Nei primi nove mesi del 2019 il saldo tra entrate (premi) e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) del mercato vita in Italia è stato pari a € 18,5 mld, registrando un calo del 22,6% rispetto al III trimestre 2018.

Secondo quanto riporta l’ANIA, ciò è dovuto in parte alla lieve diminuzione del volume dei premi, principalmente a causa della raccolta negativa di ramo III che ha annullato il contributo positivo delle polizze di ramo I, ma, soprattutto, alla crescita del totale onere sinistri, generata principalmente dagli importi per scadenze e rendite maturate delle polizze tradizionali.

Analizzando gli andamenti nei singoli trimestri, si osserva come il flusso netto realizzato nel III trimestre 2019 sia superiore di oltre 1 miliardo rispetto a quello registrato nel II trimestre 2019 ma inferiore di quasi 2 miliardi rispetto al corrispondente trimestre del 2018, a causa principalmente del contributo più contenuto del ramo III.

Alla fine del III trimestre 2019 il volume dei premi contabilizzati è stato pari a € 76,2 mld, in calo dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, quando invece la variazione era positiva e pari a +6,1%.

L’86% dei premi è generato dall’emissione di nuovi contratti o dall’introito di premi unici aggiuntivi relativi a polizze già in essere, in aumento dello 0,6% rispetto al III trimestre 2018 (percentuali ricavate utilizzando i dati della rilevazione associativa mensile sulla nuova produzione vita).  L’ammontare dei premi contabilizzati risulta costituito per l’81% da premi unici, in lieve calo (-1,1%) rispetto al III trimestre 2018, e per il restante 19% da premi periodici, di cui il 4% sono premi di prima annualità (-4,7% rispetto al III trimestre 2018) e il 15% premi di annualità successive (+2,1%). 

Nei primi nove mesi del 2019 l’ammontare complessivo delle uscite è risultato in aumento del 9,1% rispetto al corrispondente periodo del 2018 e pari a € 57,7 mld, il valore più alto mai rilevato dal 2006.

Tale risultato è stato determinato principalmente dalla significativa crescita (+51,7% rispetto ai primi nove mesi del 2018) delle scadenze e delle rendite maturate, comprensive della variazione delle riserve per somme da pagare, che hanno raggiunto un’incidenza pari al 30% delle uscite totali (erano il 22% al III trimestre 2018). La quota prevalente delle uscite è derivata dai riscatti e dagli altri rimborsi, pari al 56% dei pagamenti complessivi (65% al III trimestre 2018), in calo del 5,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il restante 14% è costituito dagli importi dei sinistri per decesso e altri eventi attinenti alla vita umana coperti dalle polizze vita che hanno registrato un incremento annuo più contenuto e pari a +12,2%.

Le riserve tecniche vita alla fine del III trimestre 2019 sono state pari a € 720,7 mld, in aumento del 5,1% rispetto al corrispondente periodo del 2018 e dell’1,5% rispetto alla fine del trimestre precedente. In particolare, il 72% delle riserve complessive di fine anno deriva da impegni assunti nel ramo I mentre il 21% è afferente a polizze di ramo III.

Analizzando la concentrazione delle riserve tecniche tra le compagnie di assicurazione operanti in Italia alla fine del III trimestre 2019, si osserva che quasi la metà dell’intero ammontare (48%) è detenuto dalle prime cinque compagnie, mentre se si considerano anche le successive cinque si arriva al 68%. La variazione dello stock delle riserve rispetto alla fine dell’esercizio 2018 è stata pari a € 36,5 mld, la più alta degli ultimi tre anni, ossia € 18 mld in più rispetto al saldo tecnico del settore vita, differenza principalmente dovuta alla rivalutazione delle masse gestite di ramo III.

Andando nel dettaglio per ramo, il ramo I ha registrato un flusso netto positivo pari a € 15,8 mld (di cui circa il 78% costituito dalla quota di ramo I delle polizze multiramo), con un incremento annuo del 20,5% rispetto all’analogo periodo del 2018.

Tale risultato è stato determinato dall’incremento del 9,4% della raccolta premi, pari a € 53,3 mld (di cui l’81% a premio unico), a fronte di un aumento più contenuto registrato dalle uscite (+5,3%), che raggiungono € 37,5 mld, di cui circa il 50% rappresentato da riscatti e altri rimborsi e il 35% da scadenze e rendite maturate. L’incidenza dei premi di nuova produzione è pari all’87%, superiore di due punti percentuali rispetto a quella dei primi nove mesi dell’anno precedente. Gli oneri pagati hanno rappresentato nel ramo I il 7,2% delle riserve.

Relativamente al ramo III, la raccolta netta al III trimestre 2019 è stata pari a € 4,1 mld (nonostante i € 5,8 mld generati dalla sola quota di ramo III delle polizze multiramo), l’ammontare più basso degli ultimi quattro anni e in calo del 55,9% rispetto al III trimestre 2018. Tale risultato è stato determinato principalmente dalla consistente contrazione annua (-18,3%) registrata dal volume premi, pari a € 19,0 mld (di cui l’85% afferente a nuovi contratti), e da un discreto aumento delle uscite (+7,0% rispetto al III trimestre 2018), per un importo pari a € 14,9 mld, principalmente dovute a riscatti (il 75% del totale oneri). L’onere complessivo per riscatti, scadenze e sinistri ha rappresentato nel ramo III il 9,6% delle riserve.

Il ramo V, con un volume premi di € 1,7 mld (di cui il 90% di premi unici), quasi dimezzato rispetto al III trimestre 2018, e con un ammontare di pagamenti pari a € 4,6 mld (di cui il 55% dovuto a scadenze e rendite maturate), in aumento dell’82,7%, ha visto una raccolta netta negativa per  € 2,9 mld (nell’analogo periodo del 2018 era positiva per quasi 0,8 mld), il valore più basso dal 2009. L’85% del totale premi è afferente a nuovi contratti mentre l’onere complessivo per riscatti, scadenze e sinistri ha rappresentato nel ramo V il 17,5% delle riserve.

Nei primi nove mesi del 2019 il saldo tra entrate (premi) e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) registrato per i prodotti multiramo è stato pari a € 18,2 mld (cfr. Fig. 4), di cui il 68% afferente al ramo I (era il 54% al III trimestre 2018), in crescita dell’8,4% rispetto al flusso netto registrato nello stesso periodo del 2018 e ancor più rispetto al 2017 (+16,7%). Il volume dei premi contabilizzati ha raggiunto € 26,5 mld (+12,8% rispetto al III trimestre 2018), di cui € 23,3 mld sono riconducibili a premi unici e il restante a premi periodici. Il 64% è rappresentato da premi di ramo I (+31,6% rispetto al III trimestre 2018) mentre i premi di ramo III si arrestano al 36% (-10,1%). Il volume complessivo delle uscite è stato pari a 8,3 miliardi (+23,4% rispetto al III trimestre 2018), il 79% riferibile a riscatti e altri rimborsi (+17,0%). Il 55% del totale oneri è generato da polizze di ramo I.

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