’ultimo decreto del governo. Se insomma la data è confermata, l’appuntamento sarà importante perché oltre agli adempimenti di rito vedrà all’ordine del giorno della parte straordinaria la proposta di aumento di capitale finalizzato al deal con Ubi.
Una scelta che conferma l’intenzione di Intesa di procedere speditamente con l’aggregazione senza cambi di programma. I termini del 17 febbraio sono noti: il deal propone per ogni azionista di Ubi titoli Intesa per un concambio di 10 a 17 che incorpora un premio del 28% rispetto alla chiusura di venerdì 14 febbraio. Il gruppo lombardo verrebbe pertanto valorizzato 0,6 volte il patrimonio tangibile e 12 volte gli utili attesi per 2020.
Ma l’offerta messa sul piatto da Intesa non si limita agli aspetti economici. Il progetto del ceo Carlo Messina prevede infatti la creazione di quattro nuove direzioni regionali di Bergamo, Brescia, Cuneo e Bari (che faranno riferimento alla divisione Banca dei Territori). Alla guida di queste nuove strutture dovrebbero andare manager Ubi, a conferma dell’apprezzamento di Intesa per le professionalità presenti nel gruppo lombardo. Rimane inoltre confermata la volontà di collocare a Bergamo, Brescia e Cuneo le attività della Banca d’Impatto, rivolte in particolare al sociale. Quanto alla clientela, con il nuovo gruppo sono previste ulteriori erogazioni di credito per 10 miliardi all’anno nel triennio 2021-2023: in totale 30 miliardi. È anche in programma l’istituzione dei consigli del territorio: cabine di regia per il coordinamento degli interventi formati da esponenti della banca e personalità di spicco del tessuto locale. È inoltre prevista la valorizzazione del brand Ubi nei territori di riferimento se con analisi di gradimento rivolta ai clienti dovesse risultare migliore di Intesa. Nelle intenzioni della Ca’ de Sass infine il nuovo gruppo vedrà la creazione di un centro di eccellenza a Pavia per l’agricoltura, un struttura che coordinerà le attività del gruppo nel settore agricolo. (riproduzione riservata)
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