La giornata dell’educazione Ivass per sapere quali sono le conoscenze dei clienti
Fronte comune tra Autorità, Ania ed Edufin per colmare il gap di protezione che colpisce i risparmiatori
di Anna Messia
Compagnie, autorità di controllo e governo sono pronti a fare fronte comune per colmare il divario che separa l’Italia dagli altri Paesi europei in termini di coperture danni, spingendo sul pedale della formazione e dell’educazione assicurativa. I numeri del gap sono evidenti: in Italia il rapporto tra premi danni (auto esclusa) e prodotto interno lordo è circa la metà rispetto a Francia e Spagna. Una situazione che rende le famiglie e le imprese italiane più fragile davanti ad eventuali imprevisti mentre i rischi continuano ad aumentare: da quello idrogeologico, particolarmente alto nella Penisola, a quelli legati all’invecchiamento della popolazione, passando per i nuovi cyber risk. L’occasione per fare il punto e coordinare l’azione è stata l’apertura della prima Giornata dell’educazione assicurativa, organizzata ieri a Roma da Ivass e Forum Ania-Consumatori nell’ambito delle iniziative del Mese dell’educazione Finanziaria 2019 che ha visto la partecipazione di Anna Maria Lusardi, direttore del comitato Edufin, per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria. «L’Ivass ha incluso nel proprio piano strategico la promozione dell’educazione assicurativa nell’ambito delle iniziative volte a innalzare il livello di protezione del consumatore. La formazione assicurativa e, più in generale, la diffusione della cultura assicurativa, è uno dei pilastri fondamentali su cui si basa la tutela del consumatore», ha detto il presidente di Ivass e direttore generale di Banca d’Italia, Fabio Panetta sottolineando che l’educazione assicurativa «assieme alla qualità e alla trasparenza dei prodotti assicurativi, alla correttezza dei comportamenti degli operatori, costituisce un elemento fondamentale per promuovere la fiducia dei consumatori e per incentivarne scelte razionali». L’istituto di controllo assicurativo aderisce già al progetto di formazione in materia economica e finanziaria per le scuole, realizzato dalla Banca d’Italia d’intesa con il ministero della Pubblica Istruzione ma l’intenzione è ora di accelerare partendo dalla necessità di avere un quadro dettagliato della situazione di partenza degli italiani nel campo delle conoscenze assicurative. A questo scopo «Ivass sta realizzando un test di conoscenze assicurative analogo a quelli già disponibili per le conoscenze in campo finanziario per disporre di informazioni più dettagliate sulle esigenze conoscitive dei cittadini italiani e misurare con cadenza periodica l’efficacia delle attività formative», ha annunciato Panetta. Le iniziative Ivass non bastano e «serve l’impegno di tutti i soggetti pubblici e privati che il comitato Edufin ha coinvolto nella programmazione del mese dell’educazione finanziaria».
Da canto loro anche le imprese assicurative sono pronte all’azione. «I cittadini che possiedono più informazioni sono in grado di fare scelte migliori. È un benessere che va a vantaggio dei mercati, ma soprattutto dell’economia, della sostenibilità e della crescita», ha detto il direttore generale dell’Ania, Dario Focarelli, aggiungendo che «il grado di conoscenza assicurativa in Italia è ancora minore di quello già basso nel mondo sui temi finanziari. Mentre le persone che conoscono meglio l’assicurazione, hanno più fiducia nei mercati e questo motiva lo sforzo del settore nel cercare di avere persone sempre più consapevoli e informate». In campo c’è anche Edifin che ha coordinato 600 eventi dedicati all’educazione finanziaria ma anche le singole imprese. Intesa Sanpaolo Assicura ha di recente inaugurato a Torino Area X proprio per consentire ai risparmiatori di sperimentare i vantaggi dell’assicurazione, con l’utilizzo di realtà virtuali interattive, ha ricordato ieri l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Vita, Nicola Maria Fioravanti, a margine dell’evento. (riproduzione riservata)
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