Dopo il boom iniziale ora sui fondi dedicati alle Pmi prevalgono i riscatti. Così gli operatori negoziano la cancellazione della riforma d’inizio anno.
Il boom che i Pir avevano avuto due anni fa era stato salutato come una novità positiva: da una parte finalmente uno strumento dedicato al finanziamento di imprese Italiane piccole e medie; dall’altro i risparmiatori comuni avevano cominciato a investire – grazie anche a un beneficio fiscale, la detassazione delle plusvalenze nel caso in cui li detengano per almeno 5 anni – anche nell’economia reale, aiutando il sistema produttivo italiano.
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